More stories

  • in

    Mezzi e poteri straordinari: cosa prevede lo stato di emergenza

       Affrontare con mezzi e poteri straordinari una calamità, dalle crisi umanitarie agli eventi naturali come terremoti o alluvioni. È questo l’obiettivo della dichiarazione dello ‘stato di emergenza’: un atto amministrativo regolato dal codice di Protezione civile che va deliberato dal Consiglio dei ministri su proposta del presidente del Consiglio, così come avvenuto in queste ore per l’eccezionale incremento dei flussi di migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.    Al momento in Italia sono in vigore circa una ventina di provvedimenti questo tipo, dall’emergenza dei profughi dell’Ucraina a diversi casi di alluvione, spesso decisi anche dopo la richiesta del presidente di una Regione o di una Provincia autonoma interessata. L’unico precedente in materia di migranti risale invece al 2011 con il governo Berlusconi e prevedeva un piano di equa distribuzione nelle regioni dei profughi provenienti dal Nordafrica, anche se all’epoca la legge prevedeva norme diverse.    Lo stato d’emergenza nazionale è regolato dall’articolo 24 del Codice della Protezione civile sulla base di alcuni requisiti definiti nell’articolo 7: “emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo che in ragione della loro intensità o estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo”. Con la dichiarazione dello stato d’emergenza può essere nominato un commissario cui spetta il compito di realizzare gli interventi previsti dalla dichiarazione: il superamento dell’emergenza, la riduzione del rischio residuo, il ripristino dei servizi essenziali e l’assistenza alla popolazione. In questo caso si delinea quindi un nuovo assetto temporaneo di poteri, con deliberazioni non soggette al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti.
       La delibera stabilisce inoltre uno stanziamento di risorse finanziarie da destinare agli interventi urgenti e da attingere nel Fondo per le emergenze nazionali, che può essere progressivamente incrementato nel corso della durata dello stato di emergenza. Il provvedimento può avere anche un rilievo solo locale o regionale. Quando è di tipo nazionale non supera i dodici mesi ed è prorogabile per altri dodici mesi al massimo: oltre questi tempi va varata una legge attraverso un passaggio parlamentare.   

  • in

    Per Berlusconi l'ottavo giorno al San Raffaele, notte tranquilla

    Un’altra notte tranquilla, la settima in terapia intensiva, quella passata da Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano, secondo quanto trapela in ambienti ospedalieri. Oggi è l’ottavo giorno di ricovero per il presidente di Forza Italia. 
    Ieri durante la giornata sono arrivati a trovarlo come sempre i figli, il fratello e gli amici di una vita, come Fedele Confalonieri, che non ha mai fatto mancare la sua presenza. Oggi non è stato diffuso alcun bollettino medico sulle condizioni del leader di Forza Italia, ma i medici che lo stanno curando, il primario della terapia intensiva Alberto Zangrillo e il primario di Ematologia Fabio Ciceri, che ha in cura il Cavaliere per una leucemia mielomonocitica cronica, hanno diramato un comunicato dove per la prima volta si è parlato di un “progressivo e costante miglioramento delle funzionalità d’organo monitorate”.
    Le terapie somministrate all’ex premier, quella “citoriduttiva, antimicrobica e antinfiammatoria stanno producendo i risultati attesi”per questo i medici hanno espresso un “cauto ottimismo”. Berlusconi resta comunque ricoverato nel reparto di terapia intensiva del San Raffaele perché nonostante stia meglio va comunque risolto il problema della polmonite prima di fare ogni tipo di valutazione su tempi e modi di eventuali dimissioni.
    A confermare che il leader di Forza Italia sta meglio è stato anche il figlio minore, Luigi, che ieri mattina ha fatto visita al padre ed è rimasto due ore all’interno dell’ospedale. Quando ha lasciato la struttura in auto, da dietro i finestrini, ha fatto il segno del pollice all’insù e ai cronisti che gli hanno chiesto notizie sulla salute del padre ha detto: “Sta bene, sta bene”. Dopo di lui nel corso della giornata sono arrivati anche la primogenita e il secondogenito Marina e Pier Silvio, Eleonora, il fratello Paolo Berlusconi e Fedele Confalonieri. Il presidente di Mediaset non ha mai fatto mancare la sua presenza accanto all’ex premier e ogni giorno è arrivato a trovare l’amico di sempre.
    Mentre la compagna Marta Fascina non è stata mai vista uscire dall’ospedale e ieri è stata raggiunta dal padre, Orazio. Da qualche giorno fuori dall’ospedale sono arrivati anche diversi fan e supporter di Silvio Berlusconi che gli hanno mostrato la loro vicinanza con striscioni e lettere. Sono comparsi fuori dall’ospedale due nuovi striscioni tra cui uno, affisso da un supporter che a differenza degli altri non ha voluto parlare con la stampa, con scritto: “Forza Silvio. Sei il più grande dei presidenti mai avuti in questo Paese. Abbiamo ancora bisogno di te, gigante”.
    Un “cauto ottimismo” per la condizione del leader di Forza Italia è arrivato anche dalla politica con il capogruppo alla Camera degli azzurri, Paolo Barelli che ha parlato di “notizie tendenti al positivo. Cauto ottimismo sempre sotto il controllo dei medici, sono loro che devono dire come stanno le cose”. Anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha espresso soddisfazione per le notizie positive che sono arrivare sulla salute dell’ex premier: “lui è un leone e sono molto felice del fatto che le informazioni che abbiamo sono quelle di una persona che sta rispondendo bene alla terapia”.

