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    Papa Francesco: “I gay? Dio non rinnega nessuno dei suoi figli”

    “Dio è Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli. E lo stile di Dio è vicinanza, misericordia e tenerezza. Non giudizio e emarginazione. Dio si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e ad ognuno di loro. Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre. L’amore non divide, ma unisce”.
    Lo dice il Papa parlando delle persone gay nel libro “La paura come dono” (con Salvo Noé, Edizioni San Paolo), in uscita la prossima settimana.
    Fare entrare la psicologia all’interno dei seminari “secondo me è molto utile. Tutto quello che è accaduto, gli abusi sessuali del clero sui minori ha messo drammaticamente in luce questo problema. Bisogna accorgersi prima dell’ordinazione sacerdotale se ci sono inclinazioni all’abuso”, dice il Papa secondo quanto si legge nel libro. “Se non riconosciuti questi problemi possono avere effetti devastanti. Il seminario – sottolinea Papa Francesco – non è un rifugio per tante limitazioni che possiamo avere, né un rifugio di mancanze psicologiche”.
    Oltre alla piaga degli abusi “oggi la più grande perversione nella Chiesa è quella dei preti arrampicatori e la mondanità. La mondanità che porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio. La mondanità uccide, come ho detto una volta, un sacerdote mondano è un pagano clericalizzato”, dice ancora Francesco nel libro.
    Il Papa ammette che anche lui ha paura di sbagliare. “Delle volte sì, quando devo prendere una decisione, mi dico: ‘Se faccio questo così…?’. È un po’ paura di sbagliare no?! E la paura in questo caso mi aiuta, perché mi porta a soppesare bene le decisioni da prendere, come farlo e tutto il resto. Non è la paura che mi annienta, no no… è un sentimento che mi rende attento: la paura è come una madre che ti avvisa”. Lo dice Francesco nel libro in dialogo con Salvo Noè “La paura come dono” (edizioni San Paolo), in uscita la prossima settimana.

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    M5s, direttiva Ue su case green è opportunità storica

    (ANSA) – ROMA, 20 GEN – “La rotta tracciata dall’Ue con la
    direttiva sull’efficientamento pubblico del patrimonio edilizio
    europeo fissa un’opportunità di portata storica per l’Italia. Il
    nostro paese ho anticipato i tempi grazie al Superbonus 110%
    ideato dal Movimento 5 Stelle, purtroppo azzoppato prima del
    governo Draghi e smantellato poi dall’attuale governo Meloni.   
    Una decisione miope e autolesionista, visto che quel meccanismo
    fiscale ha saputo non solo generare effetti sorprendenti sul Pil
    e più di 900 mila posti di lavoro tra diretti e indiretti, ma ha
    anche portato un risparmio di 11.700 Gwh/anno, che corrispondono
    a 1,1 miliardi di metri cubi di gas. Soprattutto, sono venute
    meno 1,4 milioni di tonnellate di emissioni inquinanti. La
    direttiva europea impone ora al governo, peraltro diviso sul
    tema, di invertire la rotta. Come Movimento 5 Stelle abbiamo
    appena depositato una mozione per chiedere impegni seri sulla
    riqualificazione energetica degli edifici, sia pubblici sia
    privati, e di aprire un dialogo con l’Europa e gli altri paesi
    sui percorsi economici da intraprendere per reperire le risorse
    necessarie”. E’ quanto si legge in una nota dei parlamentari M5s
    delle commissioni Ambiente e Attività Produttive di Camera e
    Senato.   
    “Da oltre un anno – prosegue il comunicato – noi abbiamo
    proposto un Energy Recovery Fund, senza ricevere alcun feedback
    dalle altre forze politiche. Serve però un piano casa
    complessivo, che parta innanzitutto dalla stabilizzazione dei
    vari bonus edilizi e che possa far leva su un’ampia circolazione
    dei crediti fiscali. I quali, va ricordato, dovevano essere
    sbloccati da questo governo in base alle promesse elettorali,
    rimaste però lettera morta. Come Movimento 5 Stelle ci batteremo
    ogni giorno in questa legislatura perché non si getti alle
    ortiche questa opportunità epocale per l’Italia”. (ANSA).   

