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    Tensione tra il M5S e il Pd sul termovalorizzatore di Roma

    (ANSA) – ROMA, 18 APR – Tensione fra il Movimento
    cinquestelle e il Pd. Oggetto del confronto il
    termovalorizzatore di Roma, che i pentastellati vorrebbero
    bloccare.   
    Per raggiungere questo obiettivo hanno deciso di presentare
    un ordine del giorno al decreto legge Pnrr all’esame dell’Aula
    di Montecitorio che sarà votato questa settimana. Il partito
    democratico “voti con noi”, è l’auspicio espresso da Giuseppe
    Conte. “La nostra è una richiesta anche al governo: gli
    chiediamo di
    scegliere. Ho visto che c’è chi ha espresso delle perplessità
    all’interno della maggioranza”, aggiunge.   
    Per i Dem parla il capogruppo a Palazzo Madama, Francesco
    Boccia, che assicura: “abbiamo una linea chiara che salvaguarda
    di sicuro l’idea di economia circolare e che non sfrutta
    l’ambiente. Quel che troviamo inaccettabile è aprire una
    discussione su un odg che non c’entra nulla col provvedimento di
    cui si sta discutendo. Quando faremo la riunione della nostra
    Direzione e si porrà il tema ne discuteremo”. (ANSA).   

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    Cade accusa corruzione per Palamara in processo Perugia

    (ANSA) – PERUGIA, 18 APR – Cade l’accusa di corruzione a
    carico di Luca Palamara nel processo principale in corso a
    Perugia, quello legato ai rapporti con l’imprenditore Fabrizio
    Centofanti (che ha già patteggiato). La Procura ha infatti
    rideterminato il capo d’imputazione e quindi derubricato il
    reato in quello meno grave di traffico d’influenze illecite. Lo
    ha fatto nell’udienza di oggi del processo in corso davanti al
    tribunale il procuratore Raffaele Cantone. Secondo il quale ora
    le parti possano chiedere “riti speciali” (ANSA).   

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    Von der Leyen,evitare le divisioni in Ue nella strategia su Cina

    (ANSA) – STRASBURGO, 18 APR – “L’Ue deve essere assertiva
    nell’uso degli strumenti per la sua sicurezza commerciale ed
    esaminare la necessità di mettere in campo nuovi strumenti per
    vedere se ci sono lacune che consentano fuoriuscite non
    opportune e nei prossimi mesi elaboreremo una nuova strategia di
    sicurezza economica”. Lo ha detto la presidente della
    Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo
    all’Eurocamera al dibattito sulle relazioni Ue-Cina.   
    “Negli ultimi anni è cambiata la Cina ed è cambiata anche
    l’Europa. Una politica forte dell’Ue dipende dalla forte
    cooperazione degli Stati membri e dalla volontà di evitare
    divisioni. E’ giunto il momento di mostrare la nostra volontà
    collettiva, dando prova che la nostra unità ci rafforza”, ha
    aggiunto von der Leyen. (ANSA).   

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    Mattarella sprona la Ue:’Sui migranti norme preistoriche’

    “Norme preistoriche”. Sergio Mattarella non poteva essere più chiaro nel chiedere all’Unione europea uno scatto di reni per affrontare in maniera coordinata l’emergenza immigrazione. Lo ha fatto da Varsavia, Paese come l’Italia alle prese con ondate di ingressi illegali che preoccupano il governo e spaventano l’opinione pubblica. Come quelle che ciclicamente la Bielorussia riversa in territorio polacco. Il presidente della Repubblica, nel suo appello ai 27, si riferisce in particolare al famoso Trattato di Dublino che regola la cosiddetta “prima accoglienza”. Un dinosauro legislativo non più al passo dei tempi: basti ricordare che fu ideato addirittura alla fine degli anni ’80 quando le proporzioni di queste migrazioni di massa non erano neanche ipotizzabili. Da tempo il capo dello Stato si spende per una riforma del Trattato ma oggi a Varsavia ha trovato una piena consonanza di vedute che lo hanno spinto ad alzare i toni: “quanto sta accadendo sul fronte dei flussi migratori, con la grande affluenza che si registra non solo in Italia, richiede che il problema venga affrontato insieme, come problema dell’Unione europea perchè la Ue può farlo con un’azione coordinata. Serve una nuova politica di asilo superando vecchie regole che sono ormai preistoria”, ha scandito dopo un lunghissimo colloquio con il presidente polacco Duda.

