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    Balneari, l'Ue all'Italia: “no a ulteriori ritardi”

    “I cittadini e le imprese” italiane “hanno bisogno, senza ulteriori ritardi, di procedure trasparenti, imparziali e aperte” per decidere “a quale impresa debba essere concesso il diritto di utilizzare il suolo pubblico, in questo caso le spiagge, per offrire i propri servizi”. Così un portavoce della Commissione Ue all’ANSA all’indomani del via libera della commissione Bilancio e affari costituzionali del Senato alla proroga di un anno delle concessioni balneari.
    Bruxelles “continua a seguire da vicino gli sviluppi sulla riforma delle concessioni in Italia” che, evidenzia il portavoce, “è già oggetto di una procedura d’infrazione”.
    Meloni: impegnati in interlocuzione con Ue”Credo ci siano interlocuzioni che si possono ancora avviare, a partire dal tema della mappatura delle nostre spiagge per ragionare nel senso di difendere anche un mondo produttivo che per noi è strategico. Vedremo nelle prossime ore anche nella discussione in Parlamento quali saranno le tempistiche ma è uno dei dossier su cui siamo impegnati anche con una interlocuzione con l’Ue”, ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa a Bruxelles all’indomani del consiglio straordinario europeo.   

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    Giorno ricordo, Mattarella: “Il ricordo conserva e rinnova la memoria della tragedia”

    Al Quirinale si sono svolte le celebrazioni del Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata.

    Giorno Ricordo, Mattarella: ‘C’e’ carico di dolore e sangue per anni rimosso’

    “Sono passati quasi vent’anni da quando il Parlamento italiano istituì, con una significativa ampia maggioranza, il Giorno del Ricordo, dedicato al percorso di dolore inflitto agli italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia nella drammatica fase storica legata alla Seconda Guerra Mondiale e agli avvenimenti a essa successivi”. Una legge, che vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Lo ha detto Sergio Mattarella al Quirinale.
    Oggi si ricordano “vessazioni e violenze dure, ostinate, che conobbero eccidi e stragi e, successivamente, l’epurazione attraverso l’esodo di massa. Un carico di sofferenza, di dolore e di sangue, per molti anni rimosso dalla memoria collettiva e, in certi casi, persino negato. Come se le brutali vicende che interessarono il confine orientale italiano e le popolazioni che vi risiedevano rappresentassero un’appendice minore e trascurabile degli eventi della fosca epoca dei totalitarismi o addirittura non fossero parte integrante della nostra storia”, ha affermato Mattarella.
    “Nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature – tutte le dittature – falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti e non ha avuto timore di scavare anche nella storia italiana per riconoscere omissioni, errori o colpe”, ha sottolineato il capo dello Stato
    “Ribadendo la condanna per inammissibili tentativi di negazionismo e di giustificazionismo, segnalo che il rischio più grave di fronte alle tragedie dell’umanità non è il confronto di idee, anche tra quelle estreme, ma l’indifferenza che genera rimozione e oblio”, ha aggiunto il presidente della Repubblica

    Mattarella: ‘Il Giorno del Ricordo conserva e rinnova la memoria della tragedia’

