More stories

  • in

    Meloni, noi abbiamo salvato più vite rispetto alle partenze

    (ANSA) – ROMA, 22 MAR – “Dal 2013 al 2023 secondo i dati
    Unhcr nel Mediterraneo sono morte complessivamente 25.692
    persone: sappiamo che il rischio che qualcosa vada storto è
    insito nelle partenze in sé e infatti è accaduto con tutti i
    governi. Sono andata a guardare quale era la percentuale di
    quanti non si è riusciti a salvare rispetto alle partenze e i
    dati di questo governo sono i più bassi”. Così la premier
    Giorgia Meloni alla Camera, replicando dopo le comunicazioni in
    vista del Consiglio Ue, sottolineando che “noi siamo quelli che
    in rapporto agli sbarchi sono riusciti potenzialmente a salvare
    più persone. I dati smontano una certa propaganda”.   
    “Raccontare al cospetto del mondo, di fronte a questo enorme
    sforzo, che invece lasciamo bambini morire nel Mediterraneo è
    una calunnia non solo del governo ma nei confronti dello Stato
    italiano, degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine,
    del nostro intero sistema. O volete dire che ci sono uomini
    delle forze dell’ordine che non vogliono salvare i bambini per
    indicazioni del governo?”, aggiunge. (ANSA).   

  • in

    Meloni, in Aula molte falsità, niente da dire sulle cose vere…

    (ANSA) – ROMA, 22 MAR – “Risponderò prevalentemente alle cose
    che non condivido cercando di guadagnare tempo perché siamo
    impegnati al Quirinale sempre in vista del Consiglio Europeo, ma
    sono molte le questioni che non condivido: dico di più, ho
    sentito una grande quantità di cose false e la considero una
    buona notizia” perché “quando c’è bisogno di dire cose che non
    sono vere evidentemente non si ha molto da dire su quello che
    vero è”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera,
    nella sua replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del
    Consiglio europeo.   
    “Partiamo dal tema dell’immigrazione, il tema principalmente
    attenzionato. In ben due interventi dell’opposizione si dice che
    io ho detto che Cutro è una disgrazia e invece è una tragedia.   
    Avviare una polemica su una cosa che ho ampiamente detto è
    francamente bizzarra”, ha aggiunto la presidente del Consiglio
    ricordando che nel suo discorso di ieri in Senato ha usato sia
    il termine “disgrazia” sia “tragedia”, parlando del naufragio di
    migranti. (ANSA).   

  • in

    Ok unanime del Senato all'Equo compenso

    (ANSA) – ROMA, 22 MAR – L’aula del Senato ha approvato,
    all’unanimità e per alzata di mano, il disegno di legge
    sull’equo compenso delle prestazioni professionali. Il
    provvedimento – votato precedentemente articolo per articolo e
    senza l’esame di emendamenti – tornerà alla Camera per una terza
    lettura, visto che al Senato è stata apportata una lieve
    modifica rispetto al testo esaminato inizialmente a
    Montecitorio. (ANSA).   

  • in

    Renzi, leggi simbolo di Conte hanno consentito truffe colossali

    (ANSA) – ROMA, 22 MAR – “Le leggi simbolo di Giuseppe Conte,
    dai bonus edilizi al reddito di cittadinanza, hanno consentito
    truffe colossali a spese dello Stato. I grillini si riempivano
    la bocca della parola onestà ma nessuno come loro ha favorito i
    disonesti, i ladri, i truffatori. E la verità finalmente
    emerge”. Lo scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi,
    facendo riferimento ad una truffa, scoperta dalla guardia di
    finanza di Avellino, sui bonus edilizi. (ANSA).   

  • in

    Papa Francesco: “Basta sprechi e abusi di acqua, non sia motivo di guerre”

    “In questi giorni si svolge a New York la seconda Conferenza dell’acqua dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Prego per il buon esito dei lavori e auspico che l’importante evento possa accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono la scarsità di acqua, di questo bene primario. L’acqua non può essere oggetto sprechi o di abusi, o motivo di guerre, ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”. Lo ha detto papa Francesco in un appello al termine dell’udienza generale, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.  
    “Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua – ha affermato il Pontefice -. Tornano alla mente le parole di San Francesco d’Assisi: ‘laudato si’, mi Signore, per sora acqua, la quale è molto utile e umile, e preziosa e casta’”. “In queste parole semplici sentiamo la bellezza del creato e la consapevolezza delle sfide che implica il prendersi cura”, ha aggiunto.    

  • in

    Ucraina: droni russi sulla regione di Kiev, 3 morti

    Tre persone sono morte e altre sette sono rimaste ferite in seguito ad un attacco con droni lanciato la notte scorsa dalle forze russe nella regione di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l’amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform. “A seguito di un attacco notturno di droni nella regione di Kiev, un obiettivo civile è stato danneggiato. Attualmente, siamo a conoscenza di tre morti e sette feriti. Le informazioni sono in fase di chiarimento”, si legge nel messaggio.    Sul posto sono al lavoro unità del Servizio di emergenza statale, della Polizia nazionale e dei servizi di emergenza competenti, ha aggiunto l’amministrazione militare.

