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    Il Papa: 'Andrò prima in Ungheria, poi a Marsiglia e in Mongolia'

    “Fra due settimane, a Dio piacendo, partirò per il 41/o pellegrinaggio apostolico andando a visitare l’Ungheria. Poi ci sarà Marsiglia, poi la Mongolia, tutte queste cose che sono in lista d’attesa”. Lo ha detto papa Francesco ricevendo stamane in udienza in Vaticano i dirigenti e il personale della Società Ita Airways. Il Papa ha così confermato il viaggio in cantiere per fine settembre a Marsiglia e in Mongolia, non citando comunque quello previsto all’inizio di agosto in occasione della Gmg di Lisbona.   

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    Kiev,Mosca vuol tenere in ostaggio gli ingegneri di Zaporizhzhia

     Le forze russe si stanno preparando per prendere in ostaggio il personale ucraino della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta il canale Telegram di Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che gestisce le centrali nucleari del Paese.    La scelta sarebbe dovuta alla scarsità di ingegneri nucleari che servono per mandare avanti la centrale: “Tenendo conto dell’enorme carenza di ingegneri nucleari professionisti necessari per far funzionare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, temporaneamente occupata, e temendo un’offensiva ucraina, i nazisti si stanno preparando a tenere in ostaggio i dipendenti della centrale per un lungo periodo”, scrive Energoatom.    Per preparare l’operazione, spiega l’azienda ucraina, i russi avrebbero “già portato molto cibo e acqua alla centrale” ed è “probabile che gli occupanti non lasceranno andare il personale della centrale dopo uno dei prossimi turni di lavoro, bloccandolo con la forza all’interno dell’impianto”. La tecnica sarebbe la stessa utilizzata a Chernobyl.    

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    Al via spot istituzionale sulla crisi idrica

    (ANSA) – ROMA, 14 APR – Ognuno di noi può fare la differenza
    per creare nuove abitudini che salvaguardino la comunità umana e
    il pianeta. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria
    della presidenza del Consiglio guidato dal sottosegretario
    Alberto Barachini sostiene l’attività della cabina di regia
    istituita dal governo sulla crisi idrica con la campagna di
    comunicazione istituzionale “L’acqua è vita, non sprecarla”.   
    Lo spot, diffuso sulle reti Rai (spot tv e radio), sui social
    media e sul web, suggerisce in modo semplice e chiaro nuove
    abitudini: non lasciare che l’acqua scorra inutilmente dal
    rubinetto; utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico;
    ottimizzare l’uso dell’acqua corrente e, ove sia possibile,
    riutilizzarla.   
    “Anche gas ed elettricità richiedono un uso oculato e un
    lavoro di squadra di tutti i cittadini per abbassare i consumi
    con piccoli accorgimenti, anche a beneficio dell’impatto
    sull’ambiente – informa una nota del Dipartimento -. Azioni
    semplici, come ad esempio spegnere le luci superflue e
    sostituire le lampadine con quelle a led, che lo spot
    ‘Consumiamo l’energia in modo intelligente’, realizzato dal
    Dipartimento, sta già condividendo in radio e tv oltre che sui
    social. Ognuno di noi può fare la differenza. Ricordiamocelo”.   
    (ANSA).   

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    Renzi, la rottura del partito unico è un errore di Calenda

    (ANSA) – ROMA, 14 APR – “La loro amarezza è anche la mia, la
    nostra. Se ci fosse stato un motivo politico per rompere ce ne
    saremmo fatti una ragione. Con Azione abbiamo avuto due linee
    diverse, per esempio sul mandare a casa Salvini. Quella era una
    divisione politica. Non c’è niente di politico nella divisione
    che ho maturato. Non voglio alimentare però polemiche. In questi
    mesi ho dato la massima disponibilità. Di più non potevo fare.   
    Abbiamo detto che siamo quelli che facciamo le cose sul serio.   
    Se confrontate il documento di Azione, pubblicato sui social, e
    il documento con le nostre proposte di modifiche, capirete che
    non ci sono motivi politici per rompere”. Lo ha dichiarato il
    leader di Italia Viva Matteo Renzi a Radio Leopolda dialogando
    con Roberto Giachetti a proposito dello stop al progetto di
    partito unico con Calenda.
    “C’era una grande occasione del Terzo Polo – ha aggiunto – e
    Calenda ha deciso di non farlo: è un errore. Non alimentiamo le
    polemiche. Basta guardare i documenti. Abbiamo fatto tutto il
    possibile”. (ANSA).   