    Nel suo intervento, il presidente della Repubblica ha parlato anche della guerra in Ucraina. “La civiltà della convivenza, del dialogo, del diritto internazionale, della democrazia è l’unica alternativa alla guerra e alle epurazioni, come purtroppo ci insegnano – ancora oggi – le terribili vicende legate all’insensata e tragica invasione russa dell’Ucraina. Un inaccettabile tentativo di portare indietro le lancette della storia, cercando di ritornare in tempi oscuri, contrassegnati dalla logica del dominio della forza”, ha detto.
    Sui Balcani, “la presenza di segnali ambigui e regressivi, con rischi di ripresa di conflitti, ammantati di pretesti etnici o religiosi, richiede di rendere veloce con decisione e coraggio il cammino dell’integrazione europea dei Balcani occidentali”, ha dichiarato Mattarella alludendo alle recenti tensioni tra Serbia e Kosovo.”Italia, Slovenia e Croazia, grazie agli sforzi congiunti e al processo di integrazione europea – ha aggiunto – hanno fatto, insieme, passi di grande valore. Lo testimoniano Gorizia e Nova Gorica designate insieme unica capitale europea della cultura del 2025″.
    Meloni: il Giorno del Ricordo ricuce dolore e congiura del silenzio “Oggi l’Italia celebra il Giorno del Ricordo e rende il suo tributo ai martiri delle foibe e agli italiani” costretti “ad abbandonare le loro case terre per il solo fatto di essere italiani. Centinaia di migliaia di nostri connazionali obbligati a fuggire e che la Nazione, non seppe accogliere come sarebbe stato giusto fare”, afferma la premier, Giorgia Meloni. “La memoria delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata – prosegue – è stata per troppi anni vittima di una vera e propria congiura del silenzio. La Repubblica ha ricucito questa pagina dolorosa della storia nazionale con la legge n. 92 del 30 marzo 2004”.
    Una legge, sottolinea Meloni, “che istituisce la solennità civile che celebriamo oggi e che impegna le Istituzioni a promuovere la conoscenza di quei fatti, a valorizzare il contributo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia allo sviluppo sociale e culturale dei territori dell’Adriatico orientale e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti sul territorio nazionale e all’estero”. “È la ragione – spiega ancora – per la quale ho voluto istituire a Palazzo Chigi uno specifico Comitato di coordinamento delle celebrazioni legate a questa giornata, allo scopo di garantire una più efficace programmazione delle iniziative e delle cerimonie proposte e organizzate dalle Amministrazioni in occasione del 10 febbraio. Il ringraziamento del Governo va agli esuli e ai loro discendenti per l’insostituibile opera di testimonianza e a tutte le Associazioni, le Fondazioni, le Società e i Comitati che portano avanti la memoria di quei fatti e lavorano instancabilmente allo ricerca, alla documentazione e alla divulgazione. I nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia sono “italiani due volte” e custodiscono nel loro cuore la nostra Bandiera. Quel Tricolore che molti di loro portarono con sé fuggendo dalle loro terre e che questa sera illuminerà, con i suoi meravigliosi colori, la sede del Governo. L’Italia non dimentica”, conclude Meloni.
    La Russa: è un momento fondante della storia comuneLa tragedia delle foibe “non può e non deve essere dimenticata, così come deve essere dimenticato l’esodo dall’Istria, dalla Dalmazia, da Fiume, gli italiani che furono di fatto costretti a lasciare le loro case, i luoghi dove erano nati e dove vivevano, e che furono accolti malissimo dall’Italia di allora”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
    “Io credo – ha proseguito – che la svolta c’è stata nel 2004 quando è stata istituita la Giornata del ricordo. Io ero capogruppo di Alleanza nazionale ed ebbi l’onore di firmarla questa legge, insieme a Menia”.
    Una legge “che oggi comincia veramente a dare i propri frutti. Quella legge fu votata praticamente all’unanimità tranne 12 che non la votarono alla Camera. Oggi a distanza di anni considero quel momento uno dei momenti fondanti della memoria comune della nostra Nazione”, ha sottolineato.
    “Quando La memoria diventa comune – ha quindi concluso – diventa un momento di crescita quale è oggi il ricordo della tragedia delle foibe, la tragedia di coloro che dovettero abbandonare le loro case”.
    Fontana: conservare e rinnovare la memoria delle vittime “Conserviamo e rinnoviamo la memoria di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre e dell’atroce sofferenza inflitta dal totalitarismo comunista e dalla dittatura titina. #10febbraio #GiornodelRicordo”. Lo scrive su Twitter il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
    Sangiuliano: il ricordo è antidoto a nuove tragedie “Coltivare la memoria è l’unico antidoto affinché tragedie come queste non accadano mai più”. Lo scrive in un tweet il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel giorno del ricordo delle vittime delle foibe.

    Agenzia ANSA

    L’appello del ministro della cultura Sangiuliano per il Giorno del Ricordo. La Russa a Foiba di Basovizza. ‘Siamo sulla strada giusta per memoria condivisa’. Bonaccini: ‘Una tragedia che segna la storia’ (ANSA)