    Migranti, Mattarella: ‘L’Ue superi le norme preistoriche’

    Il quale, a sua volta, aveva anticipato il senso della conversazione: “l’Italia fa un grandissimo sforzo sulle migrazioni e anche noi abbiamo questo problema. Noi aspettiamo un sostegno maggiore, una maggiore comprensione da parte della Commissione europea e delle iniziative più decise dalla Ue”, aveva detto parlando di piena sintonia con le posizioni italiane. Parole, quelle di Mattarella, che seppur in linea con il suo pensiero fanno oggi esultare il centrodestra che proprio in Parlamento sta varando dure misure che vanno verso l’abolizione dello strumento della “protezione speciale”. Mi auguro che fra Bruxelles, Berlino e Parigi si passi dalle parole ai fatti”, ha replicato Matteo Salvini a chi gli chiedeva un commento sulle parole del presidente. Ben più esplicito è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti: “cosa diranno adesso il Pd e la sinistra tutta, ora che il capo dello Stato ha giustamente rilevato, nell’ambito delle sue prerogative,

    Agenzia ANSA

    Il Governo non spinge sulla fiducia e frena sulla protezione speciale . Salvini: ‘L’Italia lasciata sola per egoismi in Ue’. Decreto Cutro alla prova del Senato. Prosegue la polemica politica. Schifani: ‘Sicilia sommersa dagli sbarchi’. Piantedosi: “Lo stato d’emergenza serve per gestire gli arrivi” Come cambia la protezione speciale (ANSA)

    questa seria problematica?”. Chiusa la parentesi migratoria il piatto forte del colloquio con il presidente Duda è stato però la guerra in Ucraina e la necessità di non affievolire proprio ora l’impegno militare dell’Occidente. E anche su questo tema Mattarella ha dettato la linea usando concetti inequivocabili che fanno emergere tutto lo sdegno del presidente dopo le ultime immagini e notizie delle crudeltà in corso nella vicina Ucraina: “Siamo inorriditi da alcuni comportamenti disumani che nella guerra vengono utilizzati da parte delle forze armate russe, colpendo bersagli ed infrastrutture civili, in un modo che rende ancora più crudele l’aggressione”, ha detto evocando atti sanguinari come il taglio delle teste dei prigionieri e le indiscrezioni che indicano come la brigata Wagner abbia fatto uccidere anche dei bambini. Le milizie semi-private della Wagner sono pericolosissime anche nel continente africano, aggiunge il presidente spiegando quante siano le “iniziative destabilizzanti” condotte in Africa, a partire dal Sudan ma non solo. Quindi il filo tra migranti, guerra in Ucraina e Russia si lega pericolosamente: ecco perchè c’è oggi più che mai bisogno di “una grande coesione europea”. Ecco perchè l’Italia “continuerà a sostenere l’Ucraina sotto ogni profilo”, a partire da quello militare, “contro ogni impulso imperialista frutto di esasperazioni nazionalistiche”.
    Varsavia, Mattarella depone una corona al sacello del Milite Ignoto

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    Sudan: Save the Children, saccheggiati aiuti e forniture mediche