    Le forze di Kiev hanno respinto ieri 114 attacchi russi nel Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto. Lo riporta il Kyiv Independent. Le truppe russe continuano a concentrare le loro offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk, ha spiegato l’esercito. Da parte sua l’Aeronautica militare ucraina ha condotto sei attacchi contro basi russe, mentre le forze di terra hanno distrutto un deposito di munizioni, due sistemi missilistici antiaerei, una stazione radar e un’altra struttura militare chiave non meglio identificata. Ieri la Russia ha lanciato 10 missili in Ucraina, 32 raid aerei e 90 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo, prendendo di mira le infrastrutture civili.

  • in

    Frontex: 'La decisione su Cutro spettava all'Italia'

    Frontex ha “assolto al compito di segnalazione alle autorità italiane, la decisione se fare intervenire la Guardia di Finanza o istituire un’operazione Sar spettava a loro”. Lo ha detto il direttore esecutivo della stessa agenzia Ue, Hans Leijtens, in audizione al Parlamento europeo, rispondendo a una domanda sul naufragio al largo di Cutro. Il direttore ha evidenziato che “le immagini” condivise “in tempo reale con il Centro di coordinamento” mostravano “un’imbarcazione che in quel momento non era in pericolo ma che sollevava interrogativi” e “tutto il resto era una decisione che spettava all’Italia”.  
    “Ogni vita persa è una vita persa di troppo e penso che” trovare modi per “salvare vite debba essere in cima alla lista dei pensieri”, ha sottolineato Leijtens rivolgendosi agli eurodeputati della commissione per le Libertà civili (Libe). Nel caso vi sia “un qualche segnale” di “pericolo” per “un’imbarcazione”, Frontex “lancia il may-day e fa in modo che ognuno sia informato di quello che avviene in mare”, ha riferito il direttore esecutivo, deplorando il ripetersi “su base regolare di incidenti tragici”. Il compito dell’agenzia Ue, ha aggiunto ancora Leijtens, riguarda “le operazioni congiunte” per “cooperare con i Paesi sul campo, in mare aperto, e dare un contributo tangibile a ciò che è necessario fare per salvare vite”, e “la sorveglianza aerea multifunzionale che dispieghiamo attorno a Grecia, Italia e nel sud del Mediterraneo” allo scopo di “fornire in tempo reale informazioni ai Paesi membri”.   

  • in

    Meloni sente von der Leyen: 'Sui migranti Ue agisca con urgenza'

    L’aula del Senato ha approvato la risoluzione proposta dalle forze di maggioranza, dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo. Il voto è avvenuto con il sistema elettronico ma senza registrazione.

    Migranti, Meloni: ‘Non attendiamo inermi il prossimo naufragio’

    “Ho sentito dire che andrei in Europa a prendere ordini. Lo diranno i fatti. Non mi vedrete mai” fare questo. “Io preferisco dimettermi, piuttosto che presentarmi al cospetto di un mio omologo europeo con i toni con i quali Giuseppe Conte andò al cospetto di Angela Merkel, a dirle che il M5s erano ragazzi che avevano paura di scendere nei consensi ma alla fine avrebbero fatto quello che l’Europa chiedeva. Preferisco dimettermi che rappresentare una nazione del genere”, ha detto ancora Giorgia Meloni in Senato, rispondendo al M5s, in conclusione della replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
    “Il primo banco di prova è il tema dell’immigrazione, a cui il nostro governo ha ottenuto che venisse dedicata gran parte del consiglio straordinario di febbraio. Siamo di fronte a una emergenza che sta diventando strutturale, questa definizione è la più realistica fotografia”.  
    Sulla tragedia di Cutro “la mia coscienza è completamente a posto, spero che sia a posto anche la coscienza di chi usa le morti di povera gente per fare propaganda”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Senato, nella replica alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo riferendosi all’intervento della senatrice Tatjana Rojc, elletta col Pd.

    Agenzia ANSA

    Serracchiani, ora chiarezza. Zanella, andremo anche oltre (ANSA)

    “Lo voglio ribadire: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato”. Lo ha detto la premier sottolineando che “all’indomani della disgrazia di Cutro ho scritto al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio europeo e al Consiglio Ue. Per ribadire che non possiamo attendere oltre. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell’Italia sono le frontiere dell’Europa”. Le indicazioni dell’Ue sanciscono “il principio del coinvolgimento degli stati di bandiera delle navi Ong nelle operazioni Sar, che non devono più gravare solo sugli stati di approdo. Gli stati di bandiera che finanziano le Ong devono assumersi le responsabilità che il diritto del mare assegna loro”.
    “Questo governo è abituato a difendere l’interesse nazionale: non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto i governi precedenti, magari di soppiatto, senza metterci la faccia. Noi la faccia ce la mettiamo convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la sovranità nazionale. La libertà ha un prezzo: se non sei in grado di difenderti lo fanno altri ma lo faranno imponendo un prezzo”. “Criticate ferocemente il governo, me, le scelte che facciamo, i provvedimenti, le nostre eventuali mancanze ma, vi prego, fermatevi un secondo prima di danneggiare l’Italia, perché questo fa la differenza”.  
    Telefonata fra la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, in vista del Consiglio europeo. Come riferisce Palazzo Chigi, “con von der Leyen, è stata condivisa l’urgenza di agire a livello europeo sulla migrazione, sottolineata dalla presidente della Commissione Europea nella sua lettera ai leader Ue, in sintonia con le priorità italiane sul tema”.

    Agenzia ANSA

    Nella missiva si parla di cooperazione rafforzata, di search and rescue, di solidarietà, ricollocazione. Von der Leyen: “Una misura di sostegno da 200 milioni per l’accoglienza” (ANSA)