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    Il Papa, le armi distruggono ogni speranza di pace

    Le armi distruggono “ogni speranza di pace”. Lo ha detto il Papa al Regina Caeli. Auspicando la fine del conflitto tra israeliani e palestinesi, il Papa ha lanciato un appello: “Che le armi tacciano, perché con le armi non si otterrà mai la sicurezza, la stabilità, al contrario si continuerà a distruggere anche ogni speranza di pace”.  Il Pontefice ha ricordato che “In questi giorni scontri abbiamo assistito di nuovo a scontri armati tra israeliani e palestinesi nei quali hanno perso la vita persone innocenti, anche donne e bambini” per questo auspica che  “la tregua appena raggiunta diventi stabile”.
    Il Papa al Regina Caeli ha salutato “i responsabili della comunità di Sant’Egidio di venticinque paesi africani”. Si tratta di oltre cento rappresentanti che in questi giorni hanno partecipato a Roma al congresso panafricano “L’Africa tenderà le mani a Dio”. Il 12 maggio si sono anche recati alle Fosse Ardeatine per rendere omaggio alle vittime dell’eccidio nazifascista compiuto durante la seconda guerra mondiale. Al pellegrinaggio, che si è aperto con un saluto del presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, ha partecipato anche una delegazione di ucraini. Insieme hanno lanciato un appello per la pace e contro ogni forma di violenza.
    Ha  poi salutato la Caritas Internationalis che in questi giorni è riunita a Roma e ha eletto il nuovo presidente: “avanti con coraggio sulla via della riforma”, ha invitato il Papa. Il nuovo presidente di Caritas Internationalis è monsignor Tarcisio Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo.

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    Meloni arrivata all’adunata degli alpini a Udine

     La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Udine, in piazzale Osoppo, da dove a breve partirà la sfilata delle penne nere, momento clou della 94/a adunata nazionale degli alpini.Tra le autorità civili e militari presenti ad attenderla ci sono il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
    La premier, accolta da applausi del pubblico presente ai bordi della strada, ha quindi passato in rassegna lo schieramento, per poi dirigersi a piedi verso la tribuna, sempre accolta da applausi e ‘brava’.

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    Meloni festeggia le mamme, sono il centro del mondo

    “Grazie per aver sempre creduto in me, mamma. E se c’è una cosa che mi rende felice, è averti resa abbastanza fiera da ripagare i tuoi sacrifici, la tua solitudine, il tuo amore. Auguri a tutte le mamme, il centro del mondo”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social, nel giorno della festa della mamma.    

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    Seggi aperti in 790 città, 6 milioni al voto per scegliere sindaco

    Hanno aperto stamane alle ore 7 i seggi per il turno annuale di elezioni amministrative, comunali e circoscrizionali. I seggi oggi rimarranno aperti fino alle ore 23 e domani, lunedì 15, saranno aperti dalle ore 7 alle ore 15. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede.
    L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci è previsto domenica 28 e lunedì 29 maggio. In Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29 maggio, in Trentino e Valle d’Aosta il 21. Saranno in tutto 6,3 milioni gli italiani che potranno votare per eleggere il sindaco in 790 comuni – 595 nelle regioni a statuto ordinario, 195 nelle speciali – tra cui, oggi e domani, in 13 capoluoghi di provincia (Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza). L’unico capoluogo di regione al voto è Ancona. Complessivamente i capoluoghi in cui si vota sono 18.

    Il 14 e 15 maggio si terranno le elezioni comunali. In Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29, in Trentino e Valle d’Aosta il 21 © ANSA

