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    Ok unanime a Bicamerale Orlandi, va in Aula al Senato

    (ANSA) – ROMA, 27 GIU – Via libera unanime all’istituzione
    della commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di
    Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori da parte della commissione
    Affari Costituzionali del Senato. Il provvedimento, già
    approvato dalla Camera, ora passa in Aula del Senato per l’ok
    definitivo. La commissione ha dato mandato al relatore Andrea de
    Priamo di riferire in Aula. (ANSA).   

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    Mattarella, guerra in Ucraina rallenta l’economia

    (ANSA) – ROMA, 27 GIU – “Se la crescita dell’economia globale
    negli ultimi decenni ha riversato qualche stilla di risorse
    verso le aree meno fortunate, pandemia e rinnovate tensioni
    internazionali, a partire dalla guerra scatenata dalla
    Federazione Russa contro l’indipendenza dell’Ucraina, hanno
    provocato un rallentamento delle economie, con una contrazione
    delle capacità di spesa in tutti i Paesi e soprattutto in quelli
    a più basso reddito”. Lo ha detto il presidente della Repubblica
    Sergio Mattarella nel suo discorso in occasione del XVI Simposio
    Cotec Europa al teatro Massimo di Palermo. (ANSA).   

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    Mattarella, il clima cambia, è sotto gli occhi di tutti

    (ANSA) – ROMA, 27 GIU – “Sono sotto gli occhi di tutti le
    conseguenze del cambiamento climatico nella vita delle
    popolazioni, sempre più frequenti e pervasive soprattutto nelle
    aree più fragili del mondo. Vale per le isole a rischio di
    sommersione nel Pacifico così come per la desertificazione in
    atto in tante aree”. Lo ha detto il presidente della Repubblica
    Sergio Mattarella nel suo discorso in occasione del XVI Simposio
    Cotec Europa al teatro Massimo di Palermo.   
    “La Repubblica Italiana è chiamata a fare la sua parte, in
    occasione degli appuntamenti multilaterali dei prossimi mesi.   
    Nel 2024, con la presidenza del G7, l’Italia avrà inoltre la
    possibilità di orientare l’agenda dei lavori verso un
    coordinamento con i Paesi partner con uno sguardo di lungo
    periodo. Sicurezza alimentare, clima, energia e investimenti in
    infrastrutture sostenibili saranno aree di interesse, con
    particolare riferimento al continente africano. È in gioco la
    prosperità dell’intero pianeta”, ha concluso il capo dello
    Stato. (ANSA).   

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    Il popolo della pasta si ribella, cartelli a Fontana Trevi

    (ANSA) – ROMA, 27 GIU – “Basta con la panna nella carbonara”,
    “No al cappuccino con la pasta”, “Mettere il pollo sulla pasta è
    un crimine in Italia”: con questi slogan alcuni “attivisti della
    pastasciutta” si sono dati appuntamento a fontana di Trevi, nel
    cuore di Roma, per protestare contro quelle che definiscono
    abitudini “sbagliate” dei turisti.
    Nelle ultime settimane è cominciata una piccola rivolta di
    alcuni ristoratori romani che, dal vivo o sulle pagine web, si
    sono rifiutati di “stravolgere i piatti tipici della cucina
    italiana”. Hanno scritto post sulle proprie pagine internet
    nelle quali riferivano che nei loro locali non sarebbero stati
    mai più serviti cappuccini a cena. Alle proteste dei ristoratori
    hanno fatto seguito anche quelle di alcuni puristi della cucina
    italiana e operatori del turismo che hanno postato sulle loro
    pagine social una sorta di decalogo su come si mangia italiano.   
    E proprio in questa cornice si è mosso Nicolas Calia, che –
    armato di cartelli – è venuto da Salemi, Sicilia, fino a Roma
    per esprimere il suo dissenso sul maltrattamento della cucina
    mediterranea. Calia, che su Instagram ha una pagina che si
    chiama Visit Sicily, ha guidato una protesta a fontana di Trevi
    mostrando in mezzo ad una folla di turisti gli slogan contro lo
    stravolgimento delle ricette tradizionali. “Io vivo a New York e
    assisto ogni giorno alle rivisitazioni della cucina italiana,
    non posso accettare di vederle anche qua in Italia”, dice
    spiegando che cosa lo ha spinto a protestare. (ANSA).   

