More stories

  • in

    Mattarella ad Auschwitz, partecipa alla Marcia dei vivi

    (ANSA) – AUSCHWITZ, 18 APR – Il presidente Sergio Mattarella
    è arrivato ad Aushwitz da Varsavia nella seconda giornata della
    sua visita in Polonia. Il capo dello Stato dopo aver visitato il
    museo di Auschwitz parteciperà alla tradizionale Marcia dei vivi
    in ricordo delle vittime dell’Olocausto. In questa ricorrenza
    nel campo nazista sono presenti migliaia di studenti provenienti
    da ogni parte del mondo. C’è anche una delegazione di tre scuole
    superiori italiane. Sergio Mattarella sarà accompagnato nella
    sua visita dalle sorelle Bucci, tra le poche testimoni ancora in
    vita dell’orrore dell’Olocausto.   
    “Un luogo dell’orrore”, ha detto il capo dello Stato visitando
    i padiglioni del campo nazista in Polonia di Auschwitz.   
    Mattarella si è trattenuto in raccoglimento davanti al muro
    della morte dove venivano fucilati i prigionieri. (ANSA).   

  • in

    Meloni, in Europa c’è assenza di autonomia strategica

    (ANSA) – RHO-PERO, 18 APR – “Oggi il vero problema
    dell’Europa, nel quale l’Europa si sveglia, è un’assenza di
    autonomia strategica. Ci siamo svegliati che non siamo più
    padroni del nostro destino. Oggi si affronta. E’ un dibattito
    aperto. Qualcuno poneva il problema qualche anno fa, e veniva
    definito un pericoloso sovranista. E’ un tema centrale sul quale
    rafforzare la nostra capacità strategica è fondamentale”. Così
    la premier Giorgia Meloni, arrivando al Salone del Mobile di
    Milano.
    “Quello del presidente della Repubblica è un richiamo che
    tutti comprendiamo. Bisogna conciliare il tema dell’Europa con
    la difesa degli interessi nazionali, e l’Italia con l’attuale
    governo sta cercando di farlo nel migliore dei modi. Bisogna
    cercare delle sinergie perché bisogna rafforzare l’interesse
    nazionale italiano significa anche rafforzare un quadro di
    autonomia strategica europea”, conclude. (ANSA).   

  • in

    Meloni, il lavoro femminile è la grande riserva inutilizzata

    (ANSA) – ROMA, 18 APR – “In Italia ci sono sempre più persone
    da mantenere e sempre meno persone che lavorano, questo problema
    si risolve in vari modi: il modo su cui lavora il governo non è
    solo quello dei migranti, ma anche quello della grande riserva
    inutilizzata che è il lavoro femminile. Portandolo alla media
    europea e puntando sulla demografia, con l’incentivazione da
    parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli”. Lo ha detto
    la premier Giorgia Meloni arrivando al Salone del Mobile.   
    (ANSA).   

  • in

    Tensione tra il M5S e il Pd sul termovalorizzatore di Roma

    (ANSA) – ROMA, 18 APR – Tensione fra il Movimento
    cinquestelle e il Pd. Oggetto del confronto il
    termovalorizzatore di Roma, che i pentastellati vorrebbero
    bloccare.   
    Per raggiungere questo obiettivo hanno deciso di presentare
    un ordine del giorno al decreto legge Pnrr all’esame dell’Aula
    di Montecitorio che sarà votato questa settimana. Il partito
    democratico “voti con noi”, è l’auspicio espresso da Giuseppe
    Conte. “La nostra è una richiesta anche al governo: gli
    chiediamo di
    scegliere. Ho visto che c’è chi ha espresso delle perplessità
    all’interno della maggioranza”, aggiunge.   
    Per i Dem parla il capogruppo a Palazzo Madama, Francesco
    Boccia, che assicura: “abbiamo una linea chiara che salvaguarda
    di sicuro l’idea di economia circolare e che non sfrutta
    l’ambiente. Quel che troviamo inaccettabile è aprire una
    discussione su un odg che non c’entra nulla col provvedimento di
    cui si sta discutendo. Quando faremo la riunione della nostra
    Direzione e si porrà il tema ne discuteremo”. (ANSA).   