    Complessivamente i capoluoghi di provincia in cui si vota sono 18, di cui uno capoluogo di regione, Ancona. Domani si vota in 13 capoluoghi di provincia (Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza). L’eventuale turno di ballottaggio è previsto nei giorni di domenica 28 e lunedì 29 maggio (Trentino e Valle d’Aosta il 4 giugno, Sicilia e Sardegna l’11 e 12 giugno). Sette dei capoluoghi sono attualmente governati dal centrodestra e cinque dal centrosinistra, mentre Latina è retta da un commissario prefettizio dopo la caduta, lo scorso anno, dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Damiano Colletta.
    Alleanze alla prova, dunque, con l’incognita astensionismo, in continua crescita nelle ultime consultazioni. Alle amministrative del giugno 2022 ha votato infatti il 54% degli aventi diritto, il 5,4% degli elettori in meno è andato ai seggi rispetto alla precedente tornata. Pd e M5S sono alleati in 4 capoluoghi (Latina, Pisa, Brindisi e Teramo); Azione e Italia Viva in 6 (Brescia, Vicenza, Ancona, Pisa, Treviso, Brindisi); la maggioranza di governo si spacca solo a Massa dove Fdi esprime un suo candidato diverso da quello di Lega, Forza Italia e liste civiche. Ad Ancona – il sindaco uscente è Laura Mancinelli (Pd) – si sfidano Ida Simonella (centrosinistra) e Daniele Silvetti (centrodestra), mentre il Movimento 5 stelle sostiene Enrico Sparapani (RPT: Enrico Sparapani). Oltre che a Latina (dove l’uscente Coletta si ripresenta), situazione anomala anche a Massa, dove il sindaco di centrodestra Francesco Persiani – il primo nella storia della città – è stato sfiduciato lo scorso 1 marzo. Si ricandida a questa tornata con Lega, Forza Italia e liste civiche; Fratelli d’Italia sostiene però un altro nome, Marco Guidi.
    Il centrosinistra prova a riconquistare Massa con Enzo Romolo Ricci. Le due principali forze di opposizione in Parlamento sono unite in 3 città: a Pisa si registra una convergenza tra Pd, M5S e Sinistra Unita a sostegno di Paolo Martinelli, che sfida il primo cittadino uscente, targato centrodestra, Michele Conti; anche a Teramo Pd e Cinquestelle insieme dietro al sindaco uscente, Gianguido D’Alberto; lo sfida Carlo Antonetti per il centrodestra. A Brindisi nè il centrodestra nè il centrosinistra sono riusciti ad esprimere candidature unitarie. Pd e M5s sosterranno Roberto Fusco, mentre il sindaco uscente Riccardo Rossi, è appoggiato da una sola lista: Brindisi Bene Comune – Alleanza Verdi Sinistra.
    Per il centrodestra, Giuseppe Marchionna è il candidato di Forza Italia, Fratelli D’Italia e Lega, mentre Pasquale Luperti è sostenuto da Movimento Regione Salento e Uguaglianza cittadina. Curiosità ad Imperia, dove l’uscente di centrodestra Claudio Scajola, ex ministro dell’Interno, è sfidato – per il centrosinistra – dal vicecommissario di polizia Ivan Bracco, che dal 2010 ha indagato su Scajola per sei diverse inchieste, tutte archiviate tranne una, quella in cui il politico avrebbe favorito la latitanza dell’ex deputato di Fi Amedeo Matacena (in primo grado è stato condannato a 2 anni). L’unico partito presente ovunque con una lista è il Pd, gli altri non sono presenti in almeno un comune.
    Urne apertre domenica dalle 7.00 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo la verifica dell’affluenza, inizierà lo spoglio.

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    Zelensky: ‘L’Italia è dalla parte giusta in questa guerra’ – IL FILM DELLA GIORNATA

    Ore 19:34 – “Non sono disposto a parlare con Putin”, la via d’uscita alla situazione in Ucraina “è la controffensiva: quando saremo al confine con la Crimea, il sostegno a Putin all’interno della Russia diminuirà e lui dovrà trovare una via d’uscita. Manca poco”. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta su Rai1.
    Ore 18: 37 – Zelenski interviene a Porta a Porta: “Un onore incontrare Sua Santità, però lui conosce la mia posizione, la guerra è in Ucraina e il piano deve essere ucraino. Siamo molto interessati a coinvolgere il Vaticano nella nostra formula per la pace”.

