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M5s, Crimi: non so se continueremo a usare Rousseau

“Le pretese economiche di Rousseau sono infondate sia nella quantificazione che nella individuazione del movimento come soggetto ritenuto obbligato. La pretesa di oltre 400 mila euro, infatti, include al suo interno, e ne è la parte preponderante arrivando a quasi 270 mila euro, le quote non versate da parte di coloro che sono fuoriusciti dal Movimento”. Lo ha detto Vito Crimi ai deputati M5S. “Continueremo ad usare Rousseau per l’esercizio della democrazia diretta? La risposta non può essere sì o no per i seguenti motivi per questioni che sono ancora in fase di definizione”, ha sottolineato.

“Rispetto al rapporto con l’Associazione Rousseau: è noto a tutti che da un po’ di tempo a questa parte l’Associazione ha svolto attività in autonomia e senza alcun coordinamento con gli organi del Movimento, introducendo attività, servizi, grafiche, e altri elementi nella piattaforma non condivisi. Ad esempio, il “mi fido” per citarne una, oppure la dicitura “sono in regola” o “non sono in regola” sui profili. Stiamo procedendo con tutte le interlocuzioni necessarie, anche tramite i nostri legali, per definire le contestazioni di presunte inadempienze da parte del Movimento, inadempienze che ad avviso dei nostri legali non ci sono, ma al più sono inadempienze rispetto ad impegni assunti in sede di candidatura da parte di una piccola parte di parlamentari che mi auguro comunque, alla luce del nuovo corso adempiano nel più breve tempo possibile”, ha spiegato Crimi.

“Quello che so è che avremo bisogno sempre e comunque di una piattaforma tecnologica che ci consenta da una parte di gestire gli iscritti per l’attività ordinaria e dall’altra per attuare il principio della democrazia diretta, che è nel nostro Dna. Il tema quindi è quali caratteristiche deve avere detta piattaforma? Deve essere gestita in totale autonomia dall’associazione politica Movimento 5 Stelle, nei contenuti e nella forma, deve rispondere all’esigenza di essere funzionale al perseguimento dell’azione politica del Movimento e non del soggetto terzo che la mette a disposizione, qualunque esso sia”. Lo ha detto Vito Crimi ai deputati M5S. “Le iniziative e le attività per il tramite della stessa realizzate devono essere proposte, coordinate e gestite dagli organi del Movimento o dai responsabili dei vari progetti indicati dal Movimento 5 Stelle e non dal soggetto terzo che fornisce il servizio. Tutte le scelte devono essere nella piena disponibilità degli organi del movimento che sono democraticamente eletti e che rispondono a meccanismi di fiducia e sfiducia e quindi rispondono politicamente anche delle scelte fatte, e non al soggetto terzo che fornisce lo strumento. L’iscritto o il cittadino che accede, non deve immaginare di accedere ad una piattaforma, qualunque essa sia, ma deve comprendere che sta entrando nel Movimento. Deve sentirsi dentro e parte del Movimento e non di un soggetto terzo che si limita a fornire lo strumento tecnologico”, ha sottolineato. “Questa è la linea che intendiamo adottare da adesso in poi, e potremo farlo solo da adesso in poi in quanto sarà il Movimento a interfacciarsi con chi fornisce lo strumento e non i singoli parlamentari che versano un contributo “al buio” ad un soggetto terzo che agisce in autonomia”, ha concluso Crimi.

‘”E’ importante, infine, che tutti abbiamo consapevolezza che per poter avviare questa nuova macchina serve un forte impulso di avvio e anche risorse economiche iniziali di avvio importanti. Oggi attraverso il nostro conto potremo anche cominciare a fare anche raccolte fondi: è importante che partiamo con un impulso comune perché solo questo ci può aiutare a crescere e a conseguire i nostri obiettivi. Iniziamo un nuovo corso per il Movimento e bisogna dare i primi impulsi.” Lo ha detto il capo politico M5S Vito Crimi ai deputati del Movimento.


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