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    Sito del Viminale irraggiungibile, 'problema tecnico'

    Dal primo pomeriggio, il sito del ministero dell’Interno è irraggiungibile. All’indirizzo ufficiale del Viminale compare solo una pagina bianca. A quanto si apprende si tratterebbe di “un problema tecnico”. Sono in corso verifiche

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    Mattarella: 'Pnrr storico, serve impegno corale e convergenze'

    “La ricchezza di un Paese si misura sulle opportunita’ di lavoro che sa offrire ai suoi cittadini. Il prodotto nazionale lordo della Repubblica e’ frutto del lavoro, non di astratte alchimie finanziarie e la nostra Costituzione, giustamente, ha collocato il lavoro alla base della Repubblica. E’ sul capitale umano che si fonda il futuro di un Paese, dunque sui lavoratori di ogni ambito e carattere”.”Il Pnrr è una storica occasione che determinerà l’eredità che lasceremo ai giovani. Potremo raggiungere gli obiettivi sperati solo se sarà visibile un impegno corale e una convergenza di fondo tra pubblico e privato, tra istituzioni e imprese. Il lavoro sarà la misura del Pnrr: sappiamo che dobbiamo colmare alcuni deficit, come il lavoro femminile e l’occupazione giovanile che non possono che essere al centro del Pnrr. C’è una grande alleanza tra generazioni che va saldata…Un patto tra generazioni da rinnovare”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella per la cerimonia della consegna delle Stelle del lavoro.
     “La ripartenza è cominciata, c’è una crescita superiore alle previsioni”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella alla cerimonia della consegna delle Stelle del lavoro. “Il mercato del lavoro segna un significativo recupero, con tanti dati positivi. Le luci tuttavia evidenziano anche ombre: gli occupati in piu’, secondo i dati Istat, del mese di settembre sono rilevanti eppure mancano ancora 300 mila posti di lavoro per raggiungere il livello di occupazione pre-pandemia”, ha aggiunto il presidente Mattarella. “Gli inattivi saliti in maniera vertiginosa nella prima fase dell’emergenza sanitaria stanno diminuendo e possiamo dedurre che le persone si sentono quindi incoraggiate a riaffacciarsi sul mercato del lavoro. Ma dobbiamo rimontare ritardi vecchi e nuovi. Occorre evitare che si accentuino quei caratteri critici del nostro mercato del lavoro, che già in anni recenti hanno rappresentato un freno sia in termini di qualità che nella capacità complessiva di competere del sistema Paese”.Si è svolta nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna delle “Stelle al Merito del Lavoro” ai nuovi Maestri del Lavoro nominati il 1° maggio 2020 e 2021. Nel Salone dei Corazzieri sono intervenuti il Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, Elio Giovati e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando. Al termine della cerimonia il Presidente della Repubblica ha pronunciato un discorso. Erano presenti in rappresentanza del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati i Vice Presidenti Paola Taverna e Ettore Rosato. In precedenza, nel Salone delle Feste, il Ministro Orlando, coadiuvato dal Consigliere Direttore dell’Ufficio per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali della Presidenza della Repubblica, Daniele Cabras, ha consegnato le decorazioni della “Stella al Merito del Lavoro” a 40 nuovi Maestri, venti per il 2020 e venti per il 2021, due per ogni Regione. E’ quanto si legge in una nota del Colle.

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    Balneari, monta la protesta: 'Il governo ci convochi'