    – In Sudan “i saccheggiatori hanno rubato forniture mediche per bambini, oltre a un frigorifero, dei computer portatili e automobili in un raid contro gli uffici di Save the Children in Darfur”. Lo ha denunciato l’organizzazione, aggiungendo di avere “particolari difficoltà a fornire i propri servizi medici nelle strutture sanitarie del Darfur settentrionale” e “che la sospensione della consegna degli aiuti sta mettendo a rischio la vita dei bambini in un Paese dove circa 12 milioni di persone – un quarto della popolazione – vivono già in condizioni di fame acuta”.    Arshad Malik, direttore di Save the Children in Sudan, ha invitato tutte le parti a proteggere le infrastrutture e le forniture umanitarie: “Negli ultimi tre giorni, le persone in tutto il Sudan sono state attanagliate dalla paura, senza sapere se fosse sicuro lasciare le proprie case, e ora devono scegliere se affrontare la paura o morire di fame. È assolutamente fondamentale per la sopravvivenza dei bambini e delle famiglie che si ponga fine a questi combattimenti, in modo da poter fornire aiuti salvavita”.    “La sicurezza e il benessere di tutti in Sudan, soprattutto dei bambini più vulnerabili, sono la nostra priorità e un’operazione di assistenza umanitaria forte e ben equipaggiata e un accesso sicuro per gli operatori umanitari sono fondamentali. Nel frattempo esortiamo la comunità internazionale a rispettare gli obblighi legali di prendere tutte le precauzioni necessarie per proteggere i civili e le strutture civili, comprese le scuole e gli ospedali, che sono protetti dal Diritto Internazionale Umanitario”, ha aggiunto. (ANSA).   

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    Le nozze fra persone Lgbt+ al vaglio della Corte suprema indiana

    (ANSA) – ROMA, 17 APR – La Corte Suprema indiana inizierà
    domani una serie di udienze per discutere diverse petizioni che
    chiedono di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso
    sesso. Il tribunale ha affermato che l’udienza sarà “trasmessa
    in live streaming nell’interesse pubblico”. Lo scrive la Bbc,
    precisando che il dibattito dovrebbe essere alquanto vivace
    considerati gli schieramenti in campo: le coppie omosessuali e
    gli attivisti Lgbtq+ che sperano in un giudizio a loro favore,
    mentre il governo e i leader religiosi che si oppongono
    fermamente alle unioni omosessuali. Il presidente della Corte
    Suprema, DY Chandrachud, ha definito il dibattito una questione
    di “importanza fondamentale” e ha istituito un collegio
    costituzionale di cinque giudici, che si occupa di importanti
    questioni di diritto.   
    L’India ospita decine di milioni di persone Lgbtq+. Nel 2012,
    il governo ne ha stimate circa 2,5 milioni, ma i calcoli in base
    a statistiche globali ritengono che siano almeno il 10%
    dell’intera popolazione, ovvero più di 135 milioni. Secondo un
    sondaggio Pew condotto nel 2020, il 37% delle persone è convinto
    che le persone Lgbtq+ debbano essere accettate, con un aumento
    del 22% rispetto al 15% registrato nel 2014. Ma nonostante il
    cambiamento, l’atteggiamento nei confronti del sesso e della
    sessualità rimane in gran parte conservatore in questo Paese e
    gli attivisti affermano che la maggior parte delle persone
    Lgbtq+ abbia paura di fare coming out, anche con i propri amici
    e familiari. Inoltre gli attacchi alle coppie dello stesso sesso
    fanno regolarmente notizia. Molta attenzione è quindi rivolta a
    ciò che accadrà in aula nei prossimi giorni. Una decisione
    favorevole farà dell’India il 35/o Paese al mondo a legalizzare
    le unioni tra persone dello stesso sesso e a innescare
    cambiamenti nella società. (ANSA).   

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    Pakistan: i fondamentalisti profanano i minareti degli Ahmadiyya

    (ANSA) – ISLAMABAD, 17 APR – Una folla di musulmani
    estremisti ha profanato in Pakistan i minareti e la cupola del
    luogo di culto della minoranza Ahmadiyya, fondata nel XIX
    secolo. Lo ha reso noto all’ANSA Amir Mehmood, portavoce della
    comunità, precisando che i fatti risalgono a domenica pomeriggio
    e che si sono verificati nel villaggio di Ghooghiat, nel Punjab.   
    “Attaccare e demolire i luoghi di culto da parte di folle e
    funzionari governativi è una palese violazione della
    Costituzione del Pakistan”, ha precisato il portavoce chiedendo
    che “le minoranze religiose siano protette”.   
    Il movimento religioso, conosciuto anche come Jamaat
    Ahmadiyya, è stato fondato da Mirza Ghulam Ahmed in India nel
    XIX secolo con riferimento all’Islam. Il parlamento pachistano
    tuttavia ha dichiarato gli ahmadi non musulmani nel 1973 e da
    allora vengono spesso perseguitati per la loro fede da gruppi
    estremisti musulmani. (ANSA).   

