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    Mattarella a Cracovia: ‘ La Ue non insegua agenda decisa da altri’

    “Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia contro l’Ucraina, un Paese sovrano, libero, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili ucraine per lasciare la popolazione al gelo e al buio. Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella da Cracovia.

    Mattarella cita Segre: ‘La memoria e’ l’unico vaccino contro l’indifferenza’

    “Oggi ricorre l’80° anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia. La Memoria di quelle barbarie rimane indefettibile nelle nostre menti e nei nostri cuori. Sono grato alla Polonia per l’incessante impegno per preservare e diffondere la memoria di quel che avvenne, affinché non possa più ripetersi. Anche l’Italia è votata a questa causa. Dobbiamo intensificare la nostra azione, sapendo che in futuro potremo contare sempre meno sulle testimonianze dirette di quanto avvenuto e che dovremo trasmetterle e affidarle alle nuove generazioni. Pronunciare queste parole in una Università, tempio che tramanda, sviluppa e diffonde la conoscenza, implicitamente affida a voi giovani la responsabilità del ricordo”. “Con lucidità va compreso che proporsi di salvaguardare la pace fra le nazioni, affrontare i rischi globali che interpellano tutto il mondo – missione da cui, colpevolmente, ci allontana, oggi, la furia bellicista russa – significa anzitutto respingere la tentazione della frammentazione della solidarietà fra Paesi liberi, cementata nella esperienza dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea. Sicurezza europea e sicurezza euroatlantica sono concetti indivisibili per potersi difendere insieme con determinazione e per garantire e sviluppare il modello democratico e sociale europeo”.

    Agenzia ANSA

    Il 29 maggio prossimo (ANSA)

    Per l’Unione europea “ogni giorno è un banco di prova. Ma sarebbe del tutto inadeguato pensare a un’Europa frutto della affannosa rincorsa ad affrontare problemi dettati da altri, in un quadro internazionale deciso da altri. In altri termini, l’esigenza di fare dell’Europa una protagonista non trova adeguata risposta nella visione di un’Unione come somma temporanea e mutevole di umori e interessi nazionali, quindi, per definizione, perennemente instabile”. “Guardiamo a come rendere concreta la prospettiva dell’autonomia strategica dell’Unione Europea, in grado di assicurare una deterrenza dissuasiva, consapevoli che questo significa rafforzare ulteriormente – e non indebolire – le nostre alleanze, punto di forza del nostro sistema di difesa”. “Del resto, le stesse somme destinate al rafforzamento della difesa dai singoli Paesi della UE (che superano, insieme, di gran lunga quelle di eventuali competitori), se messe a fattor comune diverrebbero – ha aggiunto il presidente Mattarella – un volano ineguagliabile; a vantaggio anche dell’Alleanza Atlantica. Ma è necessario superare con coraggio e lungimiranza le contraddizioni di voler puntare, da un lato, a una solida cornice di difesa europea senza saper superare, dall’altro, le timidezze di chi esita ad avanzare sulla strada dell’integrazione. L’una non può esistere senza l’altra”. “In Europa, in questo momento, sono in atto, contemporaneamente, due guerre, su piani diversi ma strettamente connessi: quella che vede l’Ucraina aggredita dalla Federazione Russa nella sua integrità territoriale, e una guerra di valori, in cui sono in gioco tutti gli elementi che caratterizzano l’odierna esperienza occidentale, a partire dalla libertà. I due terreni si incrociano spesso. È avvenuto con la Seconda guerra mondiale. Si potrebbe dire che, in Europa, la storia è sempre contemporanea”. “È con la consapevolezza del potere evocativo e trasformativo della prospettiva europea che è stata assunta la storica decisione di concedere lo status di candidati a Kyiv e Chişinău, i cui popoli devono sapere che l’Europa non li lascerà soli ad affrontare le sfide che hanno davanti. La rapida conclusione del processo di adesione dei nostri vicini balcanici, che oramai molti anni fa hanno iniziato il loro percorso verso l’Unione, è obiettivo che la Repubblica Italiana sostiene pienamente, per dare sbocco alle loro aspirazioni e non concedere nocivi spazi di agibilità a forze ostili ai valori della convivenza; spazi di corrosione dei sistemi democratici. È passo da compiere senza indugio, un passo indispensabile per non creare instabilità pericolose per il continente”. “L’Unione Europea ha svolto una preziosa funzione sull’altro fronte che caratterizza i confini del continente, quello mediterraneo ed africano. L’attenzione, richiamata anni fa dinanzi all’emergere di fenomeni di terrorismo islamista, lascia oggi luogo a una negligente e pericolosa distrazione. Quello del confine mediterraneo è tema che non riguarda solo i Paesi europei che vi si affacciano. L’obiettivo di un partenariato più solido e fecondo tra Unione Europea e Unione Africana è una scelta lungimirante, in grado di anticipare tensioni e di contribuire alla causa della pace”.