    Mulè: pensiero alle vittime ma guardare avanti “Il ‘Giorno del Ricordo’ impone a tutti gli italiani la reiterazione di un atto di misericordia nei confronti delle vittime e dei loro familiari nella doverosa e dolorosa rilettura di una pagina infame della storia. Nello stesso momento siamo chiamati a guardare avanti esaltando i valori di unità e concordia tra i popoli su cui si fonda la nostra Costituzione”. Lo dichiara Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, presente al Quirinale per la celebrazione del Giorno del Ricordo.
    Malpezzi: sconfiggere ogni forma di negazionismo “Nel giorno del Ricordo, riviviamo una pagina tragica della storia recente, per molti anni ignorata. Impegnamoci a sconfiggere qualsiasi forma di negazionismo e indifferenza che genera odio: per farlo dobbiamo conoscere la storia e i suoi eventi, conservando intatta la memoria”. Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
    Gelmini: una ferita nascosta per troppo tempo “Per troppo tempo nel nostro Paese la tragedia delle Foibe è stata una ferita nascosta, una pagina oscurata. Oggi ricordare le vittime, a lungo dimenticate, e tenere vivo anche nelle nuove generazioni il ricordo di questo eccidio è un nostro dovere”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.
    Floridia: memoria è dovere morale e civile “Rinnovare la memoria sulla tragedia delle Foibe è un dovere morale e civile. Coltivare il ricordo e conoscere la storia, anche nei suoi meandri più bui, è il modo migliore per rendere omaggio alle vittime di una tragedia tanto enorme e per contrastare ogni forma di negazionismo e di strumentalizzazione”. Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato Barbara Floridia.
    Salvini: spero che Sanremo dedichi un attimo “Commemorare il Giorno del ricordo anche a Sanremo, ma soprattutto che la tragedia delle foibe venga sempre ricordata dagli italiani e insegnata nelle scuola”. A dirlo il leader della Lega Matteo Salvini, a margine della cerimonia di deposizione di corone d’alloro presso il Monumento agli infoibati ed esuli, in piazza della Repubblica a Milano. “L’importante – aggiunge – è che si ricordino queste centinaia di migliaia di italiani massacrati, trucidati, costretti a scappare e che avevano solo la colpa di essere italiani e non comunisti. Nei cuori di tanti italiani e nelle scuole. Poi lascio alla Rai onori e oneri, ma mi auguro che essendo una giornata importante per milioni di italiani il Festival della canzone italiana dedichi qualche secondo a questa pagina tragica. Ma non è che se qualcosa non succede a Sanremo non succede, ma visto che stanno parlando di tutto l’universo umano, questa è storia italiana”.   

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    Tajani, errore della Francia non coinvolgerci con Zelensky

     In merito al trilaterale Scholz-Macron-Zelensky, con la Francia “non c’è stato uno strappo”, ma “secondo me è stato un errore non coinvolgere l’Italia, visto che c’è un Trattato del Quirinale”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del convegno Medor di Leonardo Foundation alla Luiss di Roma.    “Dobbiamo andare avanti, perché quello che conta è l’unita degli europei per sostenere l’Ucraina in questo momento così importante”, ha aggiunto.    

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    Il 6 marzo al via celebrazioni per trentennale scomparsa Guido Carli

       Si apriranno con una doppia Lectio Magistralis le celebrazioni promosse dalla Fondazione Guido Carli per il trentennale della scomparsa dello statista, ex Ministro del Tesoro ed ex Governatore della Banca d’Italia.    Lunedì 6 marzo alle ore 17.00 nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss Guido Carli – si legge in una nota – prenderanno la parola due protagoniste dell’Italia di oggi: Claudia Parzani, prima donna presidente di Borsa Italiana e partner Linklaters, tesserà un “Elogio dell’insuccesso. Le nuove leadership tra gentilezza e diversità”; Beatrice Venezi, direttore d’orchestra di fama internazionale, racconterà l’importanza di “Cantare fuori dal coro. Le voci delle donne, oltre i pregiudizi”.    Le commemorazioni culmineranno il 5 maggio con la cerimonia di assegnazione del Premio Guido Carli ai talenti che fanno grande l’Italia nel mondo. Quest’anno, per la prima volta, la premiazione si svolgerà nella cornice del Teatro dell’Opera di Roma.    “Nei suoi cinquant’anni di attività al servizio del Paese – afferma Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli – mio nonno Guido Carli anticipò tutte le doti che si richiedono ai leader contemporanei: fu un innovatore che credeva nel potere delle riforme, un visionario che non aveva paura di osare e di cambiare gli schemi di gioco, uno statista che aveva fiducia nei giovani. Sono particolarmente orgogliosa che la Fondazione, nella settimana della Giornata internazionale della donna, abbia scelto per le Lectiones Magistrales Claudia Parzani e Beatrice Venezi. Sarà l’occasione per ascoltare la testimonianza di due donne che si sono affermate in ambiti tradizionalmente maschili, la finanza e la musica, con competenza e determinazione, facendo valere la loro differenza senza mai avere paura di sfidare i pregiudizi e il conformismo del pensiero unico. Gentilezza, diversità ed empatia possono rappresentare i veri vantaggi competitivi per rifondare la società sulla base del merito, valore caro a Carli e alla Fondazione che mi onoro di presiedere”. In platea saranno presenti esponenti delle Istituzioni, top manager, imprenditori e numerosi studenti.    Sarà possibile seguire le Lectiones Magistrales anche in diretta streaming su ansa.it, corriere.it, tgcom24.it, Luiss Social tv e la pagina Facebook della Fondazione Guido Carli.    