     “Attendiamo ansiosi di essere convocati dal governo”. Il giorno dopo lo choc per la sentenza del Consiglio di Stato il presidente di Federbalneari Marco Maurelli torna sul tema del danno provocato al settore dalla decisioni dei giudici di Palazzo Spada. E punta il dito sul governo: “Deve intervenire perché questa sentenza significa il caos per tutto il sistema del turismo”. All’esecutivo, spiega Maurelli, Federbalneari chiede anche di fare autocritica, “perché la mappatura di cui si parla in questi giorni è arrivata troppo in ritardo”. “Impossibile arrendersi all’ingiustizia, ci stiamo muovendo per incontrare i leader di tutti i partiti, dovranno ascoltarci e aiutarci” rincara il presidente di Assobalneari Confindustria Fabrizio Licordari    I cardini della riforma erano già nella legge finanziaria approvata a dicembre 2018, sottolinea, ma non sono mai arrivati i decreti attuativi. “Se lo Stato non legifera non è possibile però che la colpa ricada sui concessionari e le loro famiglie”.    Si parla, conferma il presidente di Federbalneari, di circa 30 mila imprese, per lo più a carattere familiare, con circa 300 mila addetti diretti che sommati a quelli dell’indotto portano a circa 800 mila lavoratori coinvolti, per un volume d’affari complessivo che “è sì di 15 miliardi ma sempre con una fiscalità del 65% della quale bisogna tenere conto, per cui è sbagliato dire che lo Stato incassa dalle attuali concessioni solo 100 milioni di euro”. Non solo: “Anche su questa storia dei prezzi bassi delle concessioni, andrebbe ricordato che noi chiediamo da almeno dieci anni che si proceda ad una riforma delle concessioni ma che lo Stato non l’ha mai concessa. Per noi sarebbe stato molto meglio dell’incertezza”.    Quanto alla sentenza del Consiglio di Stato, “non possiamo accettare che il canone vada a base d’asta, così facendo il Consiglio di Stato entra nel merito, questa sentenza è politica, lo dicono i nostri giuristi e lo dicono in modo molto convincente”. Il danno sulle aziende, aggiunge Maurelli, è immediato, perché in tanti nel settore rinunceranno a comprare e a investire per la prossima stagione, tanti cancelleranno gli ordini. E poi ci sono le attese tradite di chi, basandosi sulle aspettative al 2033 fissate dalla finanziaria 2018 ha già avviato investimenti a lungo termine: “E’ una cosa che si chiama legittimo affidamento – dice- e ora? Cosa ne sarà di quegli investimenti?”. La giunta di Federbalneari, anticipa, si riunirà il 17 novembre, “prenderemo decisioni sulla linea politica e valuteremo tutti gli aspetti compreso quello del danno”. Oggi intanto dominano choc e sbigottimento: “Non ce lo aspettavamo”, ripete, “questa sentenza getta un intero settore nel caos, e poi due anni di limbo senza che ci sia nemmeno una norma di futuro riordino. In un momento di pandemia ci saremmo aspettati una scelta diversa”. 
    Sulla vicenda interviene anche il leader della Lega Matteo Salvini. “La sentenza del Consiglio di Stato di ieri è imbarazzante: dice al Parlamento di smetterla di essere Parlamento, perchè la Bolkestein non si discute. Faremo di tutto per tutelare il lavoro di balneari e ambulanti. Una sentenza che dice al Parlamento di smetterla di fare Parlamento è da quarto mondo”. Così il leader della Lega Matteo Salvini in una conferenza stampa a Montecitorio. Anche Fratelli d’Italia ritiene che ‘la sentenza del Consiglio di Stato sia un colpo mortale al turismo’.  “La sentenza del Consiglio di Stato in adunanza plenaria è chiara: servono le gare prima di dicembre 2023, altrimenti è a rischio l’intero settore. Il Governo Draghi e la politica devono regolare un settore che da 15 anni aspetta risposte. Per questo il Movimento 5 Stelle chiede a tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, di aprire un tavolo in vista del DDL Concorrenza e della Legge di Bilancio, dove si scriveranno le nuove regole a tutela dell’occupazione, degli investimenti e dell’ambiente”. Così in una nota il Gruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati.
    Legambiente e Touring plaudono invece alla sentenza che pone finalmente un limite temporale alla proroga delle concessioni balneari, ossia il 2023. Una questione su cui come associazione ambientalista ci siamo più volte battuti denunciando il problema e ricordando come la situazione delle spiagge in concessione nella nostra Penisola non abbia paragoni in Europa. In Italia c’è poca trasparenza sulle concessioni, che crescono di anno e in anno, e poi c’è la questione dei canoni irrisori.

       

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    Salvini attacca: 'Non invitati a Palazzo Chigi, stupisce'

    “Non faccio io gli inviti di palazzo Chigi. Sicuramente la Lega è il perno del governo, quindi certe dimenticanze stupiscono”. Così Matteo Salvini sulla riunione di ieri cui la Lega non era presente. 

    L’intervento del leader della Lega e del senatore Alberto Bagnai, responsabile dell’economia del partito. 

