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    Meloni, non è giusto lasciare dilagare Wagner in Africa

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “Più persone partono, più persone si
    mettono nelle mani di cinici trafficanti e più c’è il rischio
    che qualcosa vada storto: non credo che questo possa mai essere
    il modo giusto, umano e responsabile di affrontare questa
    vicenda. Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la
    sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve
    arrivare da noi, lasciare che arrivi da noi solo chi ha soldi
    per pagare quei mafiosi, lasciare che in Africa continuino a
    prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti”. Lo
    afferma Giorgia Meloni parlando alla presentazione del libro su
    Papa Francesco. (ANSA).   

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    Ucraina: Meloni, S. Sede la più idonea per negoziato

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “La Santa Sede è la più idonea per il
    negoziato: ha l’appoggio dell’Italia”, Lo afferma la premier
    Giorgia Meloni alla presentazione del libro di Padre Antonio
    Spadaro, “L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica
    internazionale”. (ANSA).   

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    Meloni,accusata di cose raccapriccianti,ho coscienza a posto

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “Sono giorni particolari, io sono
    stata accusata di cose raccapriccianti ma la mia coscienza è a
    posto: più persone partono più si rischia che qualcosa vada
    storto. Non è il modo umano di affrontare, forse è il più
    facile, decidere che siano i mafiosi a scegliere chi viene da
    noi, che chi arriva si trovi vittima della criminalità
    organizzata, della prostituzione”, Lo afferma la premier Giorgia
    Meloni alla presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro,
    “L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica internazionale”.   
    (ANSA).   

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    Meloni, ringrazio Dio di essere costretta a fare scelte

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “Sulla politica estera in passato
    l’Italia ha avuto posizioni altalenanti: non scegliere è più
    redditizio. Oggi invece la politica non se lo può più permettere
    e nelle difficoltà ringrazio Dio per essere costretta a fare
    delle scelte, con la possibilità di dare a questa nazione una
    politica industriale, economica, un’idea per le riforme. Questo
    certo non aiuta sul consenso”, Lo afferma la premier Giorgia
    Meloni alla presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro,
    “L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica internazionale”.   
    (ANSA).   

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    Mattarella a Nairobi, Kenya tra innovazione e ritardi

     Il presidente della Repubblica è atterrato a Nairobi per una visita di Stato in Kenya di tre giorni. Si tratta dell’ennesima missione del capo dello Stato in un Paese dell’Africa sub-sahariana a testimonianza dell’attenzione che l’Italia da qualche anno sta dedicando al Continente.    E’ infatti la sua quinta missione nell’area da quando è presidente della Repubblica. Il Kenya è oggi un Paese fondamentale per il suo ruolo geopolitico ed importante dal punto di vista economico essendo una delle economie in più rapida crescita dell’Africa sub-sahariana. Conta 50 milioni di abitanti e una popolazione urbana giovane, istruita e che parla inglese. Un Paese chiave quindi per gli investimenti stranieri soprattutto di alta tecnologia ed appetibile anche per le piccole e medie imprese. “Un modello economico e politico”, viene definito dal Quirinale, che può giocare un ruolo virtuoso grazie alla sua stabilità politica e alla sua vivacità economica, sostenuta da una serie di start up innovative. Il Kenya viene visto sempre più come una piattaforma naturale per le aziende straniere alla ricerca di un punto di accesso alla regione, con al centro la sua capitale Nairobi. Non a caso il Kenya viene chiamato la Silicon Savannah: si presenta infatti come un hub ideale per i servizi finanziari, di comunicazione e di trasporto in tutta la regione. Naturalmente, stiamo parlando di una crescita incompiuta in un Paese alle prese con le classiche contraddizioni dell’Africa sub-sahariana. Nairobi ne è un esempio, con il suo downtown all’occidentale e le periferie ancora costellate di baraccopoli. Ma proprio la mancanza di infrastrutture formali ha fatto da catalizzatore per l’esplosione tecnologica del Paese. Il Kenya vanta una delle connessioni internet mobile più veloci al mondo. C’è quindi un importante spazio per imprenditori, investitori ed esperti di tecnologia. Il Kenya chiede quindi all’Occidente e all’Italia un modello di impresa, aiuti alla crescita, training ed un sostegno tradizionale come quello cooperativo. Il presidente Mattarella è a Nairobi accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. Nella capitale vedrà il presidente keniota William Ruto e i presidenti delle due Camere e terrà un discorso all’università della città. Non mancherà infine una tappa a a Malindi, mercoledì 15 marzo per visitare al Centro spaziale “Luigi Broglio”. La base è un asset strategico per Italia e il Kenya nelle tecnologie spaziali, la ricerca e le analisi di dati satellitari.    

