More stories

  • in

    Arriva il decreto lavoro, la premier Meloni apre un varco sul cuneo

    Giorgia Meloni spariglia e incassa una prima apertura alle misure sul cuneo da parte di Cgil, Cisl e Uil, sia pure con sfumature diverse. Dopo un primo momento di forte contrapposizione, la premier, durante l’incontro cambia i toni cercando un confronto più soft e dialogante con i suoi interlocutori (“Non è una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro. È un segnale e mi sarei aspettata un ‘bravi’.Era un modo per dire ‘ci siamo e ci siamo tutti’, una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme, perché sul taglio del cuneo fiscale credo che siamo d’accordo”), aprendo un varco che rompe l’iniziale compattezza dei tre sindacati confederali: con Sbarra che sospende il giudizio e Bombardieri che non parla più di bocciatura totale delle misure. Resta la chiusura totale di Landini per il quale ci sono ancora tutte le ragioni per una mobilitazione contro il pacchetto complessivo dell’Esecutivo.
    E restano le tensioni sulla questione del cdm il primo maggio, con Maurizio Landini e Pier Paolo Bombardieri che criticano la decisione del governo di convocare il Consiglio il giorno della festa dei lavoratori con l’obiettivo – sospettano – di voler oscurare i tradizionali comizi sindacali. Mentre Luigi Sbarra evita la polemica diretta e apre più nettamente al dialogo auspicato da Palazzo Chigi: “Considero veramente importante, utile questo incontro di stasera, se veramente riuscirà a determinare un nuovo cammino di dialogo sociale, di confronto e di condivisione”, dice il leader della Cisl lasciando Palazzo Chigi.
    Un altro tema che vede i sindacati confederali sempre uniti, e critici, è il metodo adottato dal governo con la convocazione a Palazzo Chigi all’ultimo momento e la mancanza di un testo definitivo delle misure di cui si sta parlando. Ma in vista del Consiglio dei ministri del primo maggio, in ambienti di governo non si nasconde la soddisfazione dei passi avanti fatti da Giorgia Meloni nell’argomentare le ragioni dell’Esecutivo e l’importanza delle misure messe in campo. Il tutto con toni pacati e di apertura al confronto. Cosa che le riconosce soprattutto Sbarra il quale trova anche un momento per scherzare sul tema delle convocazioni: “Se fate cose buone per le persone convocateci anche a Natale, a Pasqua e a Ferragosto”, dice.
    Il decretoArrivano le tanto attese misure sul lavoro, illustrate ai sindacati alla vigilia del consiglio dei ministri che il governo Meloni ha fortemente e simbolicamente voluto convocare per il primo maggio. Una decisione che Cgil, Cisl e Uil hanno visto come “un atto di arroganza e offensivo”, per usare le parole del leader di Maurizio Landini, a cui la premier Giorgia Meloni non ha mancato di rispondere poco prima di ricevere Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi: “Le parole di Landini sono incomprensibili. Se pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concertone la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno”. Poi durante il confronto parole più concilianti: “non è una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro. È un segnale e mi sarei aspettata un ‘bravi’. Era un modo per dire ‘ci siamo e ci siamo tutti’, una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme, perché sul taglio del cuneo fiscale credo che siamo d’accordo”. “Rimangono tutte in campo le ragioni che ci hanno portato a indire giornate di mobilitazione: c’è bisogno di un cambiamento vero in questo Governo” afferma Maurizio Landini, spiegando di aver chiesto di aprire “una trattativa” anche sulla riforma fiscale. Nel metodo “abbiamo posto il tema che un confronto non può avvenire la domenica sera e la sera prima che il Cdm decida: è un problema anche di sostanza”. “E non abbiamo visto alcun testo, anche questo non è un metodo per noi accettabile. Vuol dire non riconoscere ai sindacati il ruolo che possono svolgere”.Clima surriscaldato quindi, con il segretario della Uil, Pier Paolo Bombardieri, che parla di “atto di propaganda” per oscurare di fatto i comizi dei tre leader sindacali nella tradizionale manifestazione della festa dei lavoratori che quest’anno si svolge a Potenza. Ma Meloni tira dritto, definisce la scelta del primo maggio “un bel segnale” e un modo per onorare i lavoratori, e sottolinea come per il suo esecutivo sia “molto importante” il confronto con i sindacati. Tavolo al quale la stessa presidente del consiglio ha illustrato a Cgil Cisl e Uil il provvedimento con le ultime modifiche apportate: dal taglio del cuneo fiscale e contributivo che aumenterà di quattro punti arrivando fino a sette punti per chi guadagna fino a 25mila euro, al tetto per la detassazione dei fringe benefit dei lavoratori dipendenti con figli a carico che sale a 3.000 euro. Confermata poi la definitiva scomparsa del Reddito di cittadinanza dal prossimo anno e l’arrivo dal prossimo anno dell’Assegno di inclusione per una spesa complessiva calcolata in 5,4 miliardi di euro nel 2024. Mentre il cosiddetto Strumento di attivazione al lavoro, che partirà dal prossimo primo settembre, costerà 276 milioni nel quest’anno e 2,1 miliardi il prossimo. “Un bel modo di celebrare il primo maggio”, ha commentato la premier, soddisfatta in particolare per la riforma del Reddito di cittadinanza “per distinguere chi è in grado di lavorare da chi non lo è”. “La priorità del governo – ha detto rivolta ai leader sindacali – è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente a taglio del cuneo fiscale. Avevamo già dato un segnale con la legge di bilancio, mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35.000 euro e aggiungendo un ulteriore punto”. Meloni ha quindi esortato “un dialogo serio, costruttivo, sia sul lavoro ma anche su Pnrr, RepowerEU, correzioni su come spendere le risorse, politica salariale e conseguente lotta all’inflazione. Tutte riforme che affronteremo nelle prossime settimane”. Dai sindacati però sono state ribadite le critiche a un provvedimento accusato di aumentare la precarietà del lavoro e di colpire uno strumento di lotta alla povertà come il Reddito di cittadinanza. “Il Reddito di cittadinanza va rimodulato nella parte che riguarda le politiche attive del lavoro”, ha affermato Bombardieri, spiegando che “come in tutta Europa dobbiamo mantenere un livello di sostegno per chi ha bisogno. I poveri sono raddoppiati, le diseguaglianze aumentano”. Anche per il leader della Cisl, Luigi Sbarra, “il governo deve cambiare impostazione” attraverso “un confronto serio” Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sottolinea invece come le imprese spingano per una maggiore flessibilità che spiani la strada alle assunzioni.

