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    Caro energia: assessore Piemonte, 100mln rincaro per sanità

    (ANSA) – TORINO, 15 MAR – Il caro bollette costa oltre 100
    milioni di euro alle strutture sanitarie piemontesi. E’ la stima
    dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio
    Icardi, che ne ha parlato a margine della presentazione del
    nuovo piano per le liste d’attesa.   
    “L’unica strada è l’intervento del Governo, perché non
    possiamo certo abbassare la temperatura o spegnere le luci –
    sottolinea Icardi -. Possiamo razionalizzare, ma questi
    interventi di efficientamento avrebbero dovuto essere fatti a
    partire da 10 anni fa. Oggi la situazione che abbiamo è questa,
    abbiamo un patrimonio di edilizia sanitaria piuttosto vecchio,
    stiamo cercando di rinnovarlo ma i costi sono difficilmente
    comprimibili, quindi l’unica strada che ritengo possibile è un
    intervento del Governo, anche perché siamo l’unico Paese che ha
    avuto degli aumenti di questo tipo, e qualche domanda a Roma
    dovrebbero farsela”. (ANSA).   

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    Ucraina: iniziato alla Camera l'esame del decreto legge

    L’Aula della Camera esamina il decreto legge Ucraina. Gli emendamenti presentati sul testo sono una settantina. Alternativa, che aveva presentato una pregiudiziale sul decreto, ha annunciato che farà ostruzionismo.      

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    Palamara ricusa giudici Perugia per iscrizione Anm

    (ANSA) – PERUGIA, 15 MAR – Ricusa i giudici del Tribunale di
    Perugia davanti ai quali è in corso il processo che lo vede
    imputato per corruzione, l’ex presidente dell’Anm, Luca Palamara
    che, tramite i suoi legali, ha presentato un’istanza alla Corte
    d’appello del capoluogo umbro. In essa si fa presente anche come
    “a seguito dell’invito all’astensione formulato” dalla difesa
    dell’ex magistrato i componenti del collegio giudicante “con
    estrema lealtà e coerenza”, hanno “loro stessi formulato
    richiesta di astensione al presidente del Tribunale” che però
    l’11 marzo scorso è stata rigettata “ritenendo inesistenti i
    presupposti rilevati”.   
    Palamara, difeso dagli avvocati Benedetto Buratti e Roberto
    Rampioni è presente questa mattina in aula, a Perugia, dove si
    sta svolgendo l’udienza.   
    Alla base della richiesta della difesa, l’iscrizione dei due
    giudici del collegio all’Associazione nazionale magistrati che
    il 15 novembre scorso, ha chiesto di costituirsi parte civile
    nel processo parlando di “danno materiale e morale” causato
    dalle condotte di Palamara. La sua difesa nel gennaio scorso
    aveva rivolto una istanza al Tribunale di Perugia chiedendo di
    acquisire l’elenco nominativo degli iscritti all’Anm “al fine di
    consentire l’esercizio del diritto di difesa in ordine al pieno
    accertamento della imparzialità, indipendenza e terzietà del
    giudice competente a decidere”. Elenco che, sempre secondo la
    difesa Palamara, era stato “ripetutamente” richiesto alla stessa
    Anm che però non lo avrebbe “mai fornito”. (ANSA).   

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    Attivista 'No war' interrompe tg della tv di stato russa, arrestata

     Una manifestante contro la guerra con in mano un cartello ha interrotto uno dei principali notiziari della televisione di stato russa intorno alle 21:31. Ora di Mosca. Lo riporta la Cnn.    “No alla guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, vi dicono bugie qui”, recita il cartello, che nell’ultima riga riporta la seguente frase: “Russi contro la guerra”. 