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    Salvini, oggi ci sarà il nome del commissario per l’alluvione in Emilia

    Il vicepremier Matteo Salvini, a Napoli, a margine del congresso Ugl, ha confermato che oggi ci sarà il nome del commissario per l’alluvione in Emilia Romagna. Ad un domanda se oggi si deciderà il nome, Salvini ha risposto “si”. 
    Confindustria Romagna, ‘130 le imprese colpite dall’alluvione’ – “La nostra associazione conta 130 imprese colpite, con oltre 200 milioni di danni subiti: numeri che meritano risposte e soluzioni in tempi rapidi, senza nodi burocratici. Così come meritano risposte precise tutte le persone che in questa vicenda hanno perso tutto, e a cui va il nostro primo pensiero”. E’ quanto ha affermato la delegazione Forlì-Cesena di Confindustria Romagna, presieduta dal vicepresidente Giovanni Giannini, che ha incontrato nella sede di Forlì dell’associazione il prefetto di Forlì-Cesena, Antonio Corona, il presidente della provincia e sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, e il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, per un confronto sul post alluvione. “A loro abbiamo ribadito l’urgenza di procedere ora con la ricostruzione dei territori colpiti, che deve partire immediatamente – è stato aggiunto -. È necessario quindi nominare senza ulteriori indugi un commissario dotato di adeguate risorse per affrontare non solo la fase ricostruttiva, ma anche la costruzione di opere nuove per mettere in sicurezza il territorio e le comunità”. “Come già avuto modo di osservare in altre occasioni – ha sottolineato il prefetto della provincia di Forlì-Cesena, Antonio Corona – questa situazione è assai diversa da quella determinata da terremoti o nevicate, nel senso che la pioggia può arrivare in qualsiasi momento, anche d’estate, e abbattersi su un territorio già fortemente colpito, come quello romagnolo. Da qui, tra le priorità d’intervento, la necessità quanto prima di ‘rinforzare’ il territorio e rendere assai meno vulnerabile il sistema della viabilità al fine di evitare il ripetersi di quanto avvenuto. In tale priorità rientra ovviamente anche la messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Ciò che infatti ha creato maggiori problemi è stato da una parte l’esondazione di questi ultimi, dall’altra le numerose frane e interruzioni stradali”, ha concluso il prefetto.

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    Mattarella, su Ustica mancano tasselli, cercare la verità

    (ANSA) – ROMA, 27 GIU – “Una completa verità non è stata
    pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta
    ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. I risultati
    ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli
    mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al
    bisogno di verità e giustizia”. Lo afferma il Presidente della
    Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 43/mo
    anniversario della strage di Ustica.   
    ” La sera del 27 giugno di 43 anni or sono venne scritta –
    ricorda il capo dello Stato – una delle pagine più dolorose e
    buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio
    da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini,
    precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a
    nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai
    familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile
    dolore. La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno
    comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze
    e responsabilità. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla
    strage; anche a causa – sottolinea – di opacità e ambiguità.
    L’impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e
    alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si
    devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale
    di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la
    dinamica degli eventi”. (ANSA).   

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    Termoli abbraccia il nuovo presidente della Regione Roberti

    (ANSA) – TERMOLI, 27 GIU – Termoli ha abbracciato il nuovo
    presidente della Regione Molise al suo ritorno in città ieri a
    tarda sera. Accolto con applausi e fuochi d’artificio al suo
    arrivo nella sede elettorale, Francesco Roberti ha salutato con
    affetto tutti i presenti. “La gente di Termoli è stata la mia
    forza – ha detto – Coloro che mi hanno spinto ad andare avanti.   
    Sono emozionato, ma soddisfatto. Un pensiero a mia madre, con
    tutti i guai che le ho fatto passare da ragazzo, ora le do
    qualche soddisfazione da adulto”.   
    Un carriera politica iniziata da consigliere comunale quella
    di Roberti, proseguita in Consiglio provinciale, poi come
    sindaco di Termoli, presidente della Provincia di Campobasso,
    ora alla guida del Molise.   
    “L’importante è lavorare in mezzo alla gente, per la gente –
    ha proseguito Roberti – e non manca il premio che l’elettorato
    ti riconosce, ti dà la sua fiducia. La politica è squadra, è
    confronto, bisogna stare insieme e lavorare tanto. Se si
    dimostrano queste cose i cittadini lo riconoscono, ma bisogna
    anche saper tenere unita la squadra”.   
    Parlando della vittoria, Roberti ha sottolineato: “La gente
    mi ha portato qui, coloro che credono che c’è ancora speranza in
    questa regione e che premiano l’umiltà”. Roberti ha salutato la
    sua famiglia, la moglie Elvira, i due figli, la madre, gli
    assessori e consiglieri comunali di Termoli, gli amici. Si è
    fermato con loro fino a tarda notte in attesa dei risultati
    definitivi. “Ringrazio tutti i miei concittadini. Questa è la
    nostra festa. Ora abbiamo tante cose da fare, una serie di
    criticità da affrontare. Questo successo è meritato da tutto il
    Basso Molise che da tempo probabilmente attendeva un presidente
    del Basso Molise. Ora dobbiamo lavorare per il Molise, per ogni
    angolo del Molise”. (ANSA).   

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    Mattarella: “Su Ustica mancano tasselli, cercare la verità”

     “Una completa verità non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. I risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 43/mo anniversario della strage di Ustica.
       “La sera del 27 giugno di 43 anni or sono venne scritta – ricorda il capo dello Stato – una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore. La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze e responsabilità. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa – sottolinea – di opacità e ambiguità. L’impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi”.