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    Michel, quanto successo ad Ankara mi toglie il sonno

    “Mi spiace molto per l’accaduto. Ho già espresso il mio rincrescimento alla signora von der Leyen e a tutte le donne. Vi assicuro che da allora non dormo bene la notte e che nella mia testa ho riavvolto il film dell’episodio decine di volte. Assumo la mia parte di responsabilità”. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in un intervista con un gruppo di giornalisti pubblicata dal Sole 24 Ore, giustifica il suo comportamento ad Ankara. “Purtroppo – aggiunge – la vicenda ha contribuito ad occultare la sostanza dell’incontro con il presidente Erdogan e in questo frangente la capacità dell’Unione di mostrare unità”.    Sul fatto che non si sia seduto accanto a von der Leyen o non le abbia lasciato il posto sulla poltrona, Michel replica che “ho avuto qualche secondo per decidere l’atteggiamento da avere.    Sul momento, la mia impressione è stata che una eventuale reazione avrebbe messo in dubbio il lungo lavoro diplomatico che aveva preparato la nostra visita – osserva – Inoltre, non volevo avere nei confronti della signora von der Leyen alcun atteggiamento paternalista. Detto ciò, rispetto le opinioni contrarie e capisco le critiche che mi sono state rivolte”.    Sul rischio di scatenare un incidente politico e non solo protocollare, Michel osserva che “nei mesi scorsi le tensioni nel Mediterraneo ci avevano realmente preoccupato. Temevamo di essere vicini a un incidente grave. L’obiettivo della visita è stato di riaprire un dialogo positivo con la Turchia. Spero che a un certo punto torneremo alla sostanza dell’incontro: lo Stato di diritto, la modernizzazione dell’unione doganale, la cooperazione economica, la stabilità regionale” 

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    Covid: è morta a 64 anni Rossana Di Bello,ex sindaco Taranto

    (ANSA) – TARANTO, 10 APR – Lutto nel mondo della politica
    tarantina e pugliese. E’ morta, a causa delle complicanze del
    Covid, Rossana Di Bello, di 64 anni, sindaco di Taranto dal 2000
    al 2006, ed assessore regionale di Forza Italia a metà degli
    anni Novanta. E’ morta nella sala rianimazione dell’ospedale
    Moscati, dove era stata ricoverata il 24 marzo scorso. Lascia il
    marito e la figlia Claudia.   
    Dopo che si è diffusa la notizia in tanti stanno esprimendo
    il loro cordoglio, anche tramite i social network. Nel 1993 Di
    Bello fondò a Taranto il primo club pugliese di Forza Italia di
    cui nello stesso anno diventò presidente. Dopo Adriana Poli
    Bortone, sindaco di Lecce nel 1998, Rossana Di Bello è stata il
    secondo sindaco donna in Puglia, primo sindaco donna nella
    storia di Taranto. Il 30 aprile del 2000 venne eletta la prima
    volta con il 57,5% dei voti al turno di ballottaggio e fu poi
    riconfermata il 3 aprile 2005, ottenendo il 57,8% dei suffragi
    al primo turno. Il 18 febbraio 2006, in seguito alla condanna in
    primo grado a un anno e quattro mesi per abuso di ufficio e
    falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta sull’affidamento
    della gestione dell’inceneritore alla società Termomeccanica, si
    dimise dalla carica di sindaco. Fu poi assolta in appello.   
    (ANSA).   

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    Polizia, nel 2020 controllate 6 mln persone, 24mila arresti