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    Tajani: 'Martedì nuova riunione sull'autonomia'

    “Martedì ci sarà una riunione e in uno dei prossimi cdm verrà presentata la proposta del centrodestra” sull’autonomia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando alla presentazione delle liste dei candidati di Fi per il Lazio.
    “Grazie al lavoro di Forza Italia – ha aggiunto Tajani replicando a chi gli chiedeva se ci fossero rischi legati alla questione dell’autonomia – abbiamo trovato una soluzione di grande equilibrio che garantisce sia il nord che il sud, e che verrà tradotta in un ddl” da presentare in uno dei prossimi Cdm”.

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    Tajani martedì nuova riunione sull'Autonomia

    (ANSA) – ROMA, 20 GEN – “Martedì ci sarà una riunione e in
    uno dei prossimi cdm verrà presentata la proposta del
    centrodestra” sull’autonomia. Lo ha detto il ministro degli
    Esteri Antonio Tajani arrivando alla presentazione delle.liste
    dei candidati di Fi per il Lazio (ANSA).   

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    Milleprorghe: Gasparri, emendamento Fi-Lega su balneari

    (ANSA) – ROMA, 20 GEN – “Prosegue l’attività di sostegno del
    gruppo di Forza Italia nei confronti delle imprese balneari che
    rappresentano un tessuto importante per il turismo e l’economia
    del nostro Paese e che, purtroppo, hanno subito danni anche a
    causa delle ultime calamità climatiche. Dobbiamo trovare una
    soluzione rapida, e nei modi dovuti, per tutelare le aziende del
    settore. Per questo abbiamo presentato due emendamenti al Dl
    Milleproroghe, a firma Ronzulli, Gasparri, che prorogano le
    scadenze previste nel decreto concorrenza dell’allora governo
    Draghi, di uno o due anni, tempo entro il quale, secondo noi,
    vanno trovate soluzioni definitive una volta per tutte”. Così il
    vicepresidente del senato Maurizio Gasparri.   
    “Gli emendamenti sono stati condivisi anche dalla Lega con i
    senatori Marti e Centinaio. Una trasversalità reciproca la
    nostra, visto che anche io ho firmato l’emendamento presentato
    da Marti, Centinaio e altri senatori leghisti. Sul tema ho avuto
    modo di confrontarmi anche con il senatore Malan capogruppo FdI
    in Senato”. (ANSA).   

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    Pd: Provenzano, nuovo gruppo dirigente faccia referendum su nome

    (ANSA) – ROMA, 20 GEN – “Sul nome del partito avrei voluto un
    referendum per i nostri iscritti, ma lo chiederemo al prossimo
    gruppo dirigente”. Lo ha detto il deputato e vicesegretario del
    Pd, Peppe Provenzano, a Radio Immagina, parlando del percorso
    costituente e aggiungendo che i lavori del comitato “hanno
    prodotto un aggiornamento del profilo politico e valoriale
    necessario a fronteggiare meglio le questioni che minacciano la
    democrazia: disuguaglianze, diritti, cambiamento climatico. Su
    questo credo che si sia fatto un lavoro importante. Adesso mi
    aspetto da parte di tutti i candidati che ci dicano, che
    chiariscano come politicamente vogliono realizzare quei principi
    e quei valori che adotteremo domani insieme nel nuovo manifesto
    del Pd”. (ANSA).   

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    Intercettazioni:Foti,conciliare informazione con diritto privacy

    (ANSA) – ROMA, 20 GEN – “Io credo che si debba conciliare il
    diritto dell’ informazione a quello della privacy e della
    possibilità di una persona di difendersi senza dover essere
    messa alla gogna. Sono state divulgate intercettazioni senza
    reato e io dico che quelle che non hanno rilevanza non devono
    essere diffuse posto che la Costituzione prevede anche la
    riservatezza delle conversazioni”. Lo afferma Tommaso Foti,
    capogruppo di Fdi alla Camera commentando le parole del
    sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro che ha
    annunciato misure “anche per i giornali” in merito alla
    diffusione delle intercettazioni. (ANSA).   

