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    Schlein, il termovalorizzatore è una scelta già fatta

    (ANSA) – ROMA, 19 APR – “Il termovalortizzatore è una scelta
    che era già stata presa dall’amministrazione di Roma. Questo è
    successo ben prima che si insediasse questa segreteria. Non era
    oggetto del nostro programma per le primarie. A noi interessa
    oggi accompagnare l’amministrazione su tutto ciò che deve venire
    prima: un progetto di economia circolare. Come diminuire i
    rifiuti, aumentare la raccolta differenziata. Questa è l’idea.   
    L’amministrazione ha già fatto una scelta”. Lo ha detto la
    segretaria del Partito Democratico Elly Schlein nella conferenza
    stampa al Nazareno. (ANSA).   

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    Papa Francesco: ‘Non si deve mai uccidere in nome di Dio’

    “Non si deve mai uccidere in nome di Dio, perché per Lui siamo tutti fratelli e sorelle. Ma insieme si può dare la vita per gli altri”. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale parlando dei martiri dei nostri giorni. “Preghiamo dunque, perché non ci stanchiamo di dare testimonianza al Vangelo anche in tempo di tribolazione.    Tutti i santi e le sante martiri siano semi di pace e di riconciliazione tra i popoli per un mondo più umano e fraterno”, ha aggiunto Papa Francesco.I martiri per la fede “sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli”. Lo ha sottolineato il Papa nell’udienza generale. “Oggi ci sono tanti martiri nella Chiesa perché, per confessare la fede cristiana, sono cacciati via dalla società o vanno in carcere”. Alcuni vengono anche uccisi. “I martiri, però, non vanno visti come ‘eroi’ che hanno agito individualmente, come fiori spuntati in un deserto, ma come frutti maturi ed eccellenti della vigna del Signore, che è la Chiesa”, ha aggiunto Papa Francesco.Parlando della “grande generosità” di molti cristiani che testimoniano la loro fede, il Pontefice ha ricordato in particolare le suore di Madre Teresa uccise per la loro fede nello Yemen. “Penso, ad esempio, allo Yemen, una terra da molti anni ferita da una guerra terribile, dimenticata, che ha fatto tanti morti e che ancora oggi fa soffrire tanta gente, specialmente i bambini. Proprio in questa terra ci sono state luminose testimonianze di fede, come quella delle suore Missionarie della Carità, che hanno dato la vita lì”. “Alcune di loro hanno sofferto il martirio ma altre sono rimaste lì” e “offrono assistenza ad anziani ammalati e a persone con disabilità”. “Accolgono tutti, di qualsiasi religione, perché la carità e la fraternità non hanno confini. Nel luglio 1998 Suor Aletta, Suor Zelia e Suor Michael, mentre tornavano a casa dopo la Messa sono state uccise da un fanatico perché erano cristiane” e “più recentemente, poco dopo l’inizio del conflitto ancora in corso, nel marzo 2016, Suor Anselm, Suor Marguerite, Suor Reginette e Suor Judith sono state uccise insieme ad alcuni laici che le aiutavano nell’opera della carità tra gli ultimi.Sono i martiri del nostro tempo”.Il Papa ricorda che “tra questi laici uccisi, oltre ai cristiani c’erano fedeli musulmani che lavoravano con le suore.Ci commuove vedere come la testimonianza del sangue possa accomunare persone di religioni diverse”, ha concluso. 

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    Leak Usa, la Cina potrebbe schierare presto un drone supersonico

    (ANSA) – NEW YORK, 19 APR – L’esercito cinese potrebbe
    schierare a breve un drone spia supersonico, in grado di
    viaggiare a una velocità tre volte superiore a quella del suono.   
    E’ quanto emerge dai leak americani trapelati negli ultimi
    giorni. Secondo quanto riporta il Washington Post, il drone
    rafforzerebbe in modo significativo le capacità della Cine di
    condurre operazioni di sorveglianza consentendole di acquisire
    dati cartografici in tempo reale. (ANSA).   

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    Salvini, il Ponte dello Stretto è un diritto degli italiani

    (ANSA) – ROMA, 19 APR – “Il ponte sullo Stretto è un diritto
    degli italiani”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture
    Matteo Salvini, entrando in aula per il question time,
    replicando a quanto affermato ieri dal presidente dell’Anac,
    Giuseppe Busia, in audizione (“sul Ponte troppi vantaggi ai
    privati senza obblighi”, ndr). (ANSA).   

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    Lavoratori stagionali, procedura d’infrazione Ue contro Roma

    (ANSA) – BRUXELLES, 19 APR – La Commissione Ue ha avviato una
    procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia e di altri 9
    Paesi per non aver pienamente recepito la direttiva comunitaria
    sui lavoratori stagionali, volta ad assicurare condizioni di
    vita e di lavoro dignitose, pari diritti e una tutela
    sufficiente dallo sfruttamento. “Garantire il pieno rispetto
    della direttiva è un presupposto importante per attrarre nell’Ue
    la manodopera necessaria per il lavoro stagionale ed
    eventualmente anche per contribuire a ridurre la migrazione
    irregolare”, evidenzia Bruxelles.   
    Roma dispone ora di due mesi per rispondere alle
    argomentazioni dell’esecutivo Ue.   
    L’Italia finisce nel mirino dell’Ue anche per le condizioni di
    lavoro discriminatorie nel settore pubblico e l’abuso dei
    contratti a tempo determinato. Bruxelles ha inviato a Roma un
    parere motivato, secondo passo della procedura avviata nel
    luglio 2019, evidenziando che “la normativa italiana non
    previene né sanziona in misura sufficiente l’utilizzo abusivo di
    una successione di contratti a tempo determinato per diverse
    categorie di lavoratori del settore pubblico”. L’Italia dispone
    ora di due mesi per rimediare alle carenze rilevate, oppure la
    Commissione europea potrà decidere di deferirla alla Corte di
    giustizia Ue. (ANSA).   

