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    Cospito: 'Se peggioro non voglio alimentazione forzata'

    L’ha messo nero su bianco in una dichiarazione inoltrata al Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. Alfredo Cospito, da 107 giorni in sciopero della fame come forma di protesta contro il 41bis, ha espresso la sua volontà di non essere alimentato artificialmente se le sue condizioni dovessero peggiorare fino a ridurlo ad uno stato di incoscienza. Intanto, non fa passi indietro, assume solo sale e zucchero e beve molto per tenere attive le facoltà mentali. Il suo stato di salute viene costantemente monitorato, ma una descrizione preoccupante arriva da Ilaria Cucchi: “Ho trovato le sue condizioni a dir poco allarmanti, peggiora di giorno in giorno e di ora in ora”.
    Cospito, Ilaria Cucchi dopo l’incontro: ‘Condizioni a dir poco allarmanti’

    La senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra è andata a trovarlo stamani nel carcere di Opera. “La prima cosa che mi ha detto è stata che non vuole più incontrare nessun politico – ha spiegato -. Sono l’ultima che incontrerà e mi ha incontrato solo e esclusivamente per la mia storia, per quello che rappresento. Questo è il motivo per cui oggi sono venuta qui – ha concluso -. Mio fratello è morto di carcere e nessuno mai più deve morire di carcere”. Ieri nel penitenziario milanese sono entrati per un lungo colloquio con lui, ma anche con il suo legale Flavio Rossi Albertini, la presidente del Tribunale di Sorveglianza Giovanna Di Rosa e la giudice Ornella Anedda. I magistrati, attraverso le relazioni inviate dai medici del centro clinico del carcere, stanno portando avanti d’ufficio un controllo continuo e costante delle condizioni dell’anarchico 55enne, perché è un dovere, come è stato spiegato, verificare lo stato di salute di tutti i detenuti e la compatibilità dei parametri clinici con la detenzione.

    Cospito, il legale: ‘Situazione critica, non c’e’ piu’ tempo’

     Nel frattempo, l’ideologo della federazione anarchica informale ripete a chi ha modo di incontrarlo, in quella stanza singola del Servizio assistenza integrata, i motivi della sua “lotta politica” e perché non sia disposto ad interromperla. “Non c’entro nulla con la mafia – spiega – voglio che venga cancellato il 41bis per tutti, perché è uno strumento che toglie le libertà fondamentali, ho visto mafiosi che sono anziani e malati, persone non più pericolose”. Riguardo agli attentati, soprattutto incendiari, che si sono moltiplicati negli ultimi giorni con rivendicazioni a sostegno della sua causa, Cospito chiarisce che nell’ideologia anarchica “non si giudicano le azioni degli altri” e che i suoi scritti sono da sempre tesi “individualiste, perché non c’è un’organizzazione”. Intanto, ha riavuto i suoi libri già ieri, dopo che gli erano stati tolti per le verifiche previste dal regime di carcere duro. Negli anni tantissimi detenuti hanno protestato, per vari motivi, con lo strumento dello sciopero della fame, ma la “autoinduzione” in condizioni cliniche critiche, stando alla giurisprudenza, è sempre stata valutata negativamente dai giudici per un’eventuale concessione di misure alternative o per differimenti della pena da scontare. Allo stato, comunque, la difesa di Cospito non ha presentato istanze di questo genere. La Sorveglianza, tuttavia, potrebbe decidere, se si renderà necessario, il trasferimento nell’ospedale collegato al carcere di Opera, ossia il San Paolo. Lo stato di digiuno di un detenuto, poi, come è stato spiegato, si può interrompere attraverso l’alimentazione forzata, quando la persona è incosciente o quando è stato accertato che quel comportamento deriva da una patologia psichica. Cospito, tra l’altro, ha rifiutato di sottoporsi alla prevista visita psichiatrica. Si può anche vagliare in ipotesi, come soluzione estrema, il ricorso ad un trattamento sanitario obbligatorio. A complicare il quadro è arrivata quella “dichiarazione anticipata di trattamento” sul no all’alimentazione forzata, che andrà valutata qualora si arrivi allo scenario più tragico. Nodi giuridici, insomma, che si sommano a quelli politici in una vicenda che pare non avere soluzioni. Mentre il legale Rossi Albertini, che ha presentato istanza di revoca del 41bis, si appella al ministro Nordio: “Le condizioni di Alfredo, il suo fisico provato, i quasi 110 giorni di digiuno, i 45 kilogrammi di dimagrimento non consentono più ritardi o attendismi di sorta”.