  • in

    Meloni vara il primo Def: “Linea di credibilità e crescita”

    Il governo Meloni vara il suo primo Def, tracciando “la politica economica per i prossimi anni, una linea fatta di stabilità, credibilità e crescita”, come dice la premier, che guarda già oltre. “Dalla prossima legge di bilancio bisogna porsi con concretezza il problema del calo demografico e delle nuove nascite, con misure adeguate”, ha chiarito in Consiglio dei ministri, in una riunione che ha deliberato lo stato di emergenza nazionale di 6 mesi per fronteggiare l’incremento dei flussi migratori sulla rotta mediterranea, nonché un disegno di legge contro gli atti di eco-vandalismo sulle opere d’arte (con multe da 20 a 60mila euro, con sanzioni penali) e un altro sulla competitività dei capitali, che fra l’altro semplificherà le norme per accedere alle quotazioni in Borsa.

    Agenzia ANSA

    Mef, sostegno ai redditi medio-bassi senza provocare una pericolosa spirale prezzi-salari (ANSA)

    Nel 2024 lo spazio di manovra aperto dalle stime del Def è pari a circa 4 miliardi. Lo si evince dal comunicato di Palazzo Chigi sul cdm. “Per il 2024, le proiezioni di finanza pubblica mostrano che, dato un deficit tendenziale del 3,5 per cento, il mantenimento dell’obiettivo del 3,7 per cento del Pil creerà uno spazio di bilancio di circa 0,2 punti di Pil, che sarà destinato al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, al finanziamento delle cosiddette ‘politiche invariate’ a partire dal 2024 e alla continuazione del taglio della pressione fiscale nel 2025-2026, e concorrerà a una significativa revisione della spesa pubblica e a una maggiore intesa tra fisco e contribuente”, si legge.
    Il Cdm slitta di un’ora per l’arrivo a Ciampino della salma di Alessandro Parini, il giovane romano vittima dell’attentato a Tel Aviv. Una tragedia che ha tormentato il fine settimana pasquale, animato anche dalle trattative nel centrodestra sulle nomine delle grandi partecipate. “Sarebbe bizzarro che fosse un solo partito a indicare i nomi a discapito degli altri”, il messaggio arrivato all’inizio di giornata dalla Lega, segno che il dossier ha comunque prodotto tensioni. Giorgia Meloni non retrocede dalle sue idee. Ed è sua anche la proposta, approvata dal Cdm, di avviare la procedura per la nomina di Gabriella Alemanno (ex vice direttore dell’Agenzia delle entrate, sorella di Gianni, ex sindaco di Roma) e di Federico Cornelli a componenti della Consob. Non sta filando liscia la conferma di Gian Carlo Blangiardo alla presidenza dell’Istat (sostenuta soprattutto dalla Lega), che molti nel centrodestra danno quasi tramontata perché manca la maggioranza qualificata per il parere vincolante. Proprio l’Istat ha appena certificato il livello di natalità al minimo storico (sotto 400mila nascite nel 2022), dato che preoccupa Palazzo Chigi.
    Nella prima manovra, Meloni ha voluto il quoziente familiare in alcune misure, per la prossima punta a un salto di qualità. Lo ha chiarito ai ministri, mentre il governo varava il Documento di economia finanziaria con uno scenario tendenziale con il Pil al +1% (mentre per il Fmi crescerà nel 2023 dello 0,7%) e il deficit che si attesterà al 4,5%. “Rivediamo al rialzo con responsabilità le stime del Pil – spiega Meloni – e proseguiamo il percorso di riduzione del debito pubblico. Sono le carte con le quali l’Italia si presenta in Europa”. Nel governo, però, c’è chi spinge sulle pensioni. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, avrebbe fatto un appello ai colleghi su questo tema. E in mattinata Riccardo Molinari ha chiarito che la Lega “non si accontenta di una proroga della quota 103”, che l’obiettivo resta quota 41 ma che “con pochi miliardi quota 41 non si fa, questo è chiaro”. Quanto basta per prevedere fibrillazioni. Un altro fronte in cui c’è disallineamento nel centrodestra è quello dei balneari, con Lega e FI che sollecitano il governo ad accelerare sulla mappatura delle concessioni e sulla creazione del tavolo interministeriale.
    Nel giro di una settimana è maturata invece la decisione sullo stato di emergenza per l’accoglienza dei migranti, “per dare risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi”, chiarisce Meloni. C’è l’ipotesi di un commissario. Intanto arrivano 5 milioni di euro. Si punta a procedure e azioni più veloci per offrire ai migranti soluzioni di accoglienza in tempi brevi con adeguati standard, aumentare e rafforzare i Cpr, potenziando le attività di identificazione ed espulsione. Inserito nell’ordine del giorno a ridosso della riunione, è stato anche approvato il disegno di legge contro gli eco-vandali, voluto dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo gli ultimi blitz alla fontana Barcaccia di Roma e a Palazzo Vecchio a Firenze. In poco meno di un’ora e mezza, ha fatto capolino anche il caso del runner ucciso da un orso in Trentino: Matteo Salvini ha sollevato il tema dello spray anti-aggressione ad hoc per i plantigradi, sottolineando che è già in uso in altri Paesi.

