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    Domenica a Predappio un corteo ricorda la morte di Mussolini

    (ANSA) – BOLOGNA, 27 APR – Con le polemiche del 25 aprile non
    ancora sopite, domenica a Predappio, paese della collina
    forlivese dove nacque ed è sepolto Benito Mussolini, torna un
    appuntamento destinato a far discutere: come ogni anno,
    nell’ultima domenica di aprile, si ritroveranno i nostalgici del
    fascismo per commemorare l’anniversario della morte, con il
    corteo che dalla piazza del paese raggiungerà il cimitero di
    Sant’Antonio dove si trova la cripta di Mussolini.   
    “Noi – dice all’edizione forlivese del Resto del Carlino
    Orsola Mussolini, pronipote del duce, che insieme ad altri
    parenti ha promosso la riapertura della cripta – non siamo state
    contrarie a dare il nostro assenso. Però non l’abbiamo né
    organizzato né pubblicizzato. Staremo all’interno del cimitero,
    della cripta e basta”.   
    Come riporta il giornale è cambiata l’organizzazione: a
    depositare in questura le comunicazioni del corteo non è stato
    Mirco Santarelli, ex responsabile degli Arditi d’Italia di
    Ravenna che ha lasciato l’incarico per contrasti con i dirigenti
    romani, ma Angela Di Marcello, persona vicina alle pronipoti del
    duce, Orsola e Vittoria, che sono state le principali fautrici
    della riapertura della cripta, spesso al centro delle polemiche
    per il turismo in camicia nera nel paese romagnolo.   
    “Il 25 aprile – dice la nipote di Mussolini – la cripta è
    stata visitata da 300 persone. Per domenica ci aspettiamo molti
    partecipanti, ma meno che ad ottobre per il centenario della
    marcia su Roma. Poi d’estate tutti i giorni, anche durante i
    feriali, arriva gente da tutta Italia e anche dall’estero a
    vistare la tomba del bisnonno Benito”. (ANSA).   

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    Zelensky a Gb, sia apripista in ‘coalizione aerei da guerra’

     Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha discusso con Timothy Barrow, consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro britannico, dell’ulteriore rafforzamento del sostegno alla difesa dell’Ucraina e ha invitato la parte britannica a fare da apripista alla cosiddetta “coalizione degli aerei da guerra” per fornire alla nazione jet da combattimento. Lo riferisce Ukrinform.    Il capo di Stato ha sottolineato la leadership della Gran Bretagna nel sostegno alla difesa dell’Ucraina. “Vorrei chiederle di continuare a convincere i suoi partner della necessità di fornire all’Ucraina tutte le armi e le attrezzature militari necessarie”, ha detto Zelensky.    Zelensky ha sottolineato l’importanza di ricevere aerei da guerra occidentali dai partner internazionali, così come altri tipi di armi necessarie per respingere gli invasori russi e ha chiesto alla Gran Bretagna di promuovere la creazione di una coalizione di aerei da guerra per l’Ucraina, che fornirà al Paese i tanto necessari jet da combattimento.    Le parti hanno anche discusso i preparativi per il vertice della Nato, che si terrà a Vilnius quest’estate. Zelensky ha sottolineato che l’Ucraina si aspetta dal vertice decisioni specifiche che avvicinino la fine della guerra e rafforzino la sicurezza europea.    In questo contesto, il presidente ha anche informato il suo interlocutore sugli sforzi per creare garanzie di sicurezza efficaci per l’Ucraina. Il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, ha riaffermato la promessa della Nato di far diventare l’Ucraina un membro in futuro, ma al momento il diplomatico ritiene che l’attenzione principale debba essere rivolta al rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina.    (ANSA).   

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    Urso, incertezza in Rai ostacola il contratto di servizio

    “E’ evidente che la fase di incertezza in Rai è di ostacolo alla definizione del contratto di servizio”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, riferendosi in particolare alla “mancata attuazione del piano industriale che è elemento essenziale”.
    “Occorre porsi il problema di come la Rai possa raggiungere gli obiettivi”, ha aggiunto, sottolineando che il ministero “deve chiedersi se le risorse siano coerenti con gli obblighi contrattuali” e per questo “è necessario valorizzare la coerenza con il piano industriale”. 
    “Mi impegno a consegnare alla Commissione il contratto di servizio in tempo utile per consentire le vostre deliberazioni, cioè entro il mese di giugno”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione in Commissione di Vigilanza, spiegando che il ministero “terrà nella massima considerazione” le indicazioni che verranno dalla bicamerale. Urso ha ricordato che la scadenza dell’attuale contratto di servizio è stata prorogata con il Milleproroghe al 30 settembre 2023, ma che i tempi per il rinnovo sono comunque stretti.
    La Commissione di Vigilanza deve esprimere per legge un parere sul contratto. “L’attuale contratto di servizio prevede la sopravvivenza dei suoi effetti anche oltre la scadenza, assicurando al ministero i tempi necessari – ha sottolineato Urso -. Nell’attesa, anche alla luce dell’evoluzione del mercato, il ministero ha avviato negoziati con la Rai, valorizzando il processo di trasformazione in corso e conferendo risalto a tematiche come la sostenibilità ambientale, la promozione dell’Italia, l’inclusione sociale e il contrasto alla discriminazione”.