    Agenzia ANSA

    Il presidente ucraino ricevuto dal pontefice nella cosiddetta Auletta adiacente all’Aula Paolo VI. Prima l’incontro con Meloni: “L’Ucraina vincerà”. Il leader ucraino: “”Non dimenticheremo” (ANSA)

    Ore 17:11 – Il colloquio tra il Papa e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è durato circa quaranta minuti. Francesco ha donato al presidente ucraino una piccola scultura che rappresenta un ramoscello d’ulivo, simbolo della pace. Il presidente ucraino, invece, ha donato al Papa un’icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile.  
    Ore 16:08 –  Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è appena arrivato in Vaticano dove è previsto l’incontro con papa Francesco. Zelensky sarà ricevuto dal pontefice non nel Palazzo Apostolico ma nella cosiddetta Auletta adiacente all’Aula Paolo VI.
    Ore 16:04 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lasciato Palazzo Chigi per recarsi in Vaticano per l’incontro con papa Francesco.
    Ore 15:35 – Conferenza stampa congiunta della premier, Giorgia Meloni, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della quale la presidente del consiglio conferma il sostegno militare all’Ucraina. Zelensky ringrazia: “Giorgia, ti ringrazio per la possibilità di essere in questo bellissimo Stato con una grande storia, sono qui per stringerle la mano e ringraziare per aver dato rifugio ai cittadini ucraini, non lo dimenticherò mai”
    Ore 14:26 – Si è concluso il faccia a faccia fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Palazzo Chigi. Iniziato alle 13.05, il colloquio è durato un’ora e dieci minuti.

    Agenzia ANSA

    La conferenza stampa congiunta della premier e del leader ucraino (ANSA)

    Ore 13:53 – Si svolge in inglese, senza interpreti, il colloquio a due fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Palazzo Chigi, iniziato alle 13.05. Intanto le due delegazioni, in Sala Verde, hanno cominciato a confrontarsi. Della delegazione italiana fanno parte il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e l’ambasciatore Francesco Talò, consigliere diplomatico della premier, e l’ambasciatore d’Italia a Kiev Pier Francesco Zazo. Nella delegazione ucraina, fra gli altri, anche Andriy Yermak, il capo dell’ufficio del presidente ucraino. Al termine degli incontri è prevista la colazione di lavoro, e a seguire le dichiarazioni congiunte alla stampa di Meloni e Zelensky nella Sala dei Galeoni.
    Ucraina, Mattarella a Zelensky: ‘Siamo pienamente al vostro fianco’

    Ore 13:48 – “A Roma ho incontrato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Sono grato per la posizione coerente sul sostegno all’Ucraina. Apprezziamo l’assistenza importante militare che dà al nostro Paese la capacità di resistere all’aggressione russa. La chiave del nostro successo sul campo di battaglia è la ricezione tempestiva dell’assistenza necessaria. L’Italia era e è dalla parte giusta, dalla parte della verità in questa guerra. Ci stiamo muovendo nella direzione della vittoria. La vittoria è significa la pace per il nostro Stato”. Così Volodymyr Zelensky in un messaggio su Telegram in ucraino e in italiano.
    Ore 13:24 – “Sono qui per ringraziare l’Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi (Draghi e Meloni). Abbiamo con l’Italia valori comuni. Noi siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace. Siamo aperti a tutti i contributi internazionali ma la guerra la stiamo subendo sul nostro territorio e la pace deve prevedere la giustizia su tutto il nostro territorio”. E’ quanto ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente ucraino, Volodomir Zelensky, nel corso dei colloqui al Quirinale con Sergio Mattarella.Ore 13:23 – L’Italia, in raccordo con i principali Alleati, continuerà a fornire il supporto necessario, anche militare, affinché si arrivi a una pace giusta per l’Ucraina, che potrà esserci solo se la Russia cesserà le ostilità. È uno dei concetti, a quanto si apprende, che verranno espressi dalla premier Giorgia Meloni nel colloquio appena iniziato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Allo stesso tempo, viene spiegato, l’Italia continuerà a sostenere un’applicazione rigorosa delle sanzioni che sono uno dei principali strumenti nei confronti dell’aggressore, insieme a quello finanziario e militare, per far cessare le ostilità.Zelensky a Roma, l’arrivo al Quirinale

