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    Nasce in Parlamento l'intergruppo dei garantisti

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – Nasce in Parlamento l’Intergruppo dei
    garantisti. L’idea è del responsabile Giustizia di Azione,
    Enrico Costa, che ha scritto una lettera ai parlamentari di
    tutti i gruppi per invitarli ad aderire a questo “luogo di
    incontro e confronto per coloro che, pur da appartenenze
    politiche, percorsi e sensibilità individuali diverse
    condividono e coltivano la cultura garantista”. Si tratta di dar
    vita ad una “zona franca in cui ritrovarsi che, nella pluralità
    di vedute, vanta un punto di forza e non un limite, per chiunque
    ritenga il diritto di difesa, la presunzione di non
    colpevolezza, il giusto processo, la concezione di diritto
    penale come extrema ratio, pilastri essenziali e irrinunciabili
    della nostra democrazia”. Questo intergruppo “sarà anche una
    sede aperta al coinvolgimento e al contributo di esperti
    proveninenti dall’avvocatura, dalla magistratura,
    dall’accademia”. “Una piattaforma”, insomma, “attraverso la
    quale elaborare studi e documenti da tradurre in pratica, per
    chi vorrà, nell’esercizio del proprio mandato parlamentare e da
    sottoporre comunque alle istituzioni e alla società civile”.   
    L’intergruppo dovrà unire “tutti i deputati e senatori animati
    dalla convinzione e sensibilità di tutelare e attuare i principi
    costituzionali che sono alla base dello stato di diritto”.   
    All’intergruppo hanno sinora aderito, oltre a Costa, Luciano
    D’Alfonso (Pd), Roberto Giachetti (Az-IV), Dario Iaia (FdI),
    Ylenia Lucaselli (FdI), Marco Lacarra (Pd), Maurizio Lupi (Nm),
    Riccardo Magi (+Eu), Simonetta Matone (Lega), Giorgio Mulè (FI),
    Pietro Pittalis (FI), Filiberto Zaratti (AVS). Secondo il
    presidente della Commissione Giustizia della Camera Ciro Maschio
    “ogni strumento finalizzato a sensibilizzare su principi e temi
    cosí importanti della giustizia è utile e apprezzabile”. (ANSA).   

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    Bonelli, la nomina di Cingolani viola la legge del 2004

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – “La nomina dell’ex ministro Roberto
    Cingolani al vertice di Leonardo da parte del governo viola la
    legge 20 luglio 2004, secondo cui un ex ministro non può
    ricoprire incarichi in enti di diritto pubblico, società a scopo
    di lucro, nei 12 mesi successivi dal termine della carica di
    governo. L’ex ministro Cingolani ha cessato dalla carica il 21
    ottobre 2022 ovvero circa 6 mesi fa”. Lo sottolinea, in una
    nota, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e
    deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. “Leonardo – prosegue –
    inoltre opera anche nei settori ambientali e Cingolani era
    proprio il ministro della Transizione Ecologica. A tal
    proposito, abbiamo chiesto all’autorità garante della
    concorrenza e del mercato di valutare l’eventuale violazione
    dell’art.2 comma 4 della legge 204/2015. L’Autorità già in
    passato ha espresso pareri sulle attività professionali di ex
    ministri, dando, in alcuni casi, un parere negativo”. (ANSA).   

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    A Parigi i manifestanti invadono la sede della Lvhm di Arnault

       Un gruppo di manifestanti in sciopero contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron hanno temporaneamente fatto irruzione nella sede parigina di Lvhm, il colosso mondiale del lusso di proprietà di Bernard Arnault. I manifestanti – tra cui ferrovieri, operatori sanitari e del mondo dell’istruzione in sciopero – sono entrati nella hall di ingresso di Lvhm, al 22 di Avenue Montaigne, tra i viali più chic di Parigi frequentatissimo da Paperoni di tutto il pianeta, con fumogeni e fischietti.

        “La strada è nostra”, hanno scandito i dimostranti dinanzi al quartier generale del colosso del lusso. Molti di loro sono poi penetrati all’interno, per riuscire una decina di minuti dopo. Il blitz è avvenuto nella dodicesima giornata nazionale di scioperi e proteste contro la riforma che aumenta l’età pensionabile da 62 a 64 anni. 
       Il sindacato Cgt annuncia 400.000 manifestanti oggi in piazza a Parigi, nel quadro della dodicesima giornata di scioperi e proteste nazionali contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron. E’ esattamente la stessa stima di quella annunciata dallo stesso sindacato nell’ultima manifestazione della settimana scorsa. A livello nazionale, invece, secondo il sindacato i manifestanti erano “oltre un milione”. Nella precedente manifestazione del 6 aprile scorso, la Cgt aveva annunciato “circa due milioni” di manifestanti in tutto il Paese. La polizia francese, invece, parla di 42.000 manifestanti oggi nella capitale, e 380.000 in tutta la Francia. Un dato in calo rispetto ai 570.000 manifestanti annunciati dal ministero dell’Interno lo scorso 6 aprile. Alla vigilia del cruciale pronunciamento della Corte Costituzionale sulla riforma previdenziale, insomma, il numero di manifestanti nei cortei risulta in diminuzione.   

