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Salvini, oggi ci sarà il nome del commissario per l’alluvione in Emilia

Il vicepremier Matteo Salvini, a Napoli, a margine del congresso Ugl, ha confermato che oggi ci sarà il nome del commissario per l’alluvione in Emilia Romagna. Ad un domanda se oggi si deciderà il nome, Salvini ha risposto “si”. 

Confindustria Romagna, ‘130 le imprese colpite dall’alluvione’ – “La nostra associazione conta 130 imprese colpite, con oltre 200 milioni di danni subiti: numeri che meritano risposte e soluzioni in tempi rapidi, senza nodi burocratici. Così come meritano risposte precise tutte le persone che in questa vicenda hanno perso tutto, e a cui va il nostro primo pensiero”. E’ quanto ha affermato la delegazione Forlì-Cesena di Confindustria Romagna, presieduta dal vicepresidente Giovanni Giannini, che ha incontrato nella sede di Forlì dell’associazione il prefetto di Forlì-Cesena, Antonio Corona, il presidente della provincia e sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, e il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, per un confronto sul post alluvione.

“A loro abbiamo ribadito l’urgenza di procedere ora con la ricostruzione dei territori colpiti, che deve partire immediatamente – è stato aggiunto -. È necessario quindi nominare senza ulteriori indugi un commissario dotato di adeguate risorse per affrontare non solo la fase ricostruttiva, ma anche la costruzione di opere nuove per mettere in sicurezza il territorio e le comunità”. “Come già avuto modo di osservare in altre occasioni – ha sottolineato il prefetto della provincia di Forlì-Cesena, Antonio Corona – questa situazione è assai diversa da quella determinata da terremoti o nevicate, nel senso che la pioggia può arrivare in qualsiasi momento, anche d’estate, e abbattersi su un territorio già fortemente colpito, come quello romagnolo. Da qui, tra le priorità d’intervento, la necessità quanto prima di ‘rinforzare’ il territorio e rendere assai meno vulnerabile il sistema della viabilità al fine di evitare il ripetersi di quanto avvenuto. In tale priorità rientra ovviamente anche la messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Ciò che infatti ha creato maggiori problemi è stato da una parte l’esondazione di questi ultimi, dall’altra le numerose frane e interruzioni stradali”, ha concluso il prefetto.


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