More stories

  • in

    Il Pd elegge i nuovi capigruppo, Boccia al Senato e Braga alla Camera

    Chiara Braga è stata eletta capogruppo del Pd alla Camera, per acclamazione, durante l’assemblea dei deputati, in corso a Montecitorio.  La sua elezione segue  quella di Francesco Boccia al Senato.
    ASCOLTA IL PODCAST

    “Questa elezione mi responsabilizza molto, avviene in maniera unitaria, è un bel segnale, lavoreremo insieme, ringrazio colleghi e colleghe” ha detto Francesco Boccia, parlando con i giornalisti a Palazzo Madama. “Desidero rivolgere alla senatrice Simona Malpezzi il mio sincero apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni da capogruppo del Pd. Rimarrò umanamente legato a lei e non solo per la comune passione per l’Inter. A Francesco Boccia, infine, le mie congratulazioni e il mio augurio di buon lavoro”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.”Il gruppo parlamentare è il cuore dell’attività politica, la segretaria Elly Schlein ha dato una indicazione: accordo permanente fra attività del partito e attività parlamentari”. Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia. “Non faremo sconti a un governo che sta mettendo l’Italia ai margini. Il partito avrà come punto di riferimento costante l’ascolto della piazza, della protesta, dei mille luoghi del lavoro, del paese”. “È un lavoro che facciamo con passione e dedizione – ha continuato – sapendo che tutto questo ha un punto fermo, far tornare l’Italia al centro dell’Europa. Oggi è ai margini nelle scelte che contano ed è al margine sui temi rilevanti. Per queste ragioni iniziamo un lavoro profondo che porterà risultati nelle Aule già nei prossimi giorni”.

    Agenzia ANSA

    Boccia e Braga in pole ai gruppi. Minoranza non va alla conta (ANSA)

    “Stiamo lavorando a un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso del pluralismo e dell’esito delle primarie. Per questa ragione ci stiamo sentendo spesso in queste ore anche con Stefano Bonaccini. Entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli assetti e tornare a costruire insieme alla nostra comunità democratica proposte politiche alternative alle destre e a parlare dei temi che riguardano la vita delle persone”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein all’assemblea del gruppo al Senato.

  • in

    Ue, 13 Paesi per i mini reattori nucleari, anche Roma firma

    Tredici Paesi Ue, tra i quali anche l’Italia, chiedono “un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari”, promuovendo “la ricerca e l’innovazione in particolare per i piccoli reattori modulari e i reattori modulari avanzati”.  Lo si legge in una nota congiunta diffusa da Parigi, a capo dell’alleanza sul nucleare, al termine di una riunione con la Commissione europea. Il documento è stato sottoscritto da Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia. L’Italia, insieme a Belgio e Paesi Bassi, ha firmato in qualità di Paese osservatore.    

  • in

    Fitto: 'Nessuna tensione con l'Europa sul Pnrr'

    “Sono sereno, sono ottimista l’unica cosa che non si può fare è il tentativo abbastanza ridicolo di attribuire a questo governo delle responsabilità”. Così il ministro Raffaele Fitto degli Affari Europei rispondendo a proposito dello slittamento della consegna della terza tranche del Pnrr dopo la decisione di rimandare di un mese la fase di verifica da parte della Commissione Europea degli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2022.    “Non ci sono tensioni con l’Europa, le tensioni temo qualche volta si vogliano costruire in Italia – ha proseguito Fitto a margine della presentazione della relazione della Corte dei Conti sullo stato di avanzamento del Pnrr – Noi stiamo lavorando con una macchina in corsa con scelte che non sono nostre ma che noi puntiamo a realizzare e superare in questa fase per poi passare alla seconda fase di imodulazione del programma.    L’obiettivo è quello di lavorare con spirito collaborativo con la Commissione”.

  • in

    Avvocato attivista migranti, arriva Retegui ma non ius scholae

    (ANSA) – NAPOLI, 28 MAR – Da anni si batte per veder
    riconosciuto lo ius scholae, ovvero il diritto di cittadinanza
    ai tanti figli di stranieri extracomunitari che hanno compiuto
    un intero percorso di studi in Italia, il più delle volte nati
    qui e italiani di fatto per lingua, istruzione scolastica e
    abitudini, ma non per legge. Di fronte alla convocazione nella
    nazionale italiana di calcio dell’argentino oriundo Mateo
    Retegui, l’avvocato napoletano di origini nigeriane Hilarry
    Sedu, un’adolescenza trascorsa a Castel Volturno e un passato da
    ex calciatore anche nella Salernitana, pubblica un post molto
    critico, in cui senza mezzi termini parla di “assurdità” e
    “discriminazione”.   
    “Ci riempiamo la bocca di integrazione ed inclusione sociale
    – scrive Sedu – ci investiamo miliardi di euro dello Stato, e
    poi assistiamo a delle assurdità come la convocazione in
    nazionale del calciatore Mateo Retegui, un ragazzo nato in
    Argentina, mai vissuto in Italia, non parla una virgola di
    lingua italiana ed ovviamente non conosce l’Inno nazionale
    italiano, ma ha un passaporto italiano grazie ad un bisnonno
    immigrato in Argentina agli inizi del ‘900. I giornalisti
    italiani hanno anche l’imbarazzo ad intervistare un giocatore
    della nostra nazionale che non parla la nostra lingua. Invece la
    cittadinanza italiana continua ad essere negata ai figli degli
    immigrati che sono nati e cresciuti sul suolo della Repubblica.   
    Se questa non è una palese discriminazione, vi prego di farmi
    esempi più limpidi”.   
    Sedu ha ottenuto la cittadinanza dopo i 18 anni, visto che la
    legge attuale prescrive che uno straniero debba attendere la
    maggiore età per poter avanzare la richiesta. (ANSA).   

  • in

    Schlein indica Boccia capogruppo Pd al Senato

    (ANSA) – ROMA, 28 MAR – Nel corso dell’assemblea dei senatori
    Pd, a Palazzo Madama, la segretaria del Pd Elly Schlein ha
    proposto Francesco Boccia – figura che ha “solidità, capacità
    politica ed esperienza” – come nuovo capogruppo. Al momento è in
    corso il dibattito cui seguirà il voto.   
    In apertura dell’assemblea Schlein ha rimarcato come si stia
    “lavorando a un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso
    del pluralismo e dell’esito delle primarie. Per questa ragione
    ci stiamo sentendo spesso in queste ore anche con Stefano
    Bonaccini. Entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli
    assetti e tornare a costruire insieme alla nostra comunità
    democratica proposte politiche alternative alle destre e a
    parlare dei temi che riguardano la vita delle persone”. (ANSA).