    Attivista anti-guerra interrompe tg della tv di stato russa

       

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    Fonti Chigi, a studio misure taglia-bollette e prezzi benzina

    Il governo è al lavoro per approvare prime misure anti crisi “già questa settimana”. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Il lavoro si starebbe concentrando in particolare su un pacchetto per contenere i prezzi di energia e carburanti. Sul fronte delle bollette si starebbe valutando una ulteriore forma di rateizzazione oltre a un intervento per calmierare ancora gli aumenti dopo gli interventi degli ultimi mesi. In più si lavora a un taglio dei prezzi per benzina e diesel.
    Per mettere in campo un primo pacchetto di misure anti-crisi il governo sta valutando la possibilità di utilizzare l’extra gettito Iva sui carburanti di questi mesi e di intervenire sugli extraprofitti delle imprese di alcuni dei settori interessati, preservando “la stabilità della finanza pubblica”, si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
    Per fronteggiare le ricadute economiche della guerra in Ucraina – spiegano fonti di Palazzo Chigi – il governo in sede europea si impegnerà per ulteriori misure sul fronte della crisi energetica, in particolare sul fronte di un tetto europeo ai prezzi delle importazioni di gas.   

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    Yang Jiechi, la 'tigre' della diplomazia di Xi

    Fedele al vecchio adagio ‘sono eterni e perpetui solo gli interessi della Cina’, Yang Jiechi rappresenta il volto fedele della politica estera voluta negli ultimi 10 anni dal presidente Xi Jinping, incentrata sul rapporto complicato e turbolento con gli Stati Uniti. Una carriera tutta al ministero degli Esteri, Yang, 71 anni, a Roma in queste ore per trattare con gli americani, è il diplomatico di più alto livello della Cina, forte del sostegno di Xi che nel 2017 lo volle tra i 25 membri del Politburo, l’Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista.
    Una ricompensa per la fedeltà e le capacità mostrate a conclusione della scalata di tutti i livelli della diplomazia fino al ruolo di ministro degli Esteri (2007-13), consigliere di Stato e, da ultimo, capo della Commissione Affari esteri del Pcc, la carica che attualmente lo rende il vertice di tutti gli affari diplomatici della Repubblica popolare: con un ampliamento significativo della sua sfera di influenza anche sulle questioni dell’impegno della Cina contro i cambiamenti climatici e di Taiwan, l’isola che Pechino rivendica come parte inalienabile del suo territorio da riunificare anche con l’uso della forza, se necessario.
    Yang è in una posizione più alta di quella del ministro degli Esteri Wang Yi: entrambi sono consiglieri di Stato, ma Yang negli assetti istituzionali del partito unico ha la prima e l’ultima parola sulle linee strategiche della diplomazia. Il suo ruolo di mediatore nei difficili rapporti con gli Usa è venuto costantemente a galla negli ultimi anni di tempestose relazioni bilaterali, soprattutto nell’ultimo anno con la partecipazione in prima persona ai colloqui con le sue controparti americane. Era, ad esempio, l’interlocutore naturale dell’ex segretario di Stato Mike Pompeo quando c’erano da trasmettere messaggi allo stesso Xi.
    Nato a Shanghai, Yang è un veterano delle relazioni con gli Stati Uniti. Negli anni ’80 fu tra i funzionari dell’ambasciata cinese negli Usa, aperta ufficialmente nel 1979 dopo l’avvio delle relazioni diplomatiche, e poi ancora negli anni ’90, quando a Washington tornò come vice ambasciatore. Yang fu anche interprete per Deng Xiaoping, come testimonia una foto che lo ritrae con l’allora presidente George H.W. Bush, a febbraio del 1989, poche settimane dopo il suo insediamento alla Casa Bianca.    Anzi, si dice che fu proprio Bush senior a dargli il soprannome di ‘tigre’ per le sue capacità negoziali decise e risolute. Come sperimentato in Alaska a marzo 2021 dal segretario di Stato Antony Blinken e dal consigliere sulla Sicurezza nazionale Jake Sullivan. Proverbiale il suo puntiglio nella preparazione dei dossier.
    Nell’incontro avuto a fine 2017 con l’allora ministero degli Esteri Angelino Alfano alla Zhongnanhai, la residenza della leadership cinese, Yang manifestò “apprezzamento per la cooperazione sino-italiana”. Successivamente, alcuni partecipanti alla riunione manifestarono sorpresa per gli argomenti da lui trattati “fin nei minimi dettagli”. 

