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    Nuovi razzi da Gaza, Israele colpisce Jihad nella Striscia

    (ANSA) – TEL AVIV, 13 MAG – Continua il lancio di razzi della
    Jihad islamica da Gaza verso Israele così come gli attacchi
    dell’aviazione sulla Striscia, mentre stagnano i colloqui,
    mediati dall’Egitto, per un possibile cessate il fuoco.   
    Le comunità israeliane attorno alla Striscia – dove questa
    mattina sono risuonate varie volte le sirene di allarme anti
    missili – restano sotto attacco. Il portavoce militare ha detto
    che, dall’inizio delle ostilità, sono stati oltre 1000 i razzi
    lanciati dall’enclave palestinese, di cui oltre 800 arrivati in
    territorio israeliano e, in larga parte intercettati dal sistema
    Iron Dome. Gli attacchi sulla Striscia a postazioni della Jihad
    sono stati – da inizio conflitto – 325: in nottata l’esercito ha
    fatto sapere di aver colpito centri di comando operativi della
    fazione. Una fonte non identificata della Jihad – riferita da
    media libanesi ripresi da quelli israeliani – ha detto che “la
    campagna continua e che altri attacchi stanno per arrivare”.   
    (ANSA).   

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    Veronica Lario: ‘Berlusconi soffre e ce la mette tutta’

    (ANSA) – MILANO, 13 MAG – C’è anche Veronica Lario, ex moglie
    di Silvio Berlusconi, al convegno promosso da +Europa a Milano
    sui temi del lavoro e della politica economica. Ai giornalisti
    che le hanno chiesto se ha visto il suo ex marito e se ha avuto
    modo di andarlo a trovare all’ospedale San Raffaele, dove è
    ricoverato dal 5 aprile scorso, ha risposto: “è una domanda
    molto personale, preferirei non rispondere. C’è una persona che
    sta male, che soffre e che ce la mette tutta”. (ANSA).   

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    Concessioni balneari, istituito il tavolo tecnico a Chigi

    “È istituito “presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per il coordinamento amministrativo” il tavolo tecnico consultivo sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali. Lo rende noto Palazzo Chigi spiegando che “il tavolo, acquisiti i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, definisce i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale sia di quello disaggregato a livello regionale e della rilevanza economica transfrontaliera”. 
    L’istituzione del tavolo tecnico consultivo, precisa la nota, è previsto dall’articolo 10-quater del decreto legge 21 dicembre n. 198, ossia l’ultimo decreto Milleproroghe varato a fine 2022.    “Il tavolo – si spiega nel comunicato – è presieduto dal Capo del Dipartimento ed è composto da due rappresentanti tecnici per ciascuno dei seguenti ministeri: Infrastrutture e trasporti, Economia e finanze, Imprese e made in Italy, Ambiente e sicurezza energetica, Turismo, Protezione civile e politiche del mare, Affari regionali e le autonomie, Affari europei. Ne faranno parte anche un rappresentante delle Regioni e i rappresentanti delle associazioni di categoria”. 
    Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha nominato oggi Paolo Ripamonti come consigliere per il coordinamento delle attività di ricognizione e rilevazione delle concessioni demaniali marittime. Così una nota del Mit. “Le attività di ricognizione sono svolte dal ministero e dalle capitanerie di porto, secondo quanto previsto dalla legge per la concorrenza approvata lo scorso anno”, precisa il Mit.
    “Molto bene l’istituzione da parte dell’esecutivo del tavolo tecnico per mappare le spiagge italiane. È stata pienamente accolta l’istanza Cna affinché si rilevi il grado di scarsità e la conseguente disponibilità del bene demaniale che riteniamo molto ampia ai fini della inapplicabilità della Bolkestein. È un passaggio fondamentale per chiudere una lunghissima vertenza con la commissione europea e dare serenità a 30 mila piccole imprese di settore”. Lo dice all’ANSA Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari.   

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    Fuortes: ‘Non sono disponibile ad andare al San Carlo’