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    Sud Sudan: S.Egidio,bene apertura,colloqui riprendano subito

    (ANSA) – JUBA, 03 FEB – La Comunità di Sant’Egidio, che dopo
    l’evento in Vaticano del 2019 aveva preso l’iniziativa di
    portare al tavolo del dialogo in Sud Sudan i gruppi
    politico-militari non firmatari dell’accordo del 2016, “accoglie
    con grande favore l’iniziativa del Presidente Salva Kiir” che
    davanti al Papa ha annunciato oggi la disponibilità a riprendere
    il dialogo “perché il negoziato è l’unica via per risolvere le
    controversie, ridurre la violenza, per un processo di pace che
    includa tutte le parti in conflitto”. Lo dice, parlando a Giuba,
    il segretario generale della Comunità, Paolo Impagliazzo, che
    segue in prima persona questo processo di pacificazione nel
    Paese africano.   
    “Sant’Egidio proporrà di riprendere i negoziati
    immediatamente”, aggiunge Impagliazzo, spiegando che i gruppi
    politico-militari di oppiosizione (le cui sigle principali sono
    Nas di Thomas Cirillo, Real Splm di Pagan Amum e Ssuf di Paul
    Making), “sono pronti a tornare al tavolo” che di fatto era
    stato interrotto proprio dal presidente Salva Kiir. (ANSA).   

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    Appello Meloni a responsabilità, anarchici minaccia,stiamo uniti

    (ANSA) – ROMA, 03 FEB – La premier Giorgia Meloni sulla
    vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito e delle minacce che sono
    state ricevute da politici e funzionari da parte degli
    “anarchici” lancia da Berlino – durante una conferenza stampa
    congiunta con il Cancelliere tedesco Scholz – un appello a tutte
    le forze politiche: su questi temi “dobbiamo essere uniti” e ci
    deve essere “responsabilità da parte di tutti”.   
    “Non credo sia un tema che interessi alla stampa
    internazionale e su questo risponderò volentieri domani”, ha
    detto infine la premier rispondendo ad una domanda a Berlino
    sul caso Donzelli-Delmastro. (ANSA).   

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    Meloni, aiuti a Kiev avanti fino a quando necessario

    (ANSA) – ROMA, 03 FEB – “”C’è una forte sintonia tra Italia e
    Germania” che hanno lavorato per sostenere “l’autodifesa di
    Kiev” e “continueremo a farlo fin quando sarà necessario”.   
    Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando da Berlino
    nella conferenza stampa comune con il Cancelliere tedesco
    Scholz. (ANSA).   

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    Meloni, cooperazione Roma- Berlino fondamentale per Ue

    (ANSA) – ROMA, 03 FEB – “Siamo due nazioni legate da un
    rapporto bilaterale esteso a quasi tutti i settori, un
    partenariato con una forte interconnessione economica, due
    economie complementari. La nostra cooperazione è fondamentale
    per soluzioni europee su temi complessi in questi tempi, penso
    al prossimo Consiglio europeo su Ucraina e la competitività del
    sistema economico europeo”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni
    a Berlino, a fianco del Cancelliere tedesco Olaf Scholz. (ANSA).   

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    Papa a leader Sud Sudan, è ora dire basta a sangue versato

    (ANSA) – JUBA, 03 FEB – Il Papa, a Giuba, lancia un forte
    appello ai leader politici che continuano a farsi la guerra l’un
    l’altro. “Signor Presidente, Signori Vice-Presidenti, in nome di
    Dio, del Dio che insieme abbiamo pregato a Roma, del Dio mite e
    umile di cuore nel quale tanta gente di questo caro Paese crede,
    è l’ora di dire basta, senza ‘se’ e senza ‘ma’: basta sangue
    versato, basta conflitti, basta violenze e accuse reciproche su
    chi le commette, basta lasciare il popolo assetato di pace.   
    Basta distruzione, è l’ora della costruzione! Si getti alle
    spalle il tempo della guerra e sorga un tempo di pace!”. (ANSA).   

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    Zelensky, 'sento sostegno vertici Ue, non di tutti Paesi Ue'

    (ANSA) – BRUXELLES, 03 FEB – “Con franchezza dico che ho
    sentito il sostegno dei vertici dell’Unione Europea ma, sulle
    sanzioni, non di tutti i Paesi europei. Io vorrei che alcuni
    leader capissero un punto: “Che cosa fareste se i vostri bambini
    fossero deportati a forza con gli autobus nella Federazione
    Russa?”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr
    Zelensky in conferenza stampa dopo il vertice Ue-Ucraina.   
    (ANSA).   

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    Meloni a Berlino, incontro con Cancelliere Scholz

    (ANSA) – ROMA, 03 FEB – La premier Giorgia Meloni è giunta
    alla cancelleria di Berlino dove avrà un colloquio con Olaf
    Scholz.   
    La presidente del Consiglio è stata ricevuta con gli onori
    militari nel cortile della Cancelleria federale. Il picchetto
    d’onore ha eseguito gli inni nazionali di Italia e Germania.   
    Dopo una stretta di mano, i due capi di governo si sono
    diretti all’interno della Cancelleria per un incontro
    bilaterale, a cui seguirà una conferenza stampa comune. (ANSA).