    (ANSA) – ROMA, 10 APR – Quasi 6 milioni di persone
    controllate, 23.921 delle quali arrestate e 121.536 denunciate,
    quasi 4,9 milioni di chiamate al 113, 13.424 al giorno, 9 al
    minuto. Sono i numeri di un anno di attività della Polizia che
    oggi celebra il 169esimo anno dalla fondazione. Un compleanno in
    forma ridotta, per il secondo anno consecutivo, a causa
    dell’emergenza coronavirus. Nel corso della giornata il ministro
    dell’Interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal capo della
    Polizia Lamberto Giannini, deporrà una corona d’alloro al
    sacrario dei caduti nella Scuola superiore di polizia e
    successivamente consegnerà la medaglia d’oro conferita dal
    presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla bandiera.   
    Quanto al contrasto alla criminalità organizzata, nel 2020
    sono stati arrestati 38 latitanti, di cui uno inserito
    nell’elenco di massima pericolosità. 849, invece, i soggetti
    arrestati per associazione di tipo mafioso o reati connessi. I
    beni mobili e immobili sequestrati sono stati un migliaio per un
    valore di oltre 245milioni mentre quelli confiscati sono stati
    540 per un valore di 224 milioni.   
    Le indagini sul terrorismo di matrice religiosa hanno invece
    portato all’arresto di 7 persone mentre sono 59 quelle
    allontanate dall’Italia per motivi di sicurezza dello Stato. 13
    arresti e 869 denunce invece hanno colpito appartenenti all’area
    anarco-insurrezionalista mentre sono 17 gli antagonisti e 14 gli
    estremisti di destra arrestati. Le attività d’indagine su questo
    fronte si sono concentrate anche sugli episodi di
    cyberterrorismo: 18 le persone arrestate, 509 gli attacchi ai
    sistemi informatici di strutture nazionali di rilievo strategico
    e 85 spazi web bloccati perché veicolavano contenuti illeciti
    relativi alla propaganda islamica.   
    Nonostante il 2020 sia stato caratterizzato dall’emergenza
    dovuta alla pandemia, si sono comunque svolte 11.378
    manifestazioni in tutta Italia, la
    maggior parte delle quali su temi politici o sindacali. In 331
    occasioni ci sono stati problemi di ordine pubblico che hanno
    portato all’arresto di 87 persone e 3.718 denunce, mentre sono
    182 i poliziotti rimasti feriti. (ANSA).   

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    M5s, Crimi: non so se continueremo a usare Rousseau

    “Le pretese economiche di Rousseau sono infondate sia nella quantificazione che nella individuazione del movimento come soggetto ritenuto obbligato. La pretesa di oltre 400 mila euro, infatti, include al suo interno, e ne è la parte preponderante arrivando a quasi 270 mila euro, le quote non versate da parte di coloro che sono fuoriusciti dal Movimento”. Lo ha detto Vito Crimi ai deputati M5S. “Continueremo ad usare Rousseau per l’esercizio della democrazia diretta? La risposta non può essere sì o no per i seguenti motivi per questioni che sono ancora in fase di definizione”, ha sottolineato.
    “Rispetto al rapporto con l’Associazione Rousseau: è noto a tutti che da un po’ di tempo a questa parte l’Associazione ha svolto attività in autonomia e senza alcun coordinamento con gli organi del Movimento, introducendo attività, servizi, grafiche, e altri elementi nella piattaforma non condivisi. Ad esempio, il “mi fido” per citarne una, oppure la dicitura “sono in regola” o “non sono in regola” sui profili. Stiamo procedendo con tutte le interlocuzioni necessarie, anche tramite i nostri legali, per definire le contestazioni di presunte inadempienze da parte del Movimento, inadempienze che ad avviso dei nostri legali non ci sono, ma al più sono inadempienze rispetto ad impegni assunti in sede di candidatura da parte di una piccola parte di parlamentari che mi auguro comunque, alla luce del nuovo corso adempiano nel più breve tempo possibile”, ha spiegato Crimi.
    “Quello che so è che avremo bisogno sempre e comunque di una piattaforma tecnologica che ci consenta da una parte di gestire gli iscritti per l’attività ordinaria e dall’altra per attuare il principio della democrazia diretta, che è nel nostro Dna. Il tema quindi è quali caratteristiche deve avere detta piattaforma? Deve essere gestita in totale autonomia dall’associazione politica Movimento 5 Stelle, nei contenuti e nella forma, deve rispondere all’esigenza di essere funzionale al perseguimento dell’azione politica del Movimento e non del soggetto terzo che la mette a disposizione, qualunque esso sia”. Lo ha detto Vito Crimi ai deputati M5S. “Le iniziative e le attività per il tramite della stessa realizzate devono essere proposte, coordinate e gestite dagli organi del Movimento o dai responsabili dei vari progetti indicati dal Movimento 5 Stelle e non dal soggetto terzo che fornisce il servizio. Tutte le scelte devono essere nella piena disponibilità degli organi del movimento che sono democraticamente eletti e che rispondono a meccanismi di fiducia e sfiducia e quindi rispondono politicamente anche delle scelte fatte, e non al soggetto terzo che fornisce lo strumento. L’iscritto o il cittadino che accede, non deve immaginare di accedere ad una piattaforma, qualunque essa sia, ma deve comprendere che sta entrando nel Movimento. Deve sentirsi dentro e parte del Movimento e non di un soggetto terzo che si limita a fornire lo strumento tecnologico”, ha sottolineato. “Questa è la linea che intendiamo adottare da adesso in poi, e potremo farlo solo da adesso in poi in quanto sarà il Movimento a interfacciarsi con chi fornisce lo strumento e non i singoli parlamentari che versano un contributo “al buio” ad un soggetto terzo che agisce in autonomia”, ha concluso Crimi.
    ‘”E’ importante, infine, che tutti abbiamo consapevolezza che per poter avviare questa nuova macchina serve un forte impulso di avvio e anche risorse economiche iniziali di avvio importanti. Oggi attraverso il nostro conto potremo anche cominciare a fare anche raccolte fondi: è importante che partiamo con un impulso comune perché solo questo ci può aiutare a crescere e a conseguire i nostri obiettivi. Iniziamo un nuovo corso per il Movimento e bisogna dare i primi impulsi.” Lo ha detto il capo politico M5S Vito Crimi ai deputati del Movimento.