  • in

    Il leader ceceno Kadyrov: ‘Voglio creare un esercito contro l’Occidente’

    Il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov sta valutando la possibilità di creare un esercito per proteggere le nazioni che sono state vittime delle democrazie occidentali. Lo riferisce la Tass. Parlando all’Università delle Forze Speciali russe, ha dichiarato: “Ultimamente sto pensando di formare un esercito piuttosto valido che possa viaggiare in tutto il mondo per proteggere quelle nazioni che attualmente vengono distrutte ed eliminate dai Paesi che hanno imposto la loro democrazia”.
    Si tratterà di una squadra esclusiva di patrioti pronti a sacrificare la propria vita per rimettere le cose a posto, ha specificato. “È un percorso molto difficile, ma lo stiamo seguendo”, ha aggiunto Kadyrov. In precedenza, aveva detto di avere l’intenzione di creare una società militare privata dopo il suo pensionamento.

  • in

    Papa, ‘la Santa Sede ha in corso una missione di pace’

    (ANSA) – AEREO PAPALE, 30 APR – “Credo che la pace si fa
    sempre aprendo canali, mai si può fare con la chiusura. Invito
    sempre ad aprire rapporti, canali di amicizia. Questo non è
    facile. Lo stesso discorso l’ho fatto con Orban e un po’
    dappertutto”. Così il Papa, durante il volo da Budapest, ha
    risposto ai giornalisti se i colloqui con Orban e il metropolita
    Hilarion possono favorire il dialogo con Mosca e il processo di
    pace in l’Ucraina. “Abbiamo parlato di tutte queste cose, non
    certo di Cappuccetto Rosso. A tutti interessa la strada della
    pace. Io sono disposto a fare tutto il necessario. Adesso è in
    corso una missione: per ora non è pubblica, ne parlerò quando
    sarà pubblica”. (ANSA).   