    13:16 – “La pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa”. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del colloquio al Quirinale.Ore 13:15 – “Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale”. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del colloquio al Quirinale.Ore 13:12 – L’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a quanto si apprende, sarà l’occasione per ribadire il fermo sostegno dell’Italia all’Ucraina a 360 gradi, alla sua integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza di Kiev e la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino impegnato a difendere i valori condivisi di libertà e di democrazia messi a repentaglio dalla guerra di invasione russa.Ore 13:02 – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel cortile di Palazzo Chigi. Fra i due c’è stato un abbraccio, seguito da una stretta di mano davanti alle telecamere nel cortile di Palazzo Chigi, dove Zelensky è stato accolto dal picchetto con gli onori militari.Ore 13:00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Palazzo Chigi per l’incontro con la premier Giorgia Meloni. Sul portone della sede della Presidenza del Consiglio, secondo il protocollo, sventolano la bandiera dell’Unione europea, al centro il tricolore italiano e poi quella dell’Ucraina. Dopo il pranzo di lavoro sono previste dichiarazioni congiunte alla stampa.

    Zelensky a Roma, il passaggio del corteo del presidente verso Palazzo Chigi

    ore 12:48 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha appena lasciato il Quirinale dopo aver incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è ora diretto a Palazzo Chigi, dove incontrerà il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e avrà un pranzo di lavoro. Prima di lasciare il Quirinale Zelensky ha salutato Mattarella dopo circa 25 minuti di colloquio, salutandolo sorridente con una stretta di mano.ore 12:29 – “E’ un onore averla qui a Roma. Ho chiesto di incontrarla nuovamente dopo il nostro colloquio di anni addietro anche se in questa condizione diversa, noi siamo pienamente al vostro fianco. Benvenuto presidente”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky al tavolo del Quirinale dove si tiene il colloquio tra le due delegazioni, italiana e ucraina.Ore 12:17 – E’ un sabato intenso per Papa Francesco, che ha affrontato una mattina piena di udienze, in attesa dell’incontro nel pomeriggio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il Papa ha tenuto questa mattina sei udienze, ha emanato la nuova ‘Costituzione’ della Santa Sede e ha nominato nuovi quattro vescovi in varie parti del mondo.Ore 12:07 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel cortile del Quirinale. I due si sono salutati con una stretta di mano e poi hanno assistito agli onori dei reparti e ai rispettivi inni nazionali. Sul torrino del Quirinale è stata issata la bandiera ucraina.Ore 12:03 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad accogliere nel cortile del palazzo il picchetto d’onore.