    “La nomina del sovrintendente del San Carlo non può in alcun modo subire distorsioni, essere o apparire di parte, come invece le cronache cittadine e nazionali delle ultime settimane evidenziano in modo inequivocabile. Data questa situazione, non ci sono a mio avviso le condizioni per ricoprire il ruolo di sovrintendente del Teatro San Carlo”. Lo dice l’Ad uscente della Rai, Carlo Fuortes. “Ho diretto e amministrato in passato diversi teatri d’opera in Italia – spiega – e so perfettamente quanto sia fondamentale avere una piena legittimazione sociale per svolgere nel migliore dei modi il ruolo, molto complesso, di sovrintendente”.
    “Sarebbe per me un piacere e un onore straordinario poter guidare il San Carlo di Napoli e contribuire ad arricchire la grandiosa storia artistica e musicale del teatro più antico e più bello del mondo – sottolinea Fuortes in una nota -. Da quasi trecento anni questo teatro rappresenta la storia dell’Opera italiana. E la sua nobile tradizione è continuata fino all’attuale gestione di Stéphane Lissner. Ma un teatro come il San Carlo non è solo un luogo di spettacolo, di arte e di cultura. Per la città di Napoli, pur ricca di un patrimonio culturale vastissimo e inestimabile, costituisce forse il luogo più simbolico e identitario. Dunque va trattato come tale: con l’attenzione e il rispetto che si deve a una grande istituzione pubblica. E, di riflesso, il sovrintendente che la guida deve avere un sostegno largo e condiviso da parte di tutta la collettività, che è la vera proprietaria del teatro e alla quale bisogna rispondere”. “Ho diretto e amministrato in passato diversi teatri d’opera in Italia – afferma ancora – e so perfettamente quanto sia fondamentale avere una piena legittimazione sociale per svolgere nel migliore dei modi il ruolo, molto complesso, di sovrintendente. La nomina del sovrintendente del San Carlo non può in alcun modo subire distorsioni, essere o apparire di parte, come invece le cronache cittadine e nazionali delle ultime settimane evidenziano in modo inequivocabile. Data questa situazione, non ci sono a mio avviso le condizioni per ricoprire il ruolo di sovrintendente del Teatro San Carlo”.

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    In Portogallo il parlamento approva la legge sull’eutanasia

    Il parlamento portoghese ha approvato nuovamente, e senza modifiche, il testo di legge sulla morte medicalmente assistita su cui il presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, aveva posto il veto il 19 aprile scorso. Dal marzo 2021, quando la Corte costituzionale bocciò il primo testo legislativo sull’eutanasia in quanto “eccessivamente indeterminato” nella definizione, la legge è stata bocciata in tutto quattro volte: due dai giudici costituzionali e due dal presidente della Repubblica. L’ultima, appunto, meno di un mese fa. Questa volta, però, Marcelo Rebelo de Sousa non potrà più respingerla e ha otto giorni per promulgarla.
    Resta la possibilità che i parlamentari dell’opposizione chiedano l’ennesimo parere alla Corte. A votare contro, infatti, c’è gran parte del maggior partito dell’opposizione di centrodestra, il socialdemocratico, insieme al partito di estrema destra Chega, al Partito comunista e a quattro deputati socialisti. Hanno votato a favore il Partito socialista, Iniziativa liberale, Blocco di sinistra, una manciata di deputati socialdemocratici e i deputati unici del partito animalista Pan e del partito di sinistra Livre.    

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    Conte, ascoltiamo anche le parole del Papa che non piacciono al governo

    “Ascoltiamo tutte le parole del Papa, non solo quelle che fanno piacere. Ha parlato di natalità che va coniugata all’accoglienza, questo secondo concetto non credo piaccia al governo in carica”. Lo ha detto il leader del movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando a margine di un incontro elettorale ad Altamura, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole del Papa che partecipando agli stati generali della natalità ha dichiarato che natalità e accoglienza “non vanno mai contrapposte perché sono due facce della stessa medaglia”.

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    Turchia: si dimette il presidente della Mezzaluna Rossa

    Kerem Kinik, il presidente della Mezzaluna Rossa turca (Kizilay), si è dimesso. Lo rende noto Cumhuriyet. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ieri sera aveva criticato Kinik durante una trasmissione televisiva dichiarandosi disturbato dal fatto che durante il terremoto di febbraio nel sudest della Turchia l’organizzazione umanitaria turca avesse venduto tende destinate ai terremotati ad altre associazioni. “La questione mi ha disturbato molto, Kizilay non può essere coinvolta in una situazione del genere vendendo tende. Abbiamo sempre incoraggiato Kizilay a diventare più efficiente, soprattutto nella produzione di tende. Kizilay non dovrebbe avere alcun tipo di problema soprattutto quando si parla di tende”, aveva detto Erdogan ieri sera durante una trasmissione televisiva. (ANSA).   

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    Mattarella: “Il cambiamento del clima ci impone scelte radicali”

    “Le nostre società hanno preso pienamente coscienza dei drammatici effetti provocati dai cambiamenti climatici che impongono a tutti noi un radicale ripensamento dei fondamenti dei nostri sistemi di vita, di quelli economici e produttivi. Vi si è aggiunta l’insensata aggressione della Federazione Russa all’Ucraina che ci ha anche reso pienamente consapevoli del valore strategico delle risorse energetiche”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’Università di Scienza e Tecnologia di Trondheim.

    Ambiente, Mattarella: ‘Necessarie scelte radicali, accelerare nella transizione verde’

     “Raggiungere sicurezza e indipendenza – ha aggiunto – non significa, quindi, affidarsi esclusivamente alle fonti energetiche tradizionali, venendo meno all’impegno nella lotta ai cambiamenti climatici. Il cambio di passo deve riguardare l’innovazione, non soltanto il cambio di rotte di approvvigionamento e fornitori. Serve un nuovo paradigma, serve avere l’ambizione di essere nel gruppo di testa che guida il cambiamento, piuttosto che nel gruppo di coda rivolto ad amministrare un passato in esaurimento. Occorre accelerare nella transizione verde”.