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    Intercettazioni, Delmastro: 'Allo studio misure sui giornali'

    “Bisogna intervenire da una parte con l’Ispettorato generale per verificare che non vi siano fuoriuscite di notizie dalle Procure stesse, dall’altra parte con una norma più stringente. E poi lo dico onestamente, sì, anche sui giornali”. Così Andrea Delmastro, parlamentare di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato per la Giustizia, ad Agorà Rai Tre, sugli interventi per combattere la divulgazione delle intercettazioni. Alla domanda su cosa intenda per interventi sui giornali risponde: “Sono allo studio proprio perché ci rendiamo conto che bisogna agire con la massima prudenza rispetto ad un diritto che è il diritto di cronaca”.
    “Le intercettazioni sono un elemento di indagine e devono essere circoscritte ad essa anche per il buon funzionamento delle indagini stesse. Per i reati di mafia e terrorismo sono fondamentali. Il governo ha approvato un dl Rave che conteneva il ripristino dell’ergastolo ostativo quindi un primo colpo alla mafia lo ha inferto questo esecutivo. Fdi non ha votato la riforma Cartabia e la modifica approvata ieri in Cdm colma dei buchi”, ha affermato Tommaso Foti, capogruppo di Fdi alla Camera a Coffee break su La7.
    “Il governo è passato dal dire che i mafiosi non parlano al telefono a dire che le intercettazioni servono per i reati di mafia e terrorismo fino ad arrivare ad aprire ai reati come la corruzione – così la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato Barbara Floridia intervenendo a Start su SkyTG24 -, con una serie di capriole e retromarce davvero imbarazzanti. Le intercettazioni sono uno strumento essenziale per le indagini sempre, è assurdo che magistratura e forze dell’ordine possano esserne private rispetto ad oggi. Contro gli abusi esiste già una legge, basta applicarla”.
    Il dibattito sulla regolamentazione delle intercettazioni rischia di essere “di fatto già superato dalla criminalità organizzata che parla in maniera esplicita di traffici di droga e armi su nuove e sofisticate piattaforma informatiche. Il rischio da contrastare è che voli più veloce delle leggi”: a dirlo è il procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone, già a lungo presidente dell’Anac. Il quale – soffermandosi con l’ANSA sull’attuale dibattito in corso – va oltre il confronto che c’è ad esempio sul captatore informatico trojan. “Senza intercettazioni sarebbe praticamente impossibile fare indagini sui fatti di corruzione” ribadisce comunque Cantone. Sottolineandone nuovamente l’importanza, come fatto anche per l’ultima indagine condotta dal suo Ufficio e che interessa alcuni dipendenti dell’Agenzia delle entrate di Perugia. “La corruzione – evidenzia – è un reato per sua natura difficile da far emergere. Non ci sono infatti testimoni, non ci sono denunce e nemmeno parti offese. Spesso ci sia arriva da altre indagini, come, per citarne uno, il caso di mafia capitale. Senza intercettazioni si rischia di poter intervenire solo su fatti secondari”. Cantone giudica “indispensabile” l’utilizzo del trojan (un virus informatico che può trasformare il microfono del cellulare in uno strumento di ascolto anche per le intercettazioni ambientali) “in particolare per tutte quelle indagini dove c’è una forte omertà”. “Il suo impiego – spiega – è ormai regolato in maniera molto chiara e precisa. Ma questo tema è di fatto già superato dalla criminalità che si muove sulle nuove piattaforme. Episodi già emersi anche in alcune nostre indagini”. “La criminalità organizzata è molto più all’avanguardia di quanto si pensi e noi dobbiamo capire come affrontarla” conclude Cantone.