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    Meloni in Etiopia, faro su aiuti umanitari e migranti

    Sostegno al processo di pace e aiuti umanitari. Cooperazione per lo sviluppo dell’industria e delle infrastrutture e gestione dei migranti. Giorgia Meloni rilancia la presenza dell’Italia nel Corno D’Africa e sarà per due giorni in missione ad Addis Abeba, prima leader di un paese occidentale, sottolineano dal governo, a sbarcare in Etiopia dopo la fine delle ostilità in Tigray. La visita era in preparazione da febbraio, quando la stessa premier aveva annunciato al primo ministro etiope Abiy Ahmed, a Palazzo Chigi, l’intenzione di organizzare una missione, e si inquadra in quel Piano Mattei di sostegno allo sviluppo “non predatorio” ai Paesi africani, al centro della politica estera del governo. In chiave energetica ma, soprattutto, in chiave migratoria. A quella della premier seguirà anche una missione imprenditoriale – come promesso nel bilaterale a Roma – proprio per sostenere l’Etiopia nel programma di riforme e di trasformazione economica, mettendo a disposizione, spiegano dall’esecutivo, la competenza delle imprese italiane e favorendo il re-impegno nei fori competenti. Rafforzamento delle relazioni bilaterali e un segno concreto dei legami storici e solidi tra i due Paesi, sottolineano fonti italiane, sono tra i principali obiettivi della missione cui seguirà, tra gli impegni dell’Italia per il Corno d’Africa, la co-presidenza insieme alle Nazioni Unite della conferenza dei donatori a New York, il 24 maggio. Oltre alla cooperazione bilaterale per lo sviluppo e la stabilità dell’area, al centro dei colloqui con il primo ministro etiope – che Meloni incontra per la terza volta, dopo Roma e la Cop27 di novembre – ci sarà per l’appunto la gestione dei migranti in un Paese che è già destinatario del decreto flussi di fine 2022 e che rappresenta uno snodo per i flussi che attraversano le frontiere orientali verso il Sudan fino alla Libia, e di lì verso l’Italia. Una questione, come dicono nell’esecutivo, prioritaria per l’interesse nazionale è quindi la “stabilità e integrità” dell’Etiopia, che ospita 823mila rifugiati e 4,2 milioni di sfollati. Anche l’emergenza umanitaria e la sicurezza della Somalia saranno oggetto della missione, prima in un colloquio con il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud che poi sabato si allargherà ad un trilaterale Italia-Etiopia-Somalia. Meloni al suo arrivo ad Addis Abeba vedrà anche il presidente dell’Unione Africana Moussa Faki, prima di andare al Palazzo Nazionale per il tête-à-tête con Abiy, seguito da un pranzo di lavoro. Prima di fare rientro a Roma la premier farà un passaggio all’istituto onnicomprensivo Galileo Galilei di Addis Abeba, la più grande scuola italiana all’estero con circa 900 iscritti.

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    Notte tranquilla per Berlusconi, decimo giorno di ricovero

    Notte tranquilla per Silvio Berlusconi, ricoverato da dieci giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano per curare un’infezione polmonare. Lo si apprende da fonti ospedaliere. Al momento, non è previsto nessun bollettino medico per oggi.
    Ieri, giovedì, nel bollettino del San Raffaele, il professor Alberto Zangrillo e il professor Fabio Ciceri avevano annunciato un “ulteriore costante miglioramento della funzionalità respiratoria e renale” dell’ex premier “con un efficace contenimento della leucocitosi e della sindrome infiammatoria”. “Il quadro clinico complessivo – avevano aggiunto – indica il proseguimento delle cure in ambito intensivo” .
    Pier Silvio Berlusconi, il figlio secondogenito di Silvio, ha detto ieri ai giornalisti fuori dal San Raffaele: “Voglio dire questa cosa dal cuore: sono ammirato dalla forza e dall’impegno con cui papà ancora una volta sta lavorando per recuperare. Non mi addentro in questioni mediche perché è in ambito intensivo ma l’ho trovato di buon umore. È un esempio perché si sta impegnando”. Così ha detto ai giornalisti fuori dal San Raffaele.
    Poi, prima di salire in macchina e lasciare l’ospedale ha aggiunto”. “Sta migliorando, ma i medici mi dicono che è in un ambito intensivo e questa è una cosa che va rispettata e tenuta in considerazione”. Quindi “Per favore cautela nel parlare e rispetto”. Il presidente di Forza Italia “è già in prospettiva con il suo pensiero”, ha spiegato ancora il figlio del Cavaliere. Rispondendo poi a chi chiedeva se ieri l’ex premier ha visto la partita del Milan di Champions League, ha detto “Questo sicuro”. E poi, scherzando con i giornalisti, ha concluso: “Ma non siete un po’ stufi di stare qui?”