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    Conferenza delle regioni, Fedriga eletto presidente

    La Conferenza delle regioni e delle province autonome, riunita oggi in sessione straordinaria, ha eletto all’unanimità presidente Massimiliano Fedriga (governatore del Friuli Venezia Giulia) e vicepresidente Michele Emiliano (governatore della Puglia). Secondo quanto si è appreso, più volte è stato sottolineato il clima di coesione tra i presidenti delle varie regioni, indipendentemente dal colore politico di ciascuno. Tutti hanno avuto parole di apprezzamento per l’operato di Bonaccini, presidente uscente, e per Fedriga, che gli subentra. Quest’ultimo in pratica faceva già da tempo un coordinamento tra i governatori del centrodestra, mantenendo comunque rapporti distesi anche con i presidenti di regione di altre parti politiche. Ora rappresenterà invece tutti i governatori, in un organismo – la Conferenza – che con il tempo ha assunto un ruolo crescente. Bonaccini, è stato ribadito, ha lasciato la carica senza alcuna forzatura né accelerazione: si trattava di un passaggio previsto e che occorreva fare essendo oltre ogni prorogatio.
    “Il mio impegno sarà quello di trovare una unità di intenti e una sintesi costruttiva tra tutti i componenti delle assise da un lato e il Governo dall’altro, superando gli steccati degli schieramenti. Soprattutto in questo momento di difficoltà che stiamo ancora attraversando, diventa di fondamentale importanza trovare una linea comune che permetta al sistema Paese di uscire dall’emergenza sanitaria e di affrontare, nel migliore dei modi, le sfide future che avremo davanti”. È il commento del presidente del Fvg Massimiliano Fedriga al termine del voto con il quale è stato eletto all’unanimità al vertice della Conferenza delle Regioni.
    Il governatore della Puglia Michele Emiliano è stato eletto vicepresidente della Conferenza delle Regioni. “La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome assieme al Parlamento rappresenta in maniera concreta e nella prassi politica quotidiana l’Unità d’Italia – ha dichiarato – Sotto la guida di Stefano Bonaccini siamo stati sempre capaci di trovare scelte condivise tra personalità molto diverse tra loro e politicamente legate a differenti forze politiche nel nome dell’interesse generale del Paese. È stato un privilegio lavorare con lui, insieme al vice presidente Giovanni Toti”. “Massimiliano Fedriga potrà sempre contare sulla mia leale e incondizionata collaborazione nello svolgimento di questa delicatissima funzione di governo del Paese – aggiunge Emiliano -. Così come potranno contare tutti i presidenti di Regione e Province autonome. Siamo diventati amici sul serio in questi anni, un’amicizia forgiata anche in momenti drammatici, ci siamo aiutati moltissimo, lavorando senza distinzione di partito e sempre nell’interesse generale. Li ringrazio per questo grande onore che ricevo oggi da tutti loro”

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    Incontro Letta-Crimi, volontà di collaborare anche per le Comunali