    Zelensky accolto a Ciampino da Tajani

    Ore 11:58 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è appena uscito dall’albergo che lo ospita nel centro di Roma per recarsi al Quirinale.Ore 11:45 – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi. Qui, intorno alle 13, riceverà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il programma non è stato ufficialmente confermato ma, dopo un pranzo di lavoro, i due leader dovrebbero tenere dichiarazioni congiunte alla stampa.Ore 11.35 – Papa Francesco incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “dopo le ore 15”. Lo riferiscono fonti vaticane. Zelensky, dopo il Papa, avrà anche un incontro alla Segreteria di Stato vaticana.Ore 10:51 –  Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è appena arrivato in un noto albergo di Roma, prima di recarsi al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.Ore 10:42 – “L’Italia dà il benvenuto al Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Rinnoviamo il nostro impegno al fianco del popolo ucraino, a difesa della libertà e della democrazia”. Lo ha scritto su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.Ore 10:37 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in felpa e mimetica, sorridente, salutato dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani al suo arrivo allo scalo romano di Ciampino, è salito a bordo di una vettura blindata con la quale, sotto nutrita scorta, ha lasciato lo scalo romano alle 10.22.Ore 10:35 – L’Airbus A319 dell’Aeronautica Militare con a bordo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita in Italia per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, è atterrato sulla pista dell’aeroporto di Ciampino. Ad accoglierlo, tra ingenti misure di sicurezza e con due carabinieri e due avieri schierati in alta uniforme ai piedi della scaletta, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk e l’ambasciatore di Italia a Kiev Pier Francesco Zazo.Ore 10:29 – “Roma. Incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Primo Ministro Giorgia Meloni e Papa Francesco. Una visita importante per la vittoria dell’Ucraina”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky già arrivato a Roma.Ore 10:21 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – secondo quanto si apprende – è atteso al Quirinale, per il colloquio a due con il presidente Sergio Mattarella, tra le 11.30 e mezzogiorno. Quello con il presidente della Repubblica è il primo dei quattro appuntamenti a Roma di Zelensky che all’ora di pranzo è atteso a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nel pomeriggio – intorno alle 16 – sarà quindi dal Papa e alle 18.30 è prevista l’intervista con Bruno Vespa per Porta a Porta. Ore 10:13 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato all’aeroporto di Ciampino a Roma. Ad attenderlo il ministro degli Esteri Tajani.Ore 10:07 – Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è all’aeroporto di Ciampino in attesa dell’arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.Ore 09:48 – Tra ingenti misure di sicurezza, l’aeroporto di Ciampino si prepara ad accogliere l’arrivo questa mattina del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I controlli vengono effettuati già all’ingresso dello scalo romano dove stazionano auto e cellulari di Polizia e Carabinieri. Off-limits è poi l’aerea del 31° Stormo dell’Aeronautica militare dove il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, accoglierà il presidente ucraino.Ore 09:46 – E’ già operativo il piano sicurezza a Roma per per l’arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sono oltre mille gli uomini delle forze dell’ordine impiegati. La questura di Roma ha varato un piano che prevede anche la no fly zone e il divieto di sorvolo per i droni. Al lavoro artificieri, elicotteri e tiratori scelti. Effettuata l’attività di bonifica e controllo anche nel sottosuolo. La zona intorno all’hotel Parco dei Principi, ai Parioli, che dovrebbe essere il quartier generale scelto dal presidente ucraino, è presidiata dalle forze dell’ordine. Sorvegliati il fiume Tevere e i parchi, dove la vigilanza è assicurata anche dal reparto a cavallo, mentre il controllo dal cielo è affidato agli elicotteri della polizia. In campo anche le unità antiterrorismo di polizia e carabinieri.

    Ucraina, Prigozhin: ‘Le forze regolari russe in fuga da Bakhmut’

    Agenzia ANSA

    Tra l’iniziativa di pace del Vaticano e il sostegno italiano (ANSA)

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    Berlusconi: notte tranquilla, dimissioni non ancora prevedibili

     Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, secondo quanto riferiscono fonti sanitarie, ha passato un’altra “notte tranquilla” al San Raffaele di Milano, dove è ricoverato dallo scorso 5 aprile.    Al momento, aggiungono le stesse fonti, non sono ancora prevedibili le dimissioni del Cavaliere.    

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    Discorso senza traduzione, il Papa chiede scusa agli ambasciatori

    Piccolo incidente questa mattina nell’udienza ai nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede (Islanda, Bangladesh, Siria, Gambia e Kazakhstan). Il Papa ha pronunciato il suo discorso in italiano senza sapere che gli interlocutori, i cinque diplomatici appena arrivati in servizio in Italia, non avevano la traduzione.
    Dopo avere realizzato questo, Papa Francesco si è scusato: “Io ho letto il discorso pensando che voi avevate la tradizione inglese. Purtroppo la segreteria non l’ha preparato. Mi assumo io la responsabilità e vi chiedo scusa, poi vi arriverà”, ha detto con una persona che traduceva in inglese queste parole di scuse.    

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    Test nei comuni, 6 milioni al voto per scegliere sindaco

    Si insediano i seggi elettorali in vista dell’apertura di domenica alle ore 7 per le elezioni comunali che riguardano i cittadini di 790 comuni, di cui 195 a Statuto speciale (in Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29, in Trentino e Valle d’Aosta il 21) per un totale di 6,3 milioni di votanti che dovranno eleggere il loro sindaco. Su 7.901 comuni italiani si vota quindi in 790, di cui 595 appartenenti a regioni a Statuto ordinario, pari al 75,3% e 195 appartenenti a regioni a Statuto speciale ovvero il 24,7%.