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    Caso Uss: Nordio avvia azione disciplinare sui giudici

    Il ministero della Giustizia ha avviato un procedimento disciplinare contro i giudici della Corte d’Appello di Milano, incolpandoli di “grave e inescusabile negligenza” per aver concesso il 25 novembre 2022 gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico al 40enne imprenditore russo Artem Uss, poi evaso. Come riportato da Corriere della Sera e La Repubblica, il ministro Carlo Nordio, addebita ai tre giudici di aver deciso i domiciliari “senza prendere in considerazione” circostanze che, indicate nel parere della Procura generale di Milano, contraria ai domiciliari, avrebbero potuto portare a disporre il carcere. In sostanza l’accusa del ministro è di “non aver valutato” elementi dai quali emergeva “l’elevato e concreto pericolo di fuga”.
    Nell’ordinanza che concedeva i domiciliari i giudici concludevano che il pericolo di fuga continuava a essere concreto, ma anche che potesse essere contenuto aggiungendo agli arresti domiciliari il braccialetto elettronico. Una decisione in cui il ministro ravvisa una “grave e inescusabile negligenza”.
    Uss era stato arrestato il 17 ottobre scorso a Malpensa e aveva trascorso alcuni mesi in carcere per poi ottenere i domiciliari a Basiglio, nel Milanese, dai quali è fuggito il 22 marzo. Sia il Ministero, sia il Dipartimento della Giustizia statunitense avevano sollecitato il mantenimento della misura del carcere.
    Nella seduta d’Aula della Camera di domani, alle ore 14, è prevista un’informativa urgente del Governo, con la partecipazione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sulla vicenda della fuga del cittadino russo Artem Uss.
    Oggi intanto c’è stato oggi l’incontro tra Giorgia Meloni e il ministro Nordio sul caso della fuga di Uss. L’incontro era stato annunciato nei giorni scorsi dalla premier.
    I giudici della quinta sezione penale della Corte d’Appello milanese, che hanno firmato l’ordinanza del 25 novembre scorso con cui sono stati concessi i domiciliari con braccialetto elettronico a Uss, non hanno ancora materialmente ricevuto l’atto di avvio dell’azione disciplinare a loro carico del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Da quanto si è appreso stamani in Corte d’Appello, il documento con cui il Ministero ha avviato il procedimento disciplinare, che deve passare anche attraverso la presidenza della Corte d’Appello, oltre che per la Procura generale della Cassazione, non è ancora stato notificato ai giudici, che hanno saputo oggi dai media dell’azione nei loro confronti. L’atto dovrebbe arrivare nella loro disponibilità nelle prossime ore. I giudici nei confronti dei quali è stata promossa l’azione disciplinare, per una “grave e inescusabile negligenza” nella concessione dei domiciliari, sono Monica Fagnoni, Micaela Curami e Stefano Caramellino.
    L’Anm: Nordio non può valutare merito, grave se lo ha fatto”Una regola fondamentale della materia disciplinare, immediata traduzione del principio della separazione dei poteri – ricorda il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia – è che il Ministro e il Consiglio superiore della magistratura non possono sindacare ‘l’attività di interpretazione di norme di diritto e quella valutazione del fatto e delle prove’. Sarebbe assai grave se questo limite, argine a tutela della autonomia e della indipendenza della giurisdizione, fosse stato superato. Da quanto leggo da un informato articolo di stampa – prosegue – l’addebito disciplinare muove censure al merito della decisione, contesta gli apprezzamenti dei fatti operati dal Collegio giudicante e non pare focalizzare l’attenzione sui profili di potenziale responsabilità disciplinare che, secondo la legge, sono costituiti esclusivamente dalla negligenza inescusabile”. Lo dice all’ANSA il presidente dell’Anm Santalucia a proposito dell’ azione disciplinare del ministro Nordio sul caso Uss. “Lo strumento disciplinare – aggiunge – non può tener luogo degli ordinari mezzi di impugnazione e far confusione su questo piano di netta distinzione sarebbe quanto mai dannoso”. 
    Toghe progressiste: Nordio invade la nostra indipendenza”È un esercizio dell’azione disciplinare a furor di popolo, anzi di governo, che crea un precedente molto grave in termini di invadenza del potere esecutivo sull’autonomia e indipendenza della giurisdizione”. Il leader delle toghe progressiste di Area, Eugenio Albamonte, non fa sconti al ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha avviato l’azione disciplinare nei confronti dei giudici del caso Uss. E giudica questa iniziativa di Nordio un “modo per scaricare sugli altri le proprie responsabilità”.
    Magistratura democratica: Nordio interferisce, attacco alla libertà di tutti”Una inedita, non consentita e pericolosa interferenza” nel lavoro dei giudici. Per Magistratura democratica è “gravissima” l’iniziativa del ministro Nordio nei confronti dei giudici del caso Uss.Usare la “leva del disciplinare per “operare pericolosi condizionamenti ” dei giudici “rende i cittadini più esposti ed indifesi, costituendo, una sostanziale aggressione alle libertà costituzionali fondamentali”. Md auspica che “tutta la comunità giuridica riconosca la gravità del momento e reagisca compatta Sotto attacco non ci sono solo i giudici di Milano, ma la libertà e l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla giustizia”.