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    Il Viminale dice no al voto dei fuorisede in un altro Comune

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – La Commissione Affari costituzionali
    della Camera ha approvato il testo base della proposta di legge
    sul voto ai fuorisede, ma in una audizione svoltasi in mattinata
    il Viminale, con il prefetto Claudio Sgaraglia, Capo
    dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero
    dell’interno, ha sollevato obiezioni, dando il parere positivo
    solo sulla parte riguardante i referendum. Il testo, in quota
    opposizioni è atteso in aula il 26 aprile, e dalla prossima
    settimana sarà sottoposto ad emendamenti e a votazioni. In
    Commissione sono stati presentati diversi progetti di legge dai
    partiti di opposizione, con soluzioni diverse, ed oggi il
    relatore Igor Iezzi (Lega), ha proposto di adottare come testo
    base la proposta di Marianna Madia e del Pd. Questa prevede il
    cosiddetto voto anticipato presidiato: in pratica lo studente o
    il lavoratore fuorisede, entro i 45 giorni prima del voto fa
    domanda di votare nel Comune di temporaneo domicilio, dove
    voterà il giorno prima delle votazioni, in modo da permettere di
    inviare le schede nel Comune di residenza per lo spoglio. La
    proposta è stata adottata ma tutti i gruppi di centrodestra si
    sono astenuti. “E’ sconfortante ma questo significa che il testo
    sarà stravolto e sarà lasciata solo la parte sui referendum” ha
    detto Riccardo Magi (+Europa), presentatore di una delle
    proposte. “Mi sembra il gioco dell’oca – ha detto Madia – in cui
    si torna sempre alla casella 0. Il precedente governo aveva
    elaborato un Libro Bianco sull’astensionismo, per la cui stesura
    aveva partecipato il ministero dell’Interno, e lì si parlava del
    voto anticipato presidiato; ora ci viene detto di no. Se il
    centrodestra pensa di ridurre la nostra proposta ai soli
    referendum noi non siamo disponibili”. (ANSA).   

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    Pier Silvio in visita da Berlusconi, 'sta migliorando'

    (ANSA) – MILANO, 13 APR – “Voglio dire questa cosa dal cuore:
    sono ammirato dalla forza e dall’impegno con cui papà ancora una
    volta sta lavorando per recuperare. Non mi addentro in questioni
    mediche perché è in ambito intensivo ma l’ho trovato di buon
    umore. È un esempio perché si sta impegnando. Sta migliorando”.   
    Cosi Pier Silvio Berlusconi, figlio di Silvio, parlando con i
    giornalisti fuori dal San Raffaele.   
    Rispondendo poi a chi chiedeva se ieri l’ex premier avesse
    visto la partita del Milan di Champions League, ha detto:
    “Questo sicuro”. (ANSA).   

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    La Lega tiene il punto sul decreto migranti

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – La Lega tiene il punto sulle proprie
    proposte di modifica al decreto migranti in discussione in
    commissione al Senato. Il partito di Salvini non intende, per
    ora, ritirare i 21 emendamenti presentati al decreto migranti
    all’esame del Senato. Lo conferma all’ANSA il capogruppo
    leghista a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, chiarendo che
    “non c’è nulla da dire” sulle proposte di modifica depositate
    dal governo. Proposte che non prevedono ulteriori interventi
    sulla protezione speciale prevista per i richiedenti
    asilo.”Sulla protezione speciale restano i nostri emendamenti –
    ha aggiunto Romeo – proprio perché non è un tema trattato dal
    governo nelle sue proposte di modifica. Se successivamente ci
    sarà un ulteriore emendamento specifico, se ne discuterà e
    valuteremo”. (ANSA).   

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    Meloni incontra il commissario Ue Breton a Palazzo Chigi

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – La presidente del Consiglio, Giorgia
    Meloni, sta incontrando a Palazzo Chigi il commissario europeo
    per il Mercato interno e i servizi Thierry Breton.   
    Breton, spiega una nota sul sito della Commissione Ue, “è in
    Italia per incontrare funzionari governativi e produttori
    dell’industria della difesa nell’ambito del suo tour delle
    industrie della difesa dell’Ue”. Ieri il politico francese ha
    visto il ministro della Difesa Guido Crosetto e, prima
    dell’incontro a Palazzo Chigi, ha visitato due siti per la
    produzione di munizioni.   
    Gli incontri tra il commissario e la presidente del Consiglio
    Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto hanno
    come obiettivo lo “scambio di opinioni sull’urgente necessità di
    aumentare la produzione di munizioni per l’Ucraina e la
    sicurezza dell’Ue – si leggeva sul sito della Commissione alla
    vigilia della visita – Il Commissario Breton visiterà poi due
    grandi fabbriche di materiale militare e incontrerà i
    rappresentanti dei produttori al fine di valutare le esigenze
    dell’industria della difesa, in modo che l’Ue possa fornire
    sostegno su misura, eventualmente anche mediante fondi dell’Ue,
    e affrontare le strozzature. Nelle prossime settimane il
    commissario continuerà a dialogare con l’industria della difesa
    dell’Ue e a visitare gli impianti industriali al fine di
    agevolare e accelerare l’espansione industriale”. (ANSA).   

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    Governo, a Lampedusa una nave in più per spostare i migranti

    (ANSA) – ROMA, 13 APR – Un collegamento marittimo in più,
    rispetto al traghetto di linea, per garantire il trasferimento
    stimato di almeno 400 migranti al giorno da Lampedusa a un porto
    della Sicilia meridionale, per un totale di 2800 persone a
    settimana e che comporti un onere totale di 8.820.000 euro per
    il 2023. E’ quanto prevede un emendamento al decreto migranti
    proposto dal governo e depositato al Senato. In sostanza, “per
    assicurare adeguati livelli di accoglienza” negli hotspot – si
    legge nell’emendamento – il ministero dell’Interno è autorizzato
    a stipulare contratti con aziende di trasporto marittimo, in
    deroga alle norme sui contratti pubblici. (ANSA).