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    Fico, M5s in prima fila contro lo “Spacca Italia”

    (ANSA) – ROMA, 26 APR – “Il disegno del governo per spaccare
    in due il Paese con l’autonomia differenziata prosegue: oggi un
    altro tassello arriva dal Senato, con il provvedimento che
    arriva in commissione. Il Movimento 5 Stelle sarà in prima fila
    per contrastare questa pericolosa deriva”. Così l’ex presidente
    della Camera e presidente del Comitato di garanzia del M5s
    Roberto Fico in un tweet. (ANSA).   

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    Gasparri, risoluzione per no su Di Maio inviato Ue Golfo Persico

    (ANSA) – ROMA, 26 APR – “Sulla vicenda della nomina di Luigi
    Di Maio a inviato UE per il Golfo Persico, ai sensi
    dell’articolo 50 del Regolamento del Senato, ho presentato la
    proposta di risoluzione presso la Commissione III, Affari Esteri
    e Difesa”. A renderlo noto è il vicepresidente del Senato
    Maurizio Gasparri (FI).   
    “Questo il testo della proposta: si è appreso che, in questi
    giorni, sono in corso le procedure di nomina di Luigi Di Maio
    quale inviato speciale dell’Unione europea per l’area del Golfo;
    il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, starebbe
    procedendo ai vari adempimenti che precedono questa eventuale
    designazione; queste procedure prevedono anche l’espressione di
    pareri da parte dei singoli Stati membri dell’Unione europea nel
    corso delle procedure previste per la nomina. Premesso altresì
    che: esponenti di vertice del governo italiano in carica hanno
    ribadito più volte che quella di Luigi Di Maio sarebbe “una
    scelta del precedente governo, non del nostro”, ribadendo il
    rispetto delle autorità comunitarie, ma sottolineando, in più
    occasioni, che l’attuale governo non ha mai avanzato e sostenuto
    la designazione dell’ex Ministro degli affari esteri e della
    cooperazione internazionale; da più parti emergono perplessità
    sulla idoneità di Luigi Di Maio a ricoprire un incarico così
    delicato, in un’area così complessa; anche le sue precedenti
    decisioni riguardanti i Paesi di quest’area potrebbero creare
    delle criticità”. Per questo, nella proposta di risoluzione,
    Gasparri punta ad impegnare il governo “ad impartire ai
    rappresentanti dell’Italia ai vari livelli l’indicazione di
    esprimere un parere negativo su tale designazione, alla luce
    delle valutazioni dello stesso Esecutivo e di quanto è emerso in
    questi giorni nel dibattito che si è sviluppato in Italia e non
    solo”. (ANSA).   

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    Per il governo Mes va cambiato, sia un veicolo di crescita

    (ANSA) – ROMA, 26 APR – La posizione del governo sul
    Meccanismo europeo di stabilità, spiegano fonti di Palazzo
    Chigi, non cambia, resta quella esplicitata nelle scorse
    settimane dalla premier Giorgia Meloni. Da ultimo, venerdì
    scorso, in un’intervista a Il Foglio, in cui spiegava che va
    “aggiornato” e trasformato in un “veicolo per la crescita”.   
    Mentre l’Ue sollecita l’adesione da parte dell’Italia, è
    fermo da quasi un mese in commissione Esteri alla Camera l’esame
    delle due proposte di legge per la ratifica del Mes, presentate
    da Pd e Iv. Slitta quindi l’approdo in Aula, inizialmente
    previsto ad aprile. (ANSA).   

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    Renzi, ci saranno altri arrivi dal Pd

    (ANSA) – ROMA, 26 APR – “Chi sarà il prossimo? Non lo so. Ci
    sarà un prossimo? Sì. Il Pd perderà dei pezzi. Dentro il Pd c’è
    una dinamica oggettiva. Non sto facendo colazioni per lavorare
    in questo senso. Ma è evidente che ci saranno altri arrivi”. Lo
    ha dichiarato il senatore di Italia Viva Matteo Renzi nella
    conferenza stampa organizzato al Senato per annunciare il
    passaggio di Enrico Borghi al gruppo di Azione-Italia Viva.   
    (ANSA).   

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    Borghi,non ho condiviso scelta lasciare Pd neanche con gli amici

    (ANSA) – ROMA, 26 APR – “Mi assumo la responsabilità
    individuale, fatta senza essermi confrontato con nessuno,
    neanche con i più cari amici. La scelta arriva dalla
    preoccupazione che è di tanti elettori e militanti del Pd. Mi
    hanno espresso la preoccupazione per la trasformazione del Pd,
    che è un’operazione politica, nei confronti della quale Schlein
    ha il dovere di finalizzare. Ho parlato di un’esigenza di
    sintesi tra le culture nel PD, ho posto un disagio che esiste da
    parte di chi, non è tanto del cattolicesimo democratico, ma
    oggettivamente in quella che era la Margherita si sono
    registrate delle preoccupazioni soprattutto per la modalità con
    la quale si è scelto di non dare seguito a questo appello. I
    silenzi contano”.   
    Lo ha dichiarato il senatore Enrico Borghi, appena passato
    dal gruppo Pd al gruppo di Azione-Italia Viva, nella conferenza
    stampa al Senato. (ANSA).