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    Varsavia, un narciso giallo in ricordo della rivolta del ghetto

    (ANSA) – ROMA, 19 APR – Un narciso giallo in ricordo
    dell’insurrezione del ghetto di Varsavia: così il Museo della
    Storia degli Ebrei Polacchi “Polin” ogni anno commemora questo
    storico evento, uno dei più cruciali e significativi della
    Seconda guerra mondiale. Agli eventi commemorativi hanno preso
    parte anche i ministri degli affari esteri della Polonia
    Zbigniew Rau e di Israele Eli Cohen, nonché oltre un centinaio
    di ambasciatori di Polonia e Israele in tutto il mondo che, su
    invito della Fondazione Elnet (European Leadership Network) –
    Poland (una ONG internazionale che sostiene il dialogo basato su
    obiettivi e valori comuni tra i Paesi europei e Israele) hanno
    reso omaggio agli eroi e ricordato insieme la rivolta
    fotografandosi con un narciso giallo in mano. A Roma gli
    ambasciatori Anna Maria Anders e Alon Bar si sono incontrati al
    Museo della Shoah per commemorare insieme l’eroico evento.   
    La partecipazione congiunta di diplomatici polacchi e
    israeliani non solo aiuta a diffondere in tutto il mondo la
    conoscenza e la storia delle eroiche gesta di eroi e eroine
    della rivolta del ghetto di Varsavia, ma sottolinea anche la
    dimensione internazionale della collaborazione
    polacco-israeliana nel preservare la memoria comune sugli eventi
    tragici della storia comune dei due paesi. E’ inoltre un passo
    verso lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra Polonia e
    Israele nello spirito di amicizia e reciproco rispetto.   
    Uno dei sopravvissuti alla rivolta del ghetto fu Marek
    Edelman, ultimo comandante dello ŻOB (Żydowska Organizacja
    Bojowa – Organizzazione ebraica di combattimento), movimento di
    resistenza ebraica durante la Seconda guerra mondiale che ebbe
    la propria sede nel ghetto di Varsavia.   
    Ogni 19 aprile, nell’anniversario dell’insurrezione, Marek
    Edelman deponeva un mazzo di fiori gialli sotto il monumento
    agli Eroi del Ghetto a Varsavia. Il narciso divenne così simbolo
    di rispetto e di memoria della rivolta. La campagna organizzata
    dal museo POLIN dal 2013 ha per fine la diffusione di questo
    simbolo e della conoscenza storica relativa all’insurrezione del
    ghetto. (ANSA).   

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    Ritirato il maxiemendamento, voto sprint per dl migranti

    Tiene l’accordo nella maggioranza per votare i sub emendamenti al dl migranti concordati alla fine della scorsa settimana che consentono alla Lega di ritirare alcuni suoi emendamenti che portavano all’abolizione della protezione speciale. L’intesa è stata definitivamente suggellata oggi insieme ad un accordo con le opposizioni per accelerare l’esame del decreto in Aula al Senato e consentire il voto finale entro domani mattina.    L’intesa con la minoranza passa attraverso la rinuncia ad un escamotage procedurale che avrebbe fatto decadere tutti gli emendamenti delle opposizioni, un maxiemendamento-canguro presentato stamane e poi, per effetto dell’intesa, ritirato dalla maggioranza. “Nessun trucco, nessun inganno”, ha detto il ministro per i rapporti con il parlamento, Luca Ciriani. Dunque, si procederà a votare tutte le circa 300 proposte di modifica delle opposizioni.    Quando stamattina i senatori si sono trovati tra le mani il fascicolo degli emendamenti al decreto Cutro depositati ieri sera, è saltato agli occhi un “maxi-emendamento” della maggioranza all’articolo uno, che riproponeva tutti gli 11 articoli del decreto, comprese le modifiche concordate in questi giorni tra il governo e i partiti del centrodestra. La sua approvazione avrebbe implicato la decadenza automatica di tutti i circa 300 emendamenti delle opposizioni presentati regolarmente ai successivi articoli. Si tratta di quello che in gergo tecnico viene chiamato emendamento predittivo o premissivo e in linguaggio giornalistico emendamento canguro, perché fa saltare tutti i successivi emendamenti, un escamotage sempre sgradito dalle opposizioni di turno.    Il precedente più famoso l’emendamento di Stefano Esposito all’Italicum che il 27 gennaio 2015 mandò in cantina i 40mila emendamenti di Roberto Calderoli a quella riforma elettorale: emendamento allora contestatissimo dal centrodestra.    Tutto ciò è accaduto dopo il fortissimo pressing delle opposizioni per evitare che non si discutessero in Aula le loro proposte di modifica. Il presidente Ignazio La Russa ha convocato la conferenza dei capigruppo, per trovare un accordo che tutelasse le minoranze, evitando che l’Aula si trasformasse in una bolgia. La maggioranza ha aderito all’auspicio di La Russa ed ha annunciato il ritiro del maxiemendamento-canguro. Si procederà dunque votando tutti i 300 emendamenti, tra cui i pochi della maggioranza che sintetizzano gli accordi raggiunti nella coalizione di governo. Il contingentamento dei tempi consentirà di votare il decreto entro domattina.