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    Fonti della famiglia Berlusconi: ‘Nessuno sfratto per Fascina’

    Fonti vicine alla famiglia di Silvio Berlusconi fanno sapere che “non hanno alcun fondamento voci di stampa relative a presunte prese di posizione nei confronti di Marta Fascina, con la quale i rapporti sono eccellenti”. Non c’è nessuno sfratto dunque da Villa San Martino per Marta Fascina, che negli ultimi anni ha abitato nella villa di Arcore insieme a Silvio Berlusconi come hanno ventilato alcune indiscrezioni di stampa.

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    Meloni alla Nato: ‘La coesione è l’arma più efficace’

    L’importanza del vertice che dà “una nuova postura alla Nato”, l’approccio a “360 gradi” con l’attenzione da rivolgere al fianco Sud e in particolare all’Africa, anche per fronteggiare il fenomeno delle migrazioni, e “lo straordinario sostegno all’Ucraina” che va portato avanti fino a quando sarà necessario. Sono, secondo quanto si apprende, i tre punti principali dell’intervento della premier Giorgia Meloni durante il primo giorno di lavori a Vilnius. E’ “la coesione l’arma più efficace”, ha ribadito la premier davanti agli alleati, prendendo la parola dopo il presidente Usa Joe Biden e il primo ministro olandese Mark Rutte.

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    Ok unanime del Senato al museo della Shoah a Roma, 157 sì

    (ANSA) – ROMA, 11 LUG – Via libera all’unanimità dall’Aula al
    Senato al ddl per l’istituzione del Museo della Shoah a Roma. I
    voti favorevoli sono stati 157. Presente in Aula il ministro
    della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il provvedimento passa
    all’esame della Camera. Un lungo appaluso ha accompagnato l’ok
    dell’assembea. (ANSA).   

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    La ragazza che accusa La Russa jr parla per 3 ore davanti ai pm

    (ANSA) – MILANO, 11 LUG – Ha parlato per oltre 3 ore davanti
    ai pm di Milano e agli investigatori della Squadra Mobile,
    ricostruendo quanto accaduto quella notte tra il 18 e il 19
    maggio scorso, la 22enne che ha denunciato i presunti abusi
    sessuali da parte di Leonardo Apache La Russa – il 21enne figlio
    del presidente del Senato Ignazio – indagato per violenza
    sessuale. L’audizione è finita attorno alle 15 e ora
    investigatori e inquirenti stanno sentendo un’amica e una
    conoscente della giovane.   
    La deposizione della 22enne è iniziata poco prima di
    mezzogiorno e si è conclusa verso le 15. In queste tre ore, da
    quanto è stato riferito da fonti dell’inchiesta, la ragazza ha
    raccontato quanto accaduto quella notte, quando, stando alla sua
    denuncia, sarebbe stata portata da La Russa a casa sua, dopo la
    serata in discoteca, e si sarebbe risvegliata nel letto la
    mattina del 19 maggio senza ricordare più nulla. Sempre stando
    alla querela della giovane, il 21enne le avrebbe detto quel
    mattino che aveva avuto rapporti con lui e con un suo amico dj.   
    Ora negli uffici della Polizia, che conduce le indagini
    coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria
    Stagnaro, vengono ascoltate come testimoni l’amica che andò nel
    locale con lei quella sera (e a cui la 22enne mandò messaggi la
    mattina ipotizzando di essere stata “drogata”) e una conoscente
    incontrata sempre nella discoteca. (ANSA).   

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    Mattarella chiuderà la 44/ma edizione del Meeting di Rimini

    Sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chiudere, il prossimo 25 agosto, la 44/ma edizione del Meeting dell’Amicizia tra i Popoli, che avrà inizio il prossimo 20 agosto alla Fiera di Rimini. E’ stato annunciato in una conferenza stampa a Roma dove è stato reso noto il programma della kermesse riminese che sarà aperta dal presidente della CEI, il cardinale arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi. Per Mattarella è la seconda presenza alla settimana riminese, dove è già intervenuto nel 2016.

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    Delega fiscale, altri ritocchi ma si punta all’ok entro l’estate

    (ANSA) – ROMA, 11 LUG – Sono circa 250 gli emendamenti
    segnalati che dovrebbero essere votati a Montecitorio tra oggi e
    domani sulla delega fiscale. Niente fiducia, dunque, anche se il
    provvedimento è di fatto blindato in questo passaggio e le
    proposte di modifica, tutte di opposizione dovrebbero essere
    tutte respinte. Il testo, passerà poi al Senato in seconda
    lettura dove dovrebbe subire dei ritocchi per tornare in terza
    lettura a Montecitorio. L’auspicio del governo è quello di
    chiudere entro la pausa estiva. Nei giorni scorsi il
    viceministro Maurizio Leo ha dato questa indicazione per poter
    poi predisporre i decreti delegati in autunno. (ANSA).   