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    Calderone: ‘Non si trovano un milione di lavoratori’

     “Oggi probabilmente abbiamo un milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire, mentre abbiamo tante persone che sono fuori dal circuito lavorativo e quindi dall’impegno attivo nel mondo del lavoro”. Lo afferma la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, al Forum Confcommercio. “Guardo con grande interesse a una stagione di protagonismo dei corpi intermedi nello Stato. Credo che si debba tornare a un forte protagonismo delle associazioni datoriali e delle associazioni sindacali”, aggiunge. 

    Calderone: ‘Non si trovano un milione di lavoratori’

    Il 2025 potrebbe essere il primo anno scolastico del liceo del made in Italy nell’auspicio del ministro delle Imprese e, Adolfo Urso. “È importante istituirlo con la legge quadro sul made in Italy poi ci sarà il lavoro di programmazione con le Regioni per arrivare, mi auguro, già nel 2025, a che ci possa essere un liceo del made in Italy, innanzitutto nei distretti industriali italiani”, dice Urso al Forum Confcommercio. “Entro un mese presenterò in cdm il collegato alla manovra sul made in Italy che interverrà anche sulla formazione delle competenze che servono al mercato del lavoro e alle imprese attraverso questo liceo”, aggiunge. Sul disegno di legge sulla concorrenza “credo sia una questione di ore. Il confronto con la Commissione europea si è concluso positivamente”, ha detto il ministro
       

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    Centinaio: “Da Lollobrigida parole veramente brutte”

    “Il ministro Lollobrigida ha pronunciato parole veramente brutte, ha sbagliato la forma e spesso la forma è sostanza. Ma non considero sbagliato il suo ragionamento sulla necessità di aiutare le coppie italiane a fare più figli”. Lo ha affermato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), intervenendo su La7 alla trasmissione ‘L’aria che tira’.
    “Credo anche – ha aggiunto Centinaio – che non ci sia bisogno di 500mila immigrati per fare alcuni lavori, soprattutto in agricoltura. Dobbiamo piuttosto aiutare gli italiani ad avere un lavoro equo con uno stipendio equo”.
    Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida intanto è tornato sul suo riferimento al rischio di sostituzione etnica, dicendo che “non c’entra assolutamente nulla con le chiacchiere e gli insulti proferiti anche da esponenti politici né alcunché di degenerato come è il razzismo in ogni sua forma”. “La grande confusione che si è fatta in queste ore è perché io non conosco i testi dei complottisti e penso che siano molto più gli appassionati a leggerli a sinistra, a questo punto”, ha affermato margine del Forum Confcommercio. “Potrei dire in altri termini lo stesso concetto che ho espresso ieri: credo che la natalità vada incentivata e per invertire quel calo demografico che, per la prima volta, ci ha portato sotto i 400 mila bambini nati nella nostra nazione la soluzione principale sia quella di migliorare il welfare”, ha spiegato Lollobrigida, mentre “la soluzione di avere un’immigrazione che compensi questa perdita è per noi secondaria, non è la principale”.

    Agenzia ANSA

    Il Pd contro il ministro, ‘Meloni e il governo prendano le distanze’ (ANSA)

       

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    Pnrr: la Camera conferma la fiducia al governo, 196 sì

    La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge Pnrr con 196 voti a favore, 147 contrari e cinque astenuti. L’Assemblea di Montecitorio ora passa all’esame degli ordini del giorno che, come deciso ieri dalla conferenza dei capigruppo, verranno votati domani. Sempre domani, intorno alle 14, ci sarà la votazione finale sul provvedimento, preceduta dalle dichiarazioni di voto trasmesse in diretta televisiva 

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    Sui migranti Regioni divise, ‘il Governo ci incontri’