       
    “Chiederò a Draghi se dopo la cabina di regia sui furbetti del superbonus possiamo fare una cabina di regia sul reddito. Bisogna darsi una priorità sulla scala dei furbetti”, ha affermato il leader leghista
    “Al Senato sarò primo firmatario di proposte, su cui chiederò l’appoggio del centrodestra e non solo, penso che dal catino dei 9 miliardi del reddito si possa prendere denaro contro i furbetti. Poi taglio delle tasse, flat tax, molti giovani e donne”, ha aggiunto Salvini, aggiungndo: “Imbarazzante non si trovino soldi per l’autismo”, ha aggiunto

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    Alle 12 cabina di regia su dl frodi Superbonus

    Una cabina di regia dovrebbe tenersi domani alle 12 su un decreto legge con le norme anti truffa sul Superbonus al 110%. Lo si apprende da diverse fonti governative, secondo le quali un Consiglio dei ministri per approvare il decreto potrebbe esserci nel pomeriggio. Il provvedimento dovrebbe confermare (a differenza di quanto previsto delle bozze della manovra) lo sconto in fattura e la cessione del credito ma dovrebbe introdurre controlli preventivi per evitare i casi di falsi crediti per frodare il fisco, denunciati dall’Agenzia delle entrate. Il direttore dell’agenzia Ernesto Ruffini è stato, a quanto si apprende, nel pomeriggio a Palazzo Chigi.    

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    Braccio di ferro sulla manovra, Draghi rinvia al Parlamento

    Non tornerà in Cdm per un nuovo via libera il disegno di legge di Bilancio approvato il 28 ottobre. La palla passa al Parlamento. Novità per Opzione donna e Reddito di cittadinanza. Saranno rivisti i requisiti di età per l’anticipo pensionistico con il ritorno ai 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 per le autonome. Se chi percepisce il Reddito rifiuta un’offerta di lavoro congrua vedrà scattare un decalage mensile. Dopo il secondo rifiuto ci sarà la revoca del beneficio. Primi suggerimenti del Comitato scientifico: equiparare adulti e minori per non penalizzare le famiglie numerose, ridurre a 5 anni il tempo di residenza minima per gli stranieri che chiedono di accedere alla misura.
    In mattinata la riunione a Palazzo Chigi sulla manovra e il Reddito di cittadinanza. Alla riunione non ha partecipato il ministro dell’Economia Daniele Franco che è impegnato a Bruxelles. Dall’incontro confermato che il decalage del Reddito di cittadinanza scatterà dopo il rifiuto di una offerta di lavoro congrua. Lo stesso ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli (M5s), ha detto che “il decalage partirà dopo la prima domanda di contratto congruo rifiutata. Tutto il resto delle disposizioni già presentate nella richiesta contenuta nella legge di Bilancio come uscito dal Cdm, rimangono inalterate. Ma per noi era fondamentale che il decalage partisse dopo il primo rifiuto e non in modo automatico”. “Il tavolo – ha proseguito Patuanelli – era legato ad alcuni elementi di dettaglio di modifiche che la legge di Bilancio propone per il reddito di cittadinanza. In particolare, per noi era fondamentale che il decalage partisse da un elemento di decisione presa dal precettore e non in modo automatico, perché è chiaro che noi puntiamo a ricollocare tutte le persone che hanno accesso al reddito di cittadinanza; ma il decalage non può partire dopo tre mesi, ad esempio, e quindi questa nostra proposta è stata accolta”. 
    Vengono rivisti i requisiti di età per l’anticipo pensionistico con Opzione donna. A quanto si apprende al termine della riunione a Palazzo Chigi, la norma della manovra dovrebbe essere modificata rispetto all’ipotesi iniziale e il criterio di età per accedere alla misura dovrebbe essere abbassato, come aveva già anticipato il ministro Andrea Orlando. Nella ipotesi iniziale l’età per Opzione donna si alzava a 60 anni e invece dovrebbero essere confermati i parametri attuali di pensionamento anticipato con 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le autonome.
    “Ho fatto presente al Ministro della Salute, d’intesa col Presidente dell’ISS e il Direttore della Prevenzione del Ministero, l’opportunità di prevedere una legge volta a finanziare un progetto di ricerca nazionale atto a combattere l’attuale e future minacce pandemiche. Il Ministro si è impegnato ad inserire nella legge di Bilancio un finanziamento ad hoc come avvenuto con grande successo in passato per la ricerca e la sanità italiane con la legge per far fronte all’emergenza AIDS”. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Giorgio Palù durante l’audizione in commissione Affari sociali della Camera.Oggi a un percettore del RdC “lavorare non conviene”, scrive il Comitato scientifico sul Reddito di cittadinanza spiegando che in presenza di un incremento di reddito da lavoro, l’80% di questo concorre alla definizione dell’importo della prestazione. Per rendere conveniente la ricerca – propone – nella determinazione del reddito per il calcolo dell’importo del RDC bisogna considerare -per chi inizia a lavorare o è già occupato, il reddito da lavoro solo per il 60%, senza limiti di tempo, ma fino a quando viene raggiunto il reddito esente da imposizione fiscale considerando al 100% la parte eccedente tale soglia.Perché una proposta di lavoro sia congrua e quindi non rifiutabile dal punto di vista temporale basterà che il contratto superi un mese e non più tre mesi “per incoraggiare persone spesso molto distanti dal mercato del lavoro ad iniziare ad entrarvi e fare esperienza”: si legge nella proposta del Comitato scientifico sul Reddito di cittadinanza che ricorda come i settori in cui potrebbero trovare un’occupazione i beneficiari del Rdc – edilizia, turismo, ristorazione, logistica – sono spesso caratterizzati da una forte stagionalità. Nella considerazione dell’entità minima della retribuzione accettabile – si legge nella proposta – bisognerà rimodularla in base all’orario di lavoro per tenere conto anche di occupazioni part time- Per quanto riguarda l’orario di lavoro ritenuto congruo, invece di riferirsi a rapporti di lavoro a tempo pieno o con orario di lavoro non inferiore all’80% di quello dell’ultimo contratto di lavoro, stante che in molti casi questo riferimento non è possibile, fare riferimento a rapporti con orario di lavoro non inferiore all’60% dell’orario a tempo pieno previsto nei contratti collettivi di cui all’art. 51, d.lgs. n. 81/2015″. Il Comitato propone di eliminare le “severe disposizioni che, ai fini della congruità dell’offerta lavorativa, fissano, dopo la prima offerta, il distanziamento del luogo di lavoro entro 250 chilometri dal luogo di residenza, ovvero su tutto il territorio nazionale, disposizioni palesemente assurde e inutilmente punitive per lavori spesso a tempo parziale e con compensi modesti”.