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    Cdm, cade il divieto di export di armi negli Emirati Arabi

    In corso il Cdm.  All’ordine del giorno, salvo varie ed eventuali, c’è solo il disegno di legge sull’adesione al Protocollo addizionale della Convenzione concernente il contratto di trasporto internazionale di merci su strada (Cmr), relativo alla lettera di vettura elettronica, concluso a Ginevra il 20 febbraio 2008, un elemento per la digitalizzazione dell’autotrasporto.
    Il governo Meloni conferma che non è più vietata l’esportazione di armi negli Emirati Arabi Uniti. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri che, come spiega il comunicato di Palazzo Chigi, “dopo aver ascoltato una dettagliata relazione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha dato attuazione a quanto stabilito dal precedente Governo, e dunque attesta che l’esportazione di materiale d’armamento negli Emirati Arabi Uniti non ricade più tra i divieti stabiliti dall’art. 1, commi 5 e 6, della legge 9 luglio 1990, n. 185”. 
    Come si legge nel comunicato, “il 5 agosto 2021, il Consiglio dei ministri ha avuto conferma dall’allora Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, d’intesa con il Parlamento, dopo un’indagine conoscitiva della Commissione affari esteri e comunitari della Camera, del fatto che l’impegno militare degli Emirati Arabi Uniti in Yemen era cessato. In seguito, lo scenario ha continuato a evolversi positivamente: da aprile 2022 le attività militari in Yemen sono rallentate e circoscritte e l’attività diplomatica ha avuto una importante accelerazione”. Nella nota post Consiglio dei ministri si sottolinea che “l’impegno degli Emirati Arabi Uniti con altri attori regionali ha fatto progressi. Tra il 2015 e il 2021 gli Emirati hanno stanziato 5,5 miliardi di euro per la stabilizzazione e ricostruzione dello Yemen, impegno che è continuato nel 2022 con 500 milioni di euro e ancora nel novembre scorso, con Fondo monetario internazionale e Arab Monetary Fund, con un impegno di 1,5 miliardi di dollari in tre anni”. “Considerati i nuovi elementi – è la conclusione -, il Consiglio dei ministri oggi, dopo aver ascoltato una dettagliata relazione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha dato attuazione a quanto stabilito dal precedente Governo, e dunque attesta che l’esportazione di materiale d’armamento negli Emirati Arabi Uniti non ricade più tra i divieti stabiliti dall’art. 1, commi 5 e 6, della legge 9 luglio 1990, n. 185”.
     Costituisce “un passaggio necessario per il raggiungimento dell’obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza relativo alla semplificazione delle procedure logistiche e alla digitalizzazione dei documenti” l’adesione al Protocollo addizionale della Convenzione concernente il contratto di trasporto internazionale di merci su strada (Cmr), relativo alla lettera di vettura elettronica, concluso a Ginevra il 20 febbraio 2008, di cui il Consiglio dei ministri oggi ha approvato il disegno di legge. Lo spiega il comunicato di Palazzo Chigi, in cui si precisa che il provvedimento, “inoltre, rientra nel quadro dell’attuazione del regolamento (UE) n.2020/1056, relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci”. “La Cmr – chiarisce la nota – disciplina vari aspetti legali relativi al trasporto internazionale su strada e, in particolare, regola i rapporti di diritto civile per il trasporto internazionale (tra i quali i diritti e gli obblighi delle parti, la responsabilità del mittente e del vettore). Il Protocollo addizionale, finalizzato ad agevolare giuridicamente l’uso delle lettere di vettura elettroniche, non modifica le disposizioni sostanziali già in vigore ma fornisce un quadro giuridico supplementare per la digitalizzazione delle lettere di vettura, integrando la Convenzione per facilitare la compilazione facoltativa della lettera di vettura attraverso procedure di registrazione e di gestione elettronica dei dati”.