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    Schlein, intervenire su rendite e redditi da capitale

    (ANSA) – ROMA, 11 LUG – “Se dobbiamo abbassare le tasse sul
    lavoro e imprese, sicuramente c’è una parte su cui poter
    intervenire: sono i redditi da capitale e le rendite, dove le
    aliquote sono basse. Rendere il sistema equo è necessario per
    fornire i servizi pubblici fondamentali ai cittadini”. Lo ha
    detto la segretaria del Pd Elly Schlein durante la conferenza
    stampa alla Camera sulla delega al governo per la riforma
    fiscale.   
    “Su successioni e donazioni non proponiamo nessuna nuova
    imposta. Ma l’imposizione bisogna renderla maggiormente
    progressiva”, ha aggiunto il responsabile Economia del Pd
    Antonio Misiani. (ANSA).   

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    Il Green Deal è al bivio al Parlamento Ue, legge sulla natura è in bilico

    In bilico non c’è solo un regolamento comunitario ma rischia di finirci l’intera architettura del Green Deal. Mercoledì, all’Eurocamera, andrà in scena lo scontro finale sulla proposta di legge per il ripristino della natura: sarà una votazione al buio, che giunge in coda a ben due bocciature in commissione al Pe. Sarà, soprattutto, un test per una possibile alleanza tra le destre e il Ppe, che sul pacchetto Fit for 55 ha assunto posizioni sempre più critiche. E la temperatura, a Strasburgo, sta salendo: martedì nella città alsaziana tornerà Greta Thunberg, paladina dell’ambientalismo targato Generation Z. “La legge sulla natura va sostenuta per mitigare la crisi climatica”, ha twittato l’attivista, presentando la protesta.
    Cosa prevede la legge sul ripristino della naturaLa legge sul ripristino della natura è uno dei pilastri del pacchetto clima della Commissione von der Leyen e si inserisce nella strategia sulla biodiversità per il 2030. Tra i suoi punti c’è la previsione di obiettivi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri per il rispristino degli ecosistemi. I negoziati sulla proposta erano partiti all’insegna del dialogo. Ma, con il passare del tempo, anche la legge sulla natura ha risentito della frattura tra S&d e Popolari sui temi ambientali. Una frattura che ha visto più volte protagonista anche la maggioranza italiana, fortemente critica su alcuni aspetti del Fit for 55.
    “Il Ppe pensa che per il futuro europeo si deve alleare con la destra più radicale” ma “la destra non è in grado di costruire l’Europa. Anzi vuole fermarne la costruzione”, ha sottolineato il vice presidente della Commissione con delega al clima Frans Timmermans, in un’intervista a La Repubblica. E le sue parole non sono passate inosservate in Italia. “Le politiche di Timmermans confermano quanto questa Commissione sia distante anni luce dalla realtà e metta l’Europa in ginocchio”, ha tuonato la delegazione della Lega all’Eurocamera. Ma a mettere nel mirino Timmermans non ci ha pensato solo la politica.
    “Purtroppo abbiamo un commissario che sul tema della sostenibilità ha un approccio ideologico”, ha sottolineato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi rimarcando la necessità che Bruxelles torni al suo disegno iniziale, quello della “neutralità tecnologica”.
    Del resto, a destra e nel Ppe la contrarietà ad alcuni punti del Green Deal viene spiegata come una posizione volta, innanzitutto, a tutelare imprese e cittadini di fronte ai costi della rivoluzione verde. “Servono migliaia di miliardi per la transizione ecologica, il problema è chi paga”, ha osservato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti riproponendo il tema degli incentivi europei. Non a caso, la linea dell’Italia nel dibattito sul Patto di stabilità è quella di scorporare gli investimenti per il green e il digitale dal computo del debito. Linea che, tuttavia, tra i 27 appare al momento minoritaria.
    Mercoledì, nel frattempo, la legge sulla natura rischia di deflagrare in una clamorosa bocciatura. Renew, cercando un’ultima mediazione, ha presentato una serie di emendamenti che di fatto ripropongono il testo, più morbido, approvato inizialmente dal Consiglio. La presidenza spagnola e, sotto traccia, anche Ursula von der Leyen, stanno tentando un’ultima moral suasion, soprattutto nei confronti del Ppe. Anche perché, come spiegato dalla Commissione, in caso di bocciatura la legge non sarà ripresentata. Il Green Deal rischia quindi di diventare monco prima di una campagna per le Europee che proprio sull’ambiente avrà uno dei suoi terreni di battaglia.