     “Non siamo stati interpellati e non possiamo venire a conoscenza delle cose quando le decisioni sono state quasi già prese”. Le Regioni contestano il metodo utilizzato dal Governo per i provvedimenti adottati nella gestione dei flussi migratori e chiedono di essere coinvolte. Ma se i governatori invocano all’unanimità un incontro con l’Esecutivo, si spaccano sugli annunciati emendamenti al decreto Cutro, fortemente restrittivi della ‘protezione speciale’, in discussione nelle prossime ore al Senato.    Anche se nella Conferenza Unificata è stato fornito un parere favorevole a maggioranza sui provvedimenti in materia di immigrazione, i presidenti di Regione del centro sinistra, da Bonaccini ad Emiliano, hanno invece dato – seppure in minoranza – un parere negativo sul decreto, chiedendo di ritirare le modifiche annunciate dalla maggioranza in Parlamento. Già nei giorni scorsi le regioni a trazione dem (Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Puglia, più la Valle d’Aosta) si erano rifiutate di sottoscrivere l’intesa sul dichiarato stato d’emergenza, di fatto negando il commissariamento e autoescludendosi dall’ordinanza disposta dalla Protezione civile. Gli stessi territori proseguono anche la battaglia contro l’installazione di nuovi Centri di permanenza per rimpatri (Cpr) nelle loro circoscrizioni. L’unico obiettivo su cui tutti sono concordi, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, è un incontro al più presto con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, quello alla Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il commissario per la gestione dell’emergenza migranti, Valerio Valenti.    Dal canto suo anche l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) ha chiesto un maggiore coinvolgimento sulle questioni. Il parere fornito dai sindaci ai provvedimenti sui migranti è favorevole, ma condizionato dall’approvazione di un emendamento proposto che preveda, a fronte dei posti già finanziati nel ‘Sistema di accoglienza e integrazione’, un incremento della rete di 4mila posti per minori stranieri non accompagnati e mille posti per disagio mentale e sanitario.    Secondo l’Anci la vera urgenza è rappresentata “dai minori non accompagnati o da misure che consentano di accorciare i tempi di rilascio dei permessi di soggiorno, che oggi sono lunghissimi, rallentando i percorsi di autonomia e regolarità amministrativa”.    In attesa che si definiscano le modifiche chieste da più parti al decreto Cutro, Piantedosi ha comunque ribadito in queste ore – durante un question time alla Camera – che “la dichiarazione dello stato di emergenza adottato nell’attuale frangente è unicamente dettata dalla necessità di disporre di procedure e strumenti più rapidi e adeguati al governo dello straordinario afflusso di persone sbarcate”. Il titolare del Viminale ha anche aggiunto di non avere preclusioni a considerare “ampliamenti delle attuali quote di ingresso, fermo restando che le valutazioni concrete andranno svolte in sede interministeriale anche attraverso il confronto con le parti sociali. Il decreto – ha aggiunto – è un primo punto di svolta, ma intendiamo proseguire su questa strada, nella convinzione che venire nel nostro Paese nel pieno rispetto delle regole sia il modo più efficace per combattere l’immigrazione clandestina e favorire al contempo l’integrazione dei migranti regolari”.

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    Termovalorizzatore, alla Camera arrivano gli odg di M5S e Avs

    M5S e Avs hanno presentato alla Camera due ordini del giorno al dl Pnrr contro la realizzazione del termovalorizzatore a Roma. I testi verranno votati domani dall’Assemblea.
    Il testo di Avs (Odg numero 9, primo firmatario Filiberto Zaratti) impegna il Governo “ad escludere dai poteri del Commissario straordinario del Governo di cui all’articolo 1, comma 421, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, quella di autorizzare nuovi impianti di incenerimento nel territorio di Roma Capitale, nel rispetto del Pacchetto Economia Circolare dell’Unione europea e del Piano regionale dei rifiuti del Lazio”.
    Quello di M5S (Odg numero 4, primo firmatario il capogruppo Francesco Silvestri) impegna il Governo “ad adottare adeguate iniziative di carattere normativo e amministrativo volte a promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti escludendo la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento e coincenerimento o che utilizzino rifiuti come combustibile, compresi i procedimenti autorizzativi di progetti di impianti non conclusi con il rilascio dell’autorizzazione, e favorendo la dismissione progressiva degli impianti esistenti”.   

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    Schlein, a favore della gestazione per altri, confrontiamoci

    (ANSA) – ROMA, 19 APR – “Ho sempre espresso di essere
    favorevole alla gestazione per altri, ma non abbiamo inserito
    questo tema nel programma della mozione in cui ci sono diverse
    sensibilità. Per questo stimolo un confronto nel partito”. Lo ha
    detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein nella
    conferenza stampa al Nazareno. (ANSA).