  • in

    Arrivano le misure sul lavoro, scontro Meloni-sindacati

    Arrivano le tanto attese misure sul lavoro, illustrate ai sindacati alla vigilia del consiglio dei ministri che il governo Meloni ha fortemente e simbolicamente voluto convocare per il primo maggio. Una decisione che Cgil, Cisl e Uil hanno visto come “un atto di arroganza e offensivo”, per usare le parole del leader di Maurizio Landini, a cui la premier Giorgia Meloni non ha mancato di rispondere poco prima di ricevere Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi: “Le parole di Landini sono incomprensibili. Se pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concertone la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno”. Poi durante il confronto parole più concilianti: “non è una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro. È un segnale e mi sarei aspettata un ‘bravi’. Era un modo per dire ‘ci siamo e ci siamo tutti’, una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme, perché sul taglio del cuneo fiscale credo che siamo d’accordo”. Clima surriscaldato quindi, con il segretario della Uil, Pier Paolo Bombardieri, che parla di “atto di propaganda” per oscurare di fatto i comizi dei tre leader sindacali nella tradizionale manifestazione della festa dei lavoratori che quest’anno si svolge a Potenza. Ma Meloni tira dritto, definisce la scelta del primo maggio “un bel segnale” e un modo per onorare i lavoratori, e sottolinea come per il suo esecutivo sia “molto importante” il confronto con i sindacati. Tavolo al quale la stessa presidente del consiglio ha illustrato a Cgil Cisl e Uil il provvedimento con le ultime modifiche apportate: dal taglio del cuneo fiscale e contributivo che aumenterà di quattro punti arrivando fino a sette punti per chi guadagna fino a 25mila euro, al tetto per la detassazione dei fringe benefit dei lavoratori dipendenti con figli a carico che sale a 3.000 euro. Confermata poi la definitiva scomparsa del Reddito di cittadinanza dal prossimo anno e l’arrivo dal prossimo anno dell’Assegno di inclusione per una spesa complessiva calcolata in 5,4 miliardi di euro nel 2024. Mentre il cosiddetto Strumento di attivazione al lavoro, che partirà dal prossimo primo settembre, costerà 276 milioni nel quest’anno e 2,1 miliardi il prossimo. “Un bel modo di celebrare il primo maggio”, ha commentato la premier, soddisfatta in particolare per la riforma del Reddito di cittadinanza “per distinguere chi è in grado di lavorare da chi non lo è”. “La priorità del governo – ha detto rivolta ai leader sindacali – è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente a taglio del cuneo fiscale. Avevamo già dato un segnale con la legge di bilancio, mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35.000 euro e aggiungendo un ulteriore punto”. Meloni ha quindi esortato “un dialogo serio, costruttivo, sia sul lavoro ma anche su Pnrr, RepowerEU, correzioni su come spendere le risorse, politica salariale e conseguente lotta all’inflazione. Tutte riforme che affronteremo nelle prossime settimane”. Dai sindacati però sono state ribadite le critiche a un provvedimento accusato di aumentare la precarietà del lavoro e di colpire uno strumento di lotta alla povertà come il Reddito di cittadinanza. “Il Reddito di cittadinanza va rimodulato nella parte che riguarda le politiche attive del lavoro”, ha affermato Bombardieri, spiegando che “come in tutta Europa dobbiamo mantenere un livello di sostegno per chi ha bisogno. I poveri sono raddoppiati, le diseguaglianze aumentano”. Anche per il leader della Cisl, Luigi Sbarra, “il governo deve cambiare impostazione” attraverso “un confronto serio” Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sottolinea invece come le imprese spingano per una maggiore flessibilità che spiani la strada alle assunzioni.

  • in

    Papa Francesco: ‘La Santa Sede ha in corso una missione di pace’