    Agenzia ANSA

    Durerà sei mesi e varrà su tutto il territorio nazionale (ANSA)

    Agenzia ANSA

    Distanze Lega-Fdi. In salita la chiusura di tutte le big entro il 13 (ANSA)

    Agenzia ANSA

    Sangiuliano: chi vandalizza l’arte si assume la responsabilità (ANSA)

  • in

    Stato di emergenza per i migranti: durerà 6 mesi, varrà su tutto il territorio nazionale

    Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, il governo ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.
    Lo stato di emergenza, sostenuto da un primo finanziamento di cinque milioni di euro, avrà la durata di sei mesi. “Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ben consapevoli – ha detto Musumeci – della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300 per cento. Sia chiaro, non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea”.  
    Con lo stato di emergenza si potranno realizzare procedure e azioni più veloci per offrire ai migranti soluzioni di accoglienza in tempi brevi con adeguati standard. Così fonti di governo al termine del Consiglio dei ministri, sottolineando che inoltre saranno coinvolte la Protezione Civile e la Croce Rossa italiana con il loro bagaglio di esperienze e dotazioni. Allo stesso tempo, sottolineano le stesse fonti, si potranno aumentare e rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio dei non aventi diritto alla permanenza in Italia (Cpr), potenziando le attività di identificazione ed espulsione. La dichiarazione dello stato di emergenza consente di assicurare risposte più efficaci e tempestive sul piano della gestione dei migranti e della loro sistemazione sul territorio nazionale, spiegano fonti di governo evidenziando che il numero degli sbarchi è largamente superiore rispetto al passato e il Governo risponde prontamente dichiarando su tutto il territorio nazionale per un periodo di 6 mesi lo stato di emergenza. Per l’attivazione e l’avvio delle prime misure urgenti, aggiungono le stesse fonti, sono stati stanziati 5 milioni di euro previsti dal Fondo per le emergenze nazionali.
    “Abbiamo deciso lo stato di emergenza sull’immigrazione per dare risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

    Agenzia ANSA

    Le stime programmatiche: Pil 2023 all’1%, all’1,5% nel 2024, 1,3% nel 2025 (ANSA)

    Agenzia ANSA

    Sangiuliano: chi vandalizza l’arte si assume la responsabilità (ANSA)

