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    Abu Mazen, 'Contro di noi è apartheid, Israele va fermato' (2)

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 13 APR – Per Abu Mazen “il
    grande problema oggi è l’assenza di un partner in Israele che
    creda veramente nella pace sulla base della soluzione dei due
    Stati in conformità con il diritto internazionale. Al contrario
    sembrano prevalere in Israele leader e ministri estremisti che
    incitano all’odio contro di noi; i coloni sono incoraggiati a
    commettere crimini terroristici contro il popolo palestinese,
    come è successo di recente nella città di Hawara e in altri siti
    e città. Insomma, il problema è che non scorgo interlocutori
    affidabili dall’altra parte in questo momento”, sottolinea il
    presidente palestinese nell’intervista all’Osservatore Romano.   
    Quanto al fatto che da molti anni non ci siano elezioni in
    Palestina, Abu Mazen commenta: “Chi sta impedendo di
    organizzare le elezioni generali in Palestina sono le autorità
    di occupazione israeliane. Controllano tutti i dettagli della
    nostra vita, e hanno impedito che si potessero tenere nel 2021
    perché è stata negata la possibilità di votare a Gerusalemme
    Est, secondo gli accordi, come pure era stato fatto negli anni
    passati. Purtroppo, i nostri sforzi finora non hanno avuto
    successo con l’amministrazione statunitense e con l’Unione
    europea per ricevere aiuto nel consentirci di organizzare le
    elezioni a Gerusalemme, insieme al resto della terra
    palestinese, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Le posso
    garantire che noi siamo pronti a organizzare immediatamente
    queste elezioni se sarà consentito che si tengano anche a
    Gerusalemme est”. (ANSA).   

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    Via libera del Senato al decreto Pnrr, passa alla Camera

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – Via libera dell’Aula del Senato al
    decreto sulla governance del Pnrr: i sì sono stati 83, 57 i no e
    6 gli astenuti. Il provvedimento passa ora alla Camera e va
    convertito entro il 25 aprile.
    Soddisfatto il ministro per gli Affari europei Raffaele
    Fitto: “è un passo importante verso una riorganizzazione
    complessiva del sistema di attuazione e gestione della
    governance del Pnrr e della coesione”. (ANSA).   

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    Giappone rivede i menu, l'aviaria fa schizzare prezzi delle uova

    (ANSA) – TOKYO, 13 APR – Uova sempre più care in Giappone –
    che costringono quasi il 30% degli operatori della ristorazione
    a restringere l’offerta sui propri menu. La diffusione
    dell’influenza aviaria nell’intero arcipelago, infatti, che ha
    provocato l’abbattimento di quasi 17 milioni di uccelli, ha
    impattato duramente sia sui ristoratori che sulle famiglie, già
    alle prese con il rialzo dell’inflazione, e secondo gli analisti
    le attuali criticità potrebbero protrarsi per altri 12 mesi.   
    Un’indagine della Teikoku Databank rivela che dall’inizio
    dell’anno 28 dei 100 maggiori gruppi del comparto quotati alla
    Borsa di Tokyo hanno eliminato dal proprio menu piatti a base di
    uova, o intendono farlo nel breve termine.   
    Se all’inizio le pietanze interessate dall’insufficienza
    dell’ingrediente base riguardavano condimenti come la salsa
    tartara o il tagotoji, (piatti cotti a fuoco lento a cui vengono
    aggiunte al termine uova sbattute), adesso la gamma di articoli
    interessati include i pancake e il chawanmushi (un budino simile
    alla crema pasticciera a base di latte e uova generalmente cotto
    a vapore).   
    L’attuale epidemia di influenza aviaria, caratterizzata da una
    forma altamente patogenica, si è originata attraverso fenomeni
    migratori di volatili provenienti dalla Siberia, diffondendosi a
    un ritmo mai visto prima dall’inizio di ottobre in oltre la metà
    delle 47 prefetture del Paese. In base ai dati della cooperativa
    nazionale JA.Z-Tamago, a inizio aprile il prezzo all’ingrosso
    per un chilogrammo di uova di medie dimensioni a Tokyo era di
    350 yen (2,40 euro), il più alto dal 1993, e il 65% in più
    rispetto a un anno fa. (ANSA).   

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    'Putin ha approvato personalmente arresto del reporter del Wsj'

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – Il presidente russo Vladimir Putin ha
    approvato personalmente l’arresto del giornalista statunitense
    del Wall Street Journal con l’accusa di spionaggio. Lo riporta
    Bloomberg citando persone che hanno familiarità con la
    situazione.   
    L’approvazione della mossa da parte del presidente russo
    riflette la crescente influenza dei duri del Cremlino, sostiene
    l’agenzia di stampa citando fonti coperte da anonimato, che
    spingono per accentuare lo scontro con Washington che
    considerano irreversibile. (ANSA).   

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    Scontro Calenda- Iv, “Renzi voleva fregarci”.La replica “menti”

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – Resta alta la tensione tra i due
    azionisti del Terzo Polo, Carlo Calenda e Matteo Renzi. Dopo la
    riunione notturna che doveva portare ad un chiarimento, ma che
    in realtà si è tradotta in un nulla di fatto, lo scontro tra le
    due anime del partito prosegue sui social. Il leader di Azione
    accusa in tweet l’ex premier di “aver provato a fregarci ma è
    stato rispedito al mittente”. In una serie di cinguettii
    successivi sempre Calenda sottolinea come Iv, a differenza del
    suo partito, non è disponibile a sciogliersi.: “Carlo, stai
    mentendo: lo scioglimento avviene chiunque vinca il congresso ma
    dopo che viene eletto il segretario, non prima. Questa
    necessaria discussione sul merito delle scelte da fare dobbiamo
    continuare a farla sui social o possiamo farla in riunione”.   
    (ANSA).   