    Una missione riservata di pace della Santa Sede per l’Ucraina. Ne ha parlato papa Francesco, senza dare per ora ulteriori dettagli, durante il colloquio di 20 minuti con i giornalisti sull’aereo di ritorno da Budapest. “Credo che la pace si fa sempre aprendo canali, mai si può fare con la chiusura. Invito sempre ad aprire rapporti, canali di amicizia. Questo non è facile. Lo stesso discorso l’ho fatti con Orban e un po’ dappertutto”, ha risposto il Pontefice alla domanda se i colloqui con Orban e il metropolita Hilarion possono favorire il dialogo con Mosca e il processo di pace.    “Abbiamo parlato di tutte queste cose, non certo di Cappuccetto Rosso… A tutti interessa la strada della pace. Io sono disposto a fare tutto il necessario. Adesso è in corso una missione: ne parlerò quando sarà pubblica”.    “C’è in sospeso l’incontro col patriarca Kirill che dovevamo avere lo scorso anno in giugno a Gerusalemme. È stato sospeso per la guerra,ma questo incontro si dovrà fare”, ha detto ancora Francesco. “Per quanto riguarda il rapporto con Kirill – ha proseguito -, ci ho parlato una sola volta dall’inizio della guerra, 40 minuti. Poi tramite il metropolita Antonij, che ha preso il posto di Hilarion: tramite lui tengo il rapporto con Kirill”.    Il Papa ha anche assicurato che la Santa Sede risponderà alla richiesta dell’Ucraina di un aiuto per il rientro in patria dei bambini deportati in Russia. “Penso di sì – ha risposto -, perché la Santa Sede ha fatto da intermediario in alcune situazioni di scambio di prigionieri, e tramite l’Ambasciata è andata bene, penso che può andare bene anche questa”. “È importante – affermato -, la Santa Sede è disposta a farlo perché è giusto, è una cosa giusta e dobbiamo aiutare, affinché questo non sia un casus belli, ma un caso umano. E’ un problema di umanità, prima di un problema di un bottino di guerra o di trasloco di guerra. Tutti i gesti umani aiutano, invece i gesti di crudeltà non aiutano. Dobbiamo fare tutto quello che umanamente è possibile”.    Il Pontefice ha anche parlato della necessità che l’UE si faccia carico della questione migranti. “L’immigrazione è un problema che l’Europa deve prendere in mano. Sono cinque i Paesi che soffrono di più: Cipro, la Grecia, Malta, l’Italia e la Spagna, sono i Paesi mediterranei dove sbarcano i migranti. Se l’Europa non si fa carico di questa situazione, il problema sarà di questi Paesi soltanto. L’Europa deve far sentire che è Unione Europea anche in questo”.    Infine, sul suo recente ricovero: “Quello che ho avuto è stato un malore forte alla fine dell’udienza del mercoledì, non me la sono sentita di pranzare, mi sono coricato un po’, non ho perso conoscenza, ma sì c’era una febbre molto alta e alle tre del pomeriggio il medico subito mi ha portato in ospedale”. “Ho avuto una polmonite acuta forte – ha spiegato-, nella parte bassa del polmone, grazie a Dio posso raccontarlo, a tal punto che l’organismo, il corpo, ha risposto bene. Grazie a Dio.    Questo è quello che ho avuto”.    Sul prossimo viaggio a Lisbona per la Gmg, Francesco ha detto che “il giorno prima della partenza ho parlato con mons. Amerigo che è venuto a vedere un po’ come stanno le cose lì, io ci andrò, ci andrò. Spero di farcela, voi vedete che non è lo stesso di due anni fa, con il bastone, adesso va meglio, per il momento non è cancellato il viaggio. Poi c’è il viaggio a Marsiglia, poi c’è il viaggio in Mongolia, poi c’è l’ultimo non ricordo dove… ancora il programma mi fa muovere”. E sulla possibilità di invitare a Lisbona giovani russi e ucraini, “Amerigo ha qualcosa in mente, sta preparando qualcosa mi ha detto. La sta ben preparando”.

  • in

    Scontro fra Meloni e i sindacati sul decreto lavoro

        “Incomprensibili le parole del segretario della Cigl Maurizio Landini sul Consiglio dei ministri convocato il primo maggio per varare provvedimenti sul lavoro. Io credo sia un bel segnale, invece, per chi come noi è un privilegiato, onorare con il nostro impegno, in questo giorno di festa, i lavoratori e le risposte che attendono. E vorrei ricordare al segretario Landini che il primo maggio ci sono molte persone che lavorano, dai camerieri ai medici, dalle forze dell’ordine fino ai tecnici che consentono lo svolgimento del concerto di piazza San Giovanni”. Così la premier Giorgia Meloni commentando le critiche del leader della Cgil. 

    Agenzia ANSA

    Landini: ‘Folle taglio del reddito’. Schlein: ‘Una provocazione’ (ANSA)