     Il segretario del Pd Enrico Letta ha incontrato il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. E quello tra i due, spiegano fonti del M5S, è stato un “confronto positivo e cordiale, nel corso del quale è stata ribadita da entrambe le parti la volontà di proseguire nel percorso comune avviato già a partire dal governo Conte II”.
     Nell’incontro si è parlato anche delle prossime elezioni amministrative, rispetto alle quali “da parte del Movimento è stata ribadita la volontà di collaborare sui territori e nelle amministrazioni locali, come dimostrato anche recentemente dall’ingresso di un portavoce M5s nelle giunte di Lazio e Puglia, laddove dovessero crearsi le condizioni. Qualora ciò non dovesse avvenire – viene aggiunto – ciò non inciderebbe sul percorso comune già avviato”.
     Secondo quanto si apprende, durante il colloquio, avvenuto presso la sede di Arel e durato oltre un’ora, la principale questione affrontata sarebbe stata anche quella relativa all’emergenza Covid e in particolare, fanno sapere fonti del M5S, “sulle risposte sanitarie ed economiche in atto e quelle da adottare, e il tema delle riaperture. È stato fatto il punto su come sostenere nelle prossime settimane il governo nel proseguo della campagna vaccinale e rispetto a imprese e famiglie”.Altro argomento toccato, spiegano le stesse fonti, è stato quello dei meccanismi parlamentari e di alcune correzioni che vengono ritenute opportune, al fine di porre fine a storture, come quella del dilagante fenomeno dei cambi di casacca.   

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    Bonaccini, domani nuovo presidente Regioni, accordo unitario

    Oggi “la Conferenza della Regioni e della Province autonome eleggerà un nuovo presidente e un nuovo vicepresidente”. Ad annunciarlo è Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna alla guida dalla fine del 2015 della Conferenza. “Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento” dice Bonaccini, spiegando di aver chiesto “che questo cambio si producesse però con un accordo unitario”. “Mi pare che si siano raggiunte queste condizioni” e che oggi “si potrà procedere, quindi in tempi rapidissimi e in modo davvero unitario”.
    “Ho avuto l’onore e il privilegio di guidare la Conferenza dalla fine del 2015 – scrive Bonaccini – collaborando con tutti i colleghi presidenti (a prescindere dal colore politico) e con cinque governi che si sono succeduti in questi anni (anche in questo caso di colore politico molto diverso). Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento, posto che da tempo la stragrande maggioranza di Regioni è a guida centrodestra e se ho potuto guidare in modo unitario la Conferenza, anche in queste condizioni, lo debbo anzitutto a loro, che mi hanno sostenuto e permesso di trovare sempre una sintesi”.    Bonaccini aggiunge di aver “chiesto che questo cambio si producesse però con un accordo unitario, per non aprire nell’emergenza una divisione tra noi e un indebolimento nel confronto col Governo nel momento in cui siamo chiamati a contrastare la pandemia e i suoi effetti drammatici sulla vita dei cittadini”.
      Sarà molto probabilmente Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli Venezia Giulia, il nuovo presidente della conferenza delle Regioni che succederà a Stefano Bonaccini. 
      “Quando guidi un’associazione per tanto tempo, soprattutto attraversando momenti molto difficili, hai il dovere di preservare l’integrità e al tempo stesso di favorirne l’evoluzione. Per parte mia penso che gli incarichi si ricoprano protempore e nell’interesse anche di chi la pensa diversamente da te. Spero di averlo dimostrato in questi anni e spero di poterlo dimostrare ora sostenendo lealmente chi prenderà il mio posto”. Lo scrive su Facebook Bonaccini. “Tra i tanti, due ringraziamenti sono indispensabili. A Giovanni Toti, che da presidente della Liguria ha ricoperto al mio fianco il ruolo di vicepresidente della Conferenza: la sua capacità, la sua intelligenza e la sua collaborazione mi sono risultate preziose in questo tempo. E alla struttura tecnica della Conferenza: dalla direttrice Alessia Grillo (e, prima di lei, Marina Principe e Marcello Mochi Onori) ai dirigenti, funzionari e collaboratori; una piccola squadra fatta di grandi professionisti da cui ho imparato tantissimo e che mi ha sostenuto giorno e notte per provare a fare al meglio. Degli errori che ho commesso rispondo io ma le cose buone fatte, senza di loro, non ci sarebbero state”.

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    ++ Gelmini, maggio mese ritorno alla vita attività economiche ++

    (ANSA) – ROMA, 09 APR – “Maggio deve essere il mese della
    riapertura delle attività economiche, del ritorno alla vita,
    speriamo che sulla base dei dati si possa riaprire qualcosa
    anche ad aprile”. Così il ministro Mariastella Gelmini a Radio
    Anch’Io su Radio Uno Rai. (ANSA).