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    Ddl salva mare: ok al Senato con 220 sì, serve terza lettura

    Il disegno di legge salva mare è stato approvato dal Senato con 220 voti favorevoli, nessun contrario e 15 astensioni, in sede redigente. Fratelli d’Italia aveva annunciato l’astensione in Aula. Il provvedimento, sulla promozione del recupero dei rifiuti in mare e dell’economia circolare, è stato approvato a Montecitorio il 24 ottobre 2019. Rispetto al testo della Camera, a Palazzo Madama sono state apportate alcune modifiche per cui è ora richiesto un ulteriore passaggio parlamentare per l’approvazione definitiva.

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    Accordo di collaborazione tra ANSA e l'agenzia algerina APS

    APS e ANSA hanno firmato un accordo di collaborazione alla presenza dell’Ambasciatore italiano ad Algeri Giovanni Pugliese. L’intesa prevede la disponibilità e lo scambio di contenuti da poter utilizzare sulle piattaforme delle due Agenzie, con l’obiettivo di arricchire la propria offerta di informazione internazionale.    In particolare la partnership si articola nella possibilità per i partner di utilizzare i rispettivi servizi informativi per uso editoriale e la possibilità di sviluppare offerte commerciali congiunte a supporto della comunicazione di istituzioni e aziende dei rispettivi Paesi.    L’Ambasciatore Giovanni Pugliese ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto: “Si tratta di un’importante intesa che rafforza lo scambio di informazioni tra Italia e Algeria, migliorando la conoscenza reciproca tra i nostri due Paesi e che, al contempo, sosterrà le imprese italiane che operano in Algeria e quelle algerine che operano in Italia”.    Per Stefano De Alessandri, Amministratore Delegato ANSA, “questo nuovo accordo tra APS e ANSA, oltre a garantire uno scambio di informazione certificata tra Algeria e Italia, è un primo passo per lo sviluppo di progetti tra le due Agenzie a sostegno della comunicazione delle rispettive istituzioni e aziende dei due Paesi. Le due Agenzie condivideranno i rispettivi progetti e iniziative di maggior successo sui quali hanno recentemente investito, al fine di mettere a fattor comune esperienze e risultati”.    Il Direttore Generale di APS Samir Gaid ha sottolineato che “la firma di questo accordo di cooperazione arriva all’indomani della visita di Stato di Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in Algeria. Il nostro accordo fa parte dello sviluppo delle relazioni bilaterali e del rafforzamento della cooperazione basata sullo scambio e sulla condivisione e sui legami amichevoli e storici tra i nostri due Paesi”.