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    Mattarella arrivato a Nairobi per visita di Stato

    (ANSA) – NAIROBI, 13 MAR – Il presidente della Repubblica,
    Sergio Mattarella, è atterrato a Nairobi per una visita di Stato
    in Kenya di tre giorni. Si tratta dell’ennesima missione del
    capo dello Stato in un Paese dell’Africa sub-sahariana. E’
    infatti la sua quinta missione nell’area da quando è presidente
    della Repubblica. (ANSA).   

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    Mafia: Fontana, omicidio Dalla Chiesa attacco a cuore Stato

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “Sono trascorsi più di 40 anni dal
    vile attentato con cui le organizzazioni mafiose uccisero
    brutalmente il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie
    Emanuela Setti Carraro e l’Agente della Polizia di Stato
    Domenico Russo. Si parlò allora di un attacco al cuore dello
    Stato. Mai espressione fu più appropriata. Uccidendo Dalla
    Chiesa, la mafia aveva colpito un servitore dello Stato, che in
    tempi, circostanze e ruoli diversi aveva sempre difeso
    strenuamente le istituzioni”. Lo dice il presidente della Camera
    Lorenzo Fontana alla presentazione, a Montecitorio, del libro
    storico-documentale “Carlo Alberto Dalla Chiesa. Soldato,
    Carabiniere, Prefetto”, cui han preso parte i figli di Dalla
    Chiesa, Nando e Rita, ed i vertici delle Forze Armate.   
    “Il libro che viene oggi presentato è un deferente omaggio a
    un uomo che ha sacrificato la vita per il proprio Paese. E
    questa biografia, riccamente documentata e illustrata, ne onora
    la memoria”, conclude. (ANSA).   

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    Rampelli,su Ramelli si materializza intolleranza di sinistra

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “A Milano si materializza
    l’intolleranza di certa sinistra nei confronti di idee difformi
    dalle proprie. Esattamente quello che abbiamo svelato nelle
    ultime settimane, quando le violenze di Firenze hanno scatenato
    una campagna stampa a tappeto e una manifestazione nazionale da
    parte del Pd. Abbiamo denunciato il clima diffuso nei licei e
    nelle università italiane, dove gruppi appartenenti alla
    sinistra radicale, sedicenti antifascisti immemori delle pene
    subite dai veri antifascisti che combatteremo durante il
    ventennio per conquistare il diritto di tutti a esercitare le
    libertà fondamentali, a iniziare da quelle di pensiero e
    manifestazione, hanno dato bene l’idea di dove vorrebbero
    portare i diritti politici in Italia. Oggi c’è stata conferma di
    questa involuzione: i nostalgici del socialismo reale in salsa
    sovietica hanno cercato di impedire alla sottosegretaria
    Frassinetti la deposizione di un mazzo di fiori sotto la targa
    che ricorda Sergio Ramelli. Come negli anni ’70 sono volati
    slogan terribili gravidi di odio e di minacce di morte. Scene
    già registrate a Firenze e a Bologna in una preoccupante spirale
    di fanatismo radicale. Il tutto nell’assoluta indifferenza del
    Partito Democratico la cui neosegretaria Schlein non ha speso
    una parola di condanna”. E’ quanto dichiara il vicepresidente
    della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.   
    “La cosa terribile è che questa volta i cori e i
    fronteggiamenti si sono svolti nel cortile della scuola dove il
    diciannovenne, attivista del Fronte della Gioventù, fu aggredito
    e colpito a morte. Un sacrilegio vero e proprio. La mia
    solidarietà al dirigente scolastico, alla sottosegretaria Paola
    Frassinetti, agli studenti dell’istituto Molinari e a tutti
    coloro che sono stati legati a Sergio Ramelli da sentimenti
    profondi. La verità emerge sempre: licei e atenei sono infestati
    da studenti anti democratici, violenti, mai sconfessati dal Pd e
    dal M5S, che intimoriscono chiunque dica, scriva, promulghi idee
    di destra e il gravissimo episodio odierno lo dimostra più di
    qualunque altro” conclude. (ANSA).