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    Il Papa denuncia: “In Italia c'è chi non riesce a curarsi”

    Il Papa denuncia che “il ritorno della ‘povertà di salute’ sta assumendo in Italia proporzioni importanti, soprattutto nelle Regioni segnate da situazioni socio-economiche più difficili. Ci sono persone che per scarsità di mezzi non riescono a curarsi, per le quali anche il pagamento di un ticket è un problema” e “ci sono persone che hanno difficoltà di accesso ai servizi sanitari a causa di lunghissime liste d’attesa, anche per visite urgenti e necessarie”. E’ quanto ha detto nell’udienza nell’udienza all’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari.
    Il Papa ha poi aggiunto: “Il bisogno di cure intermedie poi è sempre più elevato, vista la crescente tendenza degli ospedali a dimettere i malati in tempi brevi, privilegiando la cura delle fasi più acute della malattia rispetto a quella delle patologie croniche: di conseguenza queste, soprattutto per gli anziani, stanno diventando un problema serio anche dal punto di vista economico, con il rischio di favorire percorsi poco rispettosi della dignità stessa delle persone”.
    Il Papa denuncia una “eutanasia nascosta” nei casi in cui non si danno i farmaci necessari agli anziani “per risparmiare”. “Un anziano deve prendere queste medicine e se per risparmiare non gli danno queste medicine questo è una eutanasia nascosta e progressiva, dobbiamo dire questo, ogni persona ha diritto alle medicine. Ci sono Paesi dove “gli anziani che devono prendere quattro-cinque medicine, riescono ad averne soltanto due”, ha detto come esempio il Papa, nell’udienza all’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari, tornando a sottolineare che “questa è una eutanasia progressiva”.
    Il Papa invita la sanità cattolica a non temere “di percorrere strade nuove, rischiate, in modo da evitare che i nostri ospedali, solo per ragioni economiche, vengano alienati. Questo è un pericolo, qui a Roma, io vi posso mandare la lista”, ha detto Francesco nell’udienza all’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari, sottolineando che così si rischia di vanificare “un patrimonio a lungo custodito e impreziosito da tanti sacrifici”. Il Papa ha allora ricordato che “è nata nel dicembre 2015 la Pontificia Commissione per le Attività del Settore Sanitario delle Persone giuridiche pubbliche della Chiesa, con la quale invito ad avere una fattiva e costruttiva collaborazione”.
    “Come Chiesa, siamo chiamati a rispondere soprattutto alla domanda di salute dei più poveri, degli esclusi e di quanti, per ragioni di carattere economico o culturale, vedono disattesi i loro bisogni. Questi sono i piu importanti per noi”. Lo ha detto il Papa nell’udienza all’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari. “La sanità di ispirazione cristiana ha il dovere di difendere il diritto alla cura soprattutto delle fasce più deboli della società, privilegiando i luoghi dove le persone sono più sofferenti e meno curate, anche se questo può richiedere la riconversione di servizi esistenti verso nuove realtà. Ogni persona malata – ha detto ancora Papa Francesco – è per definizione fragile, povera, bisognosa di aiuto, e a volte chi è ricco si trova più solo e abbandonato di chi è povero. Però è evidente che oggi ci sono opportunità diverse di accesso alle cure per coloro che hanno disponibilità economiche rispetto alle persone più indigenti”. E allora “gli ospedali religiosi hanno soprattutto la missione di prendersi cura di coloro che sono scartati dall’economia sanitaria e da una certa cultura contemporanea”.

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    Calenda: nulla di fatto, così il partito unico non nasce

    “Un nulla di fatto: Italia viva ha ribadito che continuerà a fare attività nel 2024, cosa che per noi è inaccettabile. Abbiamo chiarito che negli organi di partito non potrà esserci chi ha conflitti di interesse: punto fondamentale. E allo stesso tempo questa è una questione dirimente: il Pd non è nato con la Margherita che continuava a fare politica parallelamente al Pd, con un altro segretario che non sedeva negli organi. Perché oggi Renzi non si è fatto vedere. Ci rincontreremo domani sera ma se questo punto non viene sciolto il partito unico non nasce”. Lo ha dichiarato Carlo Calenda al termine del comitato politico.
    “La riunione si è conclusa con l’accordo su tutti i punti e con l’aggiornamento a domani sulle ultime due questioni. Rimangono aperte la questione soldi, su cui IV è disponibile a pagare il 50% delle spese e sulla richiesta di Calenda di non fare mai più la Leopolda.Su tutti gli altri punti accordo pieno sulla base del documento presentato da Azione. Lo scioglimento di IV e Azione sarà contestuale all’elezione del nuovo segretario nazionale. Calenda ha chiesto a tutti i membri del comitato politico uscendo di fare dichiarazioni distensive e poi ha fatto il contrario, come sempre”. Così in una nota l’ufficio stampa di italia Viva