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    Salvini, conto su buon risultato Lega in Lombardia e Lazio

    (ANSA) – MILANO, 10 FEB – “Conto in un buon risultato della
    Lega in Lombardia e anche nel Lazio”. Lo ha detto il leader
    della Lega e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini,
    parlando del risultato delle regionali a margine del sopralluogo
    al cantiere del villaggio olimpico a Milano.   
    “Perché per la Lega vincere in Lombardia significa continuare
    un percorso di trent’anni. Ma una eventuale vittoria a Roma e
    nel Lazio sarebbe la prima volta nella storia”, ha concluso.   
    (ANSA).   

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    Ue: Salvini, spocchia di Macron è incomprensibile

    (ANSA) – MILANO, 10 FEB – “Ho sentito Giorgia ieri, se
    riusciamo a portare a casa una sveglia in Europa sul tema
    dell’immigrazione è bene. Devo dire che un certo atteggiamento
    di spocchia da parte di Macron è incomprensibile”. Lo ha detto
    il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini a
    margine di un sopralluogo al cantiere del villaggio olimpico a
    Milano.   
    “Nel momento in cui c’è la guerra, c’è il caro delle materie
    prime, i cinesi mandano i palloni spia in giro per il mondo,
    Macron pensa di fare da solo? – ha aggiunto -. Non penso che
    andrà lontano, non penso che sia una manifestazione di
    europeismo, di solidarietà e di acume politico”. (ANSA).   

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    Giorno ricordo: Tajani, senza rancore ma senza dimenticare

    (ANSA) – ROMA, 10 FEB – “Guardare al futuro senza rancore, ma
    anche senza dimenticare”. È questo l’appello che lancia il
    ministro degli Esteri Antonio Tajani dal Quirinale dove si
    stanno svolgendo le celebrazioni per il Giorno del ricordo in
    onore delle vittime delle foibe. Tajani, nel suo intervento,
    ricorda “lo strazio delle molte donne” che sul confine orientale
    persero la vita e subirono violenze senza che ora se ne ricordi
    neanche il nome. Cita le parole del Presidente della Repubblica
    Sergio Mattarella nelle precedenti commemorazioni della tragedia
    delle foibe e ricorda anche le vittime che ci furono tra le
    forze dell’ordine. Dai 700 carabinieri, al camion pieno di
    finanzieri che arrestati dai partigiani titini non fecero più
    ritorno in Italia. Tajani ricorda che anche per questo alla
    Guardia di Finanza venne data la medaglia d’oro. Il ministro
    parla anche dei poliziotti finiti nelle foibe perché accusati
    del “solo crimine di essere italiani”. E cita il caso di
    Sebastiano Costanzo anche lui ucciso e poi gettato in una foiba
    profondissima. Tajani parla anche di Norma Cossetto “violentata,
    seviziata e uccisa”. “Continuò così la sparizione della nostra
    gente – aggiunge Tajani – e per molti anni è stata dimenticata”.   
    Ora però si deve tornare a parlarne, grazie alla legge
    istitutiva del Giorno del Ricordo, ma per pensare ad un futuro
    “di pace” animato da una “memoria condivisa”. E a questo
    proposito dichiara che Basovizza deve essere considerato “un
    simbolo per un futuro comune di pace”. E va in questa direzione
    anche la scelta di far diventare Gorizia e Nova Gorica capitali
    della Cultura. Tajani parla dell’Unione europea come di “una
    storia di successo” anche perché “la pace non è data una volta
    per tutte” come dimostra la guerra in Ucraina. Per la cui difesa
    si è mossa l’intera Europa. (ANSA).   

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    Mattarella,circolazione idee non porta rischi, indifferenza sì

    (ANSA) – ROMA, 10 FEB – “Ribadendo la condanna per
    inammissibili tentativi di negazionismo e di giustificazionismo,
    segnalo che il rischio più grave di fronte alle tragedie
    dell’umanità non è il confronto di idee, anche tra quelle
    estreme, ma l’indifferenza che genera rimozione e oblio”. Lo ha
    detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
    parlando al Quirinale in occasione delle celebrazioni del Giorno
    della Memoria. (ANSA).