    Berlusconi, Pier Silvio: ‘Ammirato da papa’, e’ un esempio. Ieri ha visto il Milan’

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    'Stop greenwashing': blitz di Extinction Rebellion alla Rai di Milano

       Gli attivisti di Extinction Rebellion la scorsa notte hanno attaccato manifesti sulle vetrate della sede di Rai Pubblicità di corso Sempione a Milano lasciando anche le scritte ‘no Eni, no greenwashing’.
        I manifesti, che imitano quelli delle più note trasmissioni Rai, chiedono all’emittente pubblica di impegnarsi nella comunicazione della crisi eco-climatica.
        “Da poche settimane è uscito il nuovo report della Ipcc sulla crisi eco-climatica” afferma un attivista di Extinction Rebellion, “purtroppo ciò che emerge da questo documento importantissimo non sta ricevendo l’attenzione che merita, mentre invece viene lasciato molto spazio alle pubblicità delle aziende dei combustibili fossili che invece ne sono responsabili. Siamo sempre più vicini al punto di non ritorno, superato il quale gli effetti dell’aumento della temperatura della Terra saranno irreversibili”.    

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    Nasce in Parlamento l'intergruppo dei garantisti

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – Nasce in Parlamento l’Intergruppo dei
    garantisti. L’idea è del responsabile Giustizia di Azione,
    Enrico Costa, che ha scritto una lettera ai parlamentari di
    tutti i gruppi per invitarli ad aderire a questo “luogo di
    incontro e confronto per coloro che, pur da appartenenze
    politiche, percorsi e sensibilità individuali diverse
    condividono e coltivano la cultura garantista”. Si tratta di dar
    vita ad una “zona franca in cui ritrovarsi che, nella pluralità
    di vedute, vanta un punto di forza e non un limite, per chiunque
    ritenga il diritto di difesa, la presunzione di non
    colpevolezza, il giusto processo, la concezione di diritto
    penale come extrema ratio, pilastri essenziali e irrinunciabili
    della nostra democrazia”. Questo intergruppo “sarà anche una
    sede aperta al coinvolgimento e al contributo di esperti
    proveninenti dall’avvocatura, dalla magistratura,
    dall’accademia”. “Una piattaforma”, insomma, “attraverso la
    quale elaborare studi e documenti da tradurre in pratica, per
    chi vorrà, nell’esercizio del proprio mandato parlamentare e da
    sottoporre comunque alle istituzioni e alla società civile”.   
    L’intergruppo dovrà unire “tutti i deputati e senatori animati
    dalla convinzione e sensibilità di tutelare e attuare i principi
    costituzionali che sono alla base dello stato di diritto”.   
    All’intergruppo hanno sinora aderito, oltre a Costa, Luciano
    D’Alfonso (Pd), Roberto Giachetti (Az-IV), Dario Iaia (FdI),
    Ylenia Lucaselli (FdI), Marco Lacarra (Pd), Maurizio Lupi (Nm),
    Riccardo Magi (+Eu), Simonetta Matone (Lega), Giorgio Mulè (FI),
    Pietro Pittalis (FI), Filiberto Zaratti (AVS). Secondo il
    presidente della Commissione Giustizia della Camera Ciro Maschio
    “ogni strumento finalizzato a sensibilizzare su principi e temi
    cosí importanti della giustizia è utile e apprezzabile”. (ANSA).