       “Se Landini pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concerto la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno. Noi non la pensiamo così e rispettiamo l’iniziativa della triplice, così come chiediamo rispetto per il nostro lavoro”, ha aggiunto Meloni, sottolineando che “se pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concerto la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno. Noi non la pensiamo così e rispettiamo l’iniziativa della triplice, così come chiediamo rispetto per il nostro lavoro”.
       Immediata la risposta del segretario della Uil, Pier Paolo Bombardieri: “E’ un atto di propaganda”, ha detto, spiegando che “nel metodo c’è un problema: il Governo ci convoca stasera alla 19 su un decreto sul quale probabilmente non sarà possibile fare delle modifiche”.  Forse – aggiunge – è perchè “da fastidio che la narrazione” il Primo Maggio, “sia fatta solo dai sindacati”: il Governo “cerca di andare in concomitanza. E’ un atto legittimo ma è un atto di propaganda”.
        Inoltre, la Uil conferma il suo no alle previste misure del decreto lavoro su contratti a termine e reddito i cittadinanza. Bombardieri  – intervenuto a ‘Mezz’ora in più’ su RaiTre – ha detto che intervenire sulle causali dei contratti a termine “creerà più precarietà”. E anche sulla cancellazione del reddito di cittadinanza la risposta del leader della Uil è negativa: “Va rimodulato nella parte che riguarda le politiche attive del lavoro. Come in tutta Europa dobbiamo mantenere un livello di sostegno per chi ha bisogno. I poveri sono raddoppiati, le diseguaglianze aumentano”.
       E da Ragusa interviene anche la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Siamo stufi di vedere le sacche di lavoro povero e precario che condannano le giovani e i giovani, specie al sud, a una precarietà insopportabile, che domani il governo di Meloni vuole aumentare ulteriormente rafforzando ilricorso ai contratti a termine ed estendendo i voucher, la forma più becera dei contratti di lavoro”.  “Abbiamo bisogno di una salario minimo”, ha aggiunto.

  • in

    Fuori programma per la Schlein, palermitana la invita a casa

    Fuori programma per la segretaria del Pd Elly Schlein al termine della cerimonia che si è tenuta stamani a Palermo per ricordare l’eccidio di mafia in cui 41 anni vennero uccisi Pio La Torre del PCI e il suo autista Rosario Di Salvo. Da uno dei balconi di una palazzina di via Li Muli, a pochi passi dalla lapide che ricorda le vittime di Cosa Nostra, è arrivato l’invito alla segretaria del Partito democratico da parte della signora Silvana Cusimano. “Segretaria, lo vuole il caffè?”, le ha detto dal balcone. Dopo un primo gentile diniego, la segretaria ha accettato l’offerta ma ha preferito un succo di frutta. Per Elly Schlein un incontro di pochi minuti con la ospitale famiglia palermitana prima di proseguire il tour siciliano che la vedrà nelle prossime ore a Ragusa, Siracusa e Catania.
    La segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha deposto una corona d’alloro davanti alla lapide che, in via Li Muli, a Palermo, ricorda Pio La Torre e il suo autista, Rosario Di Salvo, uccisi dalla mafia 41 anni fa. Accanto alla Schlein, tra gli altri, c’erano il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo e il segretario provinciale di Palermo, Rosario Filoramo, il sindaco Lagalla, il figlio dell’ex segretario, l’ex ministro Giuseppe Provenzano. La segretaria del Pd visiterà nelle prossime ore Ragusa, Siracusa e Catania per un giro elettorale in vista delle elezioni amministrative. Domani parteciperà al corteo che si svolgerà a Portella della Ginestra dove, nell 1947, il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini spararono ai lavoratori che stavano festeggiando il primo maggio. Ci furono 11 morti e molti feriti.

  • in

    Mosca, colpite con successo le truppe ucraine a Kherson

       Le truppe russe hanno lanciato un attacco con missili da crociera contro il comando del gruppo ucraino a Kherson, in Ucraina meridionale, secondo una nota del ministero della Difesa citata da Ria Novosti. “La sera del 28 aprile, le forze armate della Federazione Russa hanno effettuato un attacco con armi di precisione a lungo raggio basate sul mare contro il quartiere del personale di comando ucraino a Kherson. Lo scopo dell’obiettivo è stato raggiunto”, ha affermato il ministero. 
       E anche oggi la città di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson, è bersagliata da un “intenso” fuoco di artiglieria. Lo riferiscono le autorità insediate da Mosca.
       Da parte sua, l’amministrazione ucraina della regione ha annunciato che si sta preparando per un’evacuazione di massa nel caso in cui dovessero aumentare i bombardamenti russi, com’è già avvenuto da ieri ieri, riferisce il Kyiv Independent. Oggi il governatore Oleksandr Prokudin ha dichiarato che a causa dell’aumento degli attacchi russi nell’oblast e in tutto il Paese, ha ordinato di preparare i mezzi di evacuazione per unnumero maggiore di persone.
       L’esercito del Cremlino ha lasciato Kherson nel novembre scorso ritirandosi sulla sponda orientale del fiume Dnipro.