    Il 14 e 15 maggio si terranno le elezioni comunali. In Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29, in Trentino e Valle d’Aosta il 21 © ANSA

    Complessivamente i capoluoghi di provincia in cui si vota sono 18, di cui uno capoluogo di regione, Ancona. Domani si vota in 13 capoluoghi di provincia (Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza). L’eventuale turno di ballottaggio è previsto nei giorni di domenica 28 e lunedì 29 maggio (Trentino e Valle d’Aosta il 4 giugno, Sicilia e Sardegna l’11 e 12 giugno). Sette dei capoluoghi sono attualmente governati dal centrodestra e cinque dal centrosinistra, mentre Latina è retta da un commissario prefettizio dopo la caduta, lo scorso anno, dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Damiano Colletta.
    Alleanze alla prova, dunque, con l’incognita astensionismo, in continua crescita nelle ultime consultazioni. Alle amministrative del giugno 2022 ha votato infatti il 54% degli aventi diritto, il 5,4% degli elettori in meno è andato ai seggi rispetto alla precedente tornata. Pd e M5S sono alleati in 4 capoluoghi (Latina, Pisa, Brindisi e Teramo); Azione e Italia Viva in 6 (Brescia, Vicenza, Ancona, Pisa, Treviso, Brindisi); la maggioranza di governo si spacca solo a Massa dove Fdi esprime un suo candidato diverso da quello di Lega, Forza Italia e liste civiche. Ad Ancona – il sindaco uscente è Laura Mancinelli (Pd) – si sfidano Ida Simonella (centrosinistra) e Daniele Silvetti (centrodestra), mentre il Movimento 5 stelle sostiene Enrico Sparapani (RPT: Enrico Sparapani). Oltre che a Latina (dove l’uscente Coletta si ripresenta), situazione anomala anche a Massa, dove il sindaco di centrodestra Francesco Persiani – il primo nella storia della città – è stato sfiduciato lo scorso 1 marzo. Si ricandida a questa tornata con Lega, Forza Italia e liste civiche; Fratelli d’Italia sostiene però un altro nome, Marco Guidi.
    Il centrosinistra prova a riconquistare Massa con Enzo Romolo Ricci. Le due principali forze di opposizione in Parlamento sono unite in 3 città: a Pisa si registra una convergenza tra Pd, M5S e Sinistra Unita a sostegno di Paolo Martinelli, che sfida il primo cittadino uscente, targato centrodestra, Michele Conti; anche a Teramo Pd e Cinquestelle insieme dietro al sindaco uscente, Gianguido D’Alberto; lo sfida Carlo Antonetti per il centrodestra. A Brindisi nè il centrodestra nè il centrosinistra sono riusciti ad esprimere candidature unitarie. Pd e M5s sosterranno Roberto Fusco, mentre il sindaco uscente Riccardo Rossi, è appoggiato da una sola lista: Brindisi Bene Comune – Alleanza Verdi Sinistra.
    Per il centrodestra, Giuseppe Marchionna è il candidato di Forza Italia, Fratelli D’Italia e Lega, mentre Pasquale Luperti è sostenuto da Movimento Regione Salento e Uguaglianza cittadina. Curiosità ad Imperia, dove l’uscente di centrodestra Claudio Scajola, ex ministro dell’Interno, è sfidato – per il centrosinistra – dal vicecommissario di polizia Ivan Bracco, che dal 2010 ha indagato su Scajola per sei diverse inchieste, tutte archiviate tranne una, quella in cui il politico avrebbe favorito la latitanza dell’ex deputato di Fi Amedeo Matacena (in primo grado è stato condannato a 2 anni). L’unico partito presente ovunque con una lista è il Pd, gli altri non sono presenti in almeno un comune.
    Urne apertre domenica dalle 7.00 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo la verifica dell’affluenza, inizierà lo spoglio.