  • in

    Esplode il Terzo Polo, scontro Calenda-Renzi

    Il leader di Azione Carlo Calenda ha riunito i suoi per un confronto da remoto. La riunione, in cui si è parlato degli sviluppi della giornata politica, si è appena conclusa. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, la posizione prevalente emersa è che non si può arrivare al partito unico del Terzo Polo senza prima sciogliere Italia Viva e Azione. Carlo Calenda, dunque, continuerà a chiedere a Matteo Renzi di sciogliere il partito di cui è presidente per realizzare il progetto politico comune.
    “L’unico problema dirimente oggi per la costruzione del partito unico dei liberal-democratici è che Renzi non vuole prendere l’impegno a sciogliere Italia Viva e a finanziare il nuovo soggetto e le campagne elettorali”. E’ quanto racconta un alto dirigente di Azione conversando con l’Ansa, commentando i retroscena apparsi sui giornali in questi giorni e definendo “inaccettabili i tatticismi durati mesi dell’ex premier”. “La pazienza del gruppo dirigente di Azione si è esaurita. In settimana – conclude la fonte – si capirà se questo nodo si potrà sciogliere. Se così non sarà il partito unico non potrà nascere”. “Matteo Renzi – sottolinea la stessa fonte – ha sostituito a sorpresa Rosato alla guida del partito, per controllarne direttamente i soldi e la struttura. In questo modo ha delegittimato anche il comitato politico della federazione del Terzo Polo dove oggi non siede nessun rappresentante di IV in grado di prendere impegni. Calenda ritiene inaccettabile questo atteggiamento in quanto contrario agli impegni presi con gli elettori. Dopo mesi di tatticismi da parte di Renzi sul partito unico e le sue assenze dalle attività del Terzo Polo per occuparsi di affari privati, a cui da ultimo si è aggiunto Il Riformista, la pazienza del gruppo dirigente di Azione si è esaurita. In settimana – conclude la fonte – si capirà se questo nodo si potrà sciogliere. Se così non sarà il partito unico non potrà nascere”.
     “Non c’è nessun tatticismo di Italia Viva. Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con le veline anonime” così in una nota Alessia Cappello e Ciro Buonajuto, portavoce nazionali di Italia Viva. “Ci sono le date già fissate, ci sono le regole decise da Calenda comprese quelle sul tesseramento, ci sono i gruppi di lavoro con i nomi già decisi, c’è il comitato politico. Noi siamo pronti al congresso che Calenda ha chiesto di fare. E ci mettiamo nome e cognome. C’è qualcuno che cambia idea una volta al giorno, ma quel qualcuno non siamo noi”.
    IL PODCAST di Anna Laura Bussa

    “Leggo polemiche dentro il Terzo Polo. Mi dispiace. Abbiamo scelto di fare un partito unico e abbiamo già definito le date. Noi non cambiamo idea e lavoriamo in questa direzione”, scrive su Twitter Maria Elena Boschi.

  • in

    Berlusconi: i figli in visita in ospedale, Luigi: “Sta bene”

    Nel settimo giorno di ricovero di Silvio Berlusconi in terapia intensiva continuano le visite degli amici più stretti e dei parenti all’ospedale San Raffaele di Milano. Sono arrivati nella struttura il secondogenito del leader di Forza Italia, Pier Sivio, e anche la primogenita Marina. Nel frattempo l’amico Fedele Confalonieri ha lasciato l’ospedale dopo una visita di circa 20 minuti.
    Il figlio minore di Silvio Berlusconi, Luigi, ha lasciato dopo circa due ore l’ospedale. Ha fatto il segno del pollice all’insù ai giornalisti che gli hanno chiesto come sta il padre e poi ha aggiunto, “sta bene, sta bene”, da dietro il finestrino.
    Come ogni giorno è giunto all’ospedale San Raffaele di Milano per trovare l’amico Silvio Berlusconi Fedele Confalonieri. Il presidente Mediaset è arrivato nella struttura entrando in auto dall’ingresso di via Olgettina 60. L’amico di una vita di Berlusconi è venuto in visita tutti i giorni da quando il presidente di Forza Italia è ricoverato.
    È stata un’altra notte tranquilla, la sesta di ricovero all’ospedale San Raffaele, per Silvio Berlusconi. Al momento non sono previsti bollettini medici. All’ospedale è arrivato anche Orazio Fascina, padre di Marta, che quotidianamente si reca a far visita al presidente di Forza Italia. Prima aveva fatto ingresso in ospedale il professor Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi e primario di terapia intensiva al San Raffaele.Intanto continua il pellegrinaggio di fan al San Raffaele, dove è comparso un nuovo striscione sulla cancellata di via Olgettina 60. Il cartello recita: ‘Forza Silvio da Sasà il re di Mykonos’. A portarlo è stato Salvatore, gestore di uno stabilimento balneare a Mykonos, che ai cronisti ha spiegato: “Sono qui per dimostrare la mia vicinanza a Berlusconi. È un grande uomo e fa il bene dell’Italia. Ho avuto il piacere di conoscerlo a Milano quando Ambrosini giocava nel Milan – ha raccontato – e io andai a vedere una finale”.
    Berlusconi, a 67 anni da Cosenza al San Raffaele in autobus

  • in

    Vandali d'arte, multe fino a 60mila euro per il ripristino

    Via libera in Consiglio dei ministri al disegno di legge sulle nuove sanzioni “in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”.
    “Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici producono danni economici alla collettività. Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale”, dichiara il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, a margine del Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno di legge da lui proposto.
    Multe da 20 a 60mila euro, più le sanzioni penali, per quanti distruggano, disperdano, deteriorino o rendano “in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali” ed altre sanzioni amministrative, che vanno da 10 a 40mila euro per chi “deturpa o imbratta” questi beni o destina “ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione” o “incompatibile con il loro carattere storico o artistico”. Il provvedimento destina i proventi delle multe al Mic in modo che siano impiegati per il “ripristino dei beni”.