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    Ucraina, il punto alle 16 – Ucciso un giornalista americano, l'ira Usa

    Mentre cresce, in una Ucraina oramai del tutto terreno di battaglia, il timore delle armi chimiche, fra le vittime si registra il primo giornalista, l’americano Brent Renaud, ucciso a Irpin, nei sobborghi di Kiev, da un colpo al collo al checkpoint dove filmava profughi in fuga dalla capitale. Due suoi colleghi sono rimasti feriti. Immediata la replica di Washington: la Russia subirà gravi conseguenze per quanto sta facendo, dice il consigliere Sicurezza nazionale Jack Sullivan.    A farsi portavoce dei timori sulle armi chimiche il presidente polacco Andrzej Duda, che alla Bbc ha risposto di pensare “che Putin possa usare qualunque cosa in questo momento, specialmente quando si trova in una situazione difficile”.    Eventualità che, secondo Duda, potrebbe portare a un impegno diretto della Nato. E la stessa Casa Bianca ha avvertito Mosca che in questo caso pagherebbe un prezzo alto. Una messa in guardia peraltro arrivata anche dal segretario generale dell’ Alleanza atlantica, il segretario generale Jens Stoltenberg, il quale chiarisce inoltre che non si sta cercando alcuna guerra con Mosca, e per questo motivo torna a dirsi contrario ad ogni ipotesi di No fly zone, chiedendo a Putin di ritirare le truppe e tornare al tavolo della diplomazia. Su questo fronte, intanto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov spiega che nessuno esclude la possibilità di un incontro tra Putin e il presidente ucraino Zelensky, ma bisogna capire di che cosa discutere in questo incontro e quale dovrà essere il risultato. Nuovi colloqui Mosca-Kiev potrebbero aver luogo “già domani o dopodomani”, afferma Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino. Si tratterebbe del quarto round di una serie negoziale che finora non ha dato risultati concreti.    Un colloquio fra Kiev e Varsavia si è invece registrato dopo l’intensificazione degli attacchi russi nel nordovest ucraino, in alcuni casi a pochi chilometri dal confine polacco. Come è successo al centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza di Javoriv, più o meno a metà strada fra Leopoli e il confine polacco, a 25 km dall’Unione europea. Nel centro era attivo anche personale straniero. Sulla base sono stati lanciati una trentina di missili: al momento si contano 35 morti e 134 feriti.    Attacchi russi sono comunque concentrati anche in quasi tutte le aree densamente abitate dell’Ucraina, e stanno producendo pesanti conseguenze: si stima che circa un milione di persone siano senza gas e riscaldamento, mentre si sta lavorando per riparare i danni che i bombardamenti hanno causato a Donetsk, Luhansk e Mykolaiv. Ai tecnici è stato però impedito di raggiungere un centro di distribuzione gas a Bashtanka, nella parte meridionale, a causa dei combattimenti in corso. Dai quali continua la fuga dei civili, con Kiev che fa sapere di essere stata in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari. “L’impegno maggiore ora è Mariupol – spiega lo stesso Zelensky – Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città”.E un convoglio umanitario diretto al porto assediato, dopo essere partito da Zaporizhzia, sta procedendo il suo cammino e al momento senza incontrare ostacoli.    In Russia intanto vanno avanti le proteste contro l’invasione in Ucraina. Tensione ed arresti a Mosca ed in altre città, dove sono in corso manifestazioni contro la guerra. OVD-Info, ong specializzata nel monitoraggio, riferisce di almeno 268 persone già bloccate in 23 città. Dalle immagini dei media si vedono poliziotti intervenire con la forza contro chi manifesta. E sono 14.274, dal 24 febbraio scorso, la persone arrestate in Russia durante le proteste contro l’aggressione all’Ucraina, rende noto la ong. Un appello accorato a fermare il massacro arriva anche dal papa nel corso dell’Angelus: “cessare l’inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri”.    

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    Ucraina: principali tv si uniscono in unico canale 'United news'

    (ANSA) – ROMA, 11 MAR – I principali canali Tv ucraini si
    sono uniti in un unico canale, ‘United news’, per trasmettere 24
    ore su 24 tutte le informazioni sulla crisi. Lo si legge in un
    annuncio sul loro canale.   
    “Al fine di garantire una informazione coordinata e senza
    interruzioni delle notizie, i gruppi media parleranno
    alternativamente all’interno di un unico programma televisivo”,
    sottolineano precisando che saranno forniti aggiornamenti e la
    copertura di tutti gli eventi “sull’aggressione militare della
    Federazione Russa”. (ANSA).