  • in

    Cade accusa corruzione per Palamara in processo Perugia

    (ANSA) – PERUGIA, 18 APR – Cade l’accusa di corruzione a
    carico di Luca Palamara nel processo principale in corso a
    Perugia, quello legato ai rapporti con l’imprenditore Fabrizio
    Centofanti (che ha già patteggiato). La Procura ha infatti
    rideterminato il capo d’imputazione e quindi derubricato il
    reato in quello meno grave di traffico d’influenze illecite. Lo
    ha fatto nell’udienza di oggi del processo in corso davanti al
    tribunale il procuratore Raffaele Cantone. Secondo il quale ora
    le parti possano chiedere “riti speciali” (ANSA).   

  • in

    Von der Leyen,evitare le divisioni in Ue nella strategia su Cina

    (ANSA) – STRASBURGO, 18 APR – “L’Ue deve essere assertiva
    nell’uso degli strumenti per la sua sicurezza commerciale ed
    esaminare la necessità di mettere in campo nuovi strumenti per
    vedere se ci sono lacune che consentano fuoriuscite non
    opportune e nei prossimi mesi elaboreremo una nuova strategia di
    sicurezza economica”. Lo ha detto la presidente della
    Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo
    all’Eurocamera al dibattito sulle relazioni Ue-Cina.   
    “Negli ultimi anni è cambiata la Cina ed è cambiata anche
    l’Europa. Una politica forte dell’Ue dipende dalla forte
    cooperazione degli Stati membri e dalla volontà di evitare
    divisioni. E’ giunto il momento di mostrare la nostra volontà
    collettiva, dando prova che la nostra unità ci rafforza”, ha
    aggiunto von der Leyen. (ANSA).   

  • in

    Mattarella sprona la Ue:’Sui migranti norme preistoriche’

    “Norme preistoriche”. Sergio Mattarella non poteva essere più chiaro nel chiedere all’Unione europea uno scatto di reni per affrontare in maniera coordinata l’emergenza immigrazione. Lo ha fatto da Varsavia, Paese come l’Italia alle prese con ondate di ingressi illegali che preoccupano il governo e spaventano l’opinione pubblica. Come quelle che ciclicamente la Bielorussia riversa in territorio polacco. Il presidente della Repubblica, nel suo appello ai 27, si riferisce in particolare al famoso Trattato di Dublino che regola la cosiddetta “prima accoglienza”. Un dinosauro legislativo non più al passo dei tempi: basti ricordare che fu ideato addirittura alla fine degli anni ’80 quando le proporzioni di queste migrazioni di massa non erano neanche ipotizzabili. Da tempo il capo dello Stato si spende per una riforma del Trattato ma oggi a Varsavia ha trovato una piena consonanza di vedute che lo hanno spinto ad alzare i toni: “quanto sta accadendo sul fronte dei flussi migratori, con la grande affluenza che si registra non solo in Italia, richiede che il problema venga affrontato insieme, come problema dell’Unione europea perchè la Ue può farlo con un’azione coordinata. Serve una nuova politica di asilo superando vecchie regole che sono ormai preistoria”, ha scandito dopo un lunghissimo colloquio con il presidente polacco Duda.

    Migranti, Mattarella: ‘L’Ue superi le norme preistoriche’

    Il quale, a sua volta, aveva anticipato il senso della conversazione: “l’Italia fa un grandissimo sforzo sulle migrazioni e anche noi abbiamo questo problema. Noi aspettiamo un sostegno maggiore, una maggiore comprensione da parte della Commissione europea e delle iniziative più decise dalla Ue”, aveva detto parlando di piena sintonia con le posizioni italiane. Parole, quelle di Mattarella, che seppur in linea con il suo pensiero fanno oggi esultare il centrodestra che proprio in Parlamento sta varando dure misure che vanno verso l’abolizione dello strumento della “protezione speciale”. Mi auguro che fra Bruxelles, Berlino e Parigi si passi dalle parole ai fatti”, ha replicato Matteo Salvini a chi gli chiedeva un commento sulle parole del presidente. Ben più esplicito è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti: “cosa diranno adesso il Pd e la sinistra tutta, ora che il capo dello Stato ha giustamente rilevato, nell’ambito delle sue prerogative,

    Agenzia ANSA

    Il Governo non spinge sulla fiducia e frena sulla protezione speciale . Salvini: ‘L’Italia lasciata sola per egoismi in Ue’. Decreto Cutro alla prova del Senato. Prosegue la polemica politica. Schifani: ‘Sicilia sommersa dagli sbarchi’. Piantedosi: “Lo stato d’emergenza serve per gestire gli arrivi” Come cambia la protezione speciale (ANSA)

    questa seria problematica?”. Chiusa la parentesi migratoria il piatto forte del colloquio con il presidente Duda è stato però la guerra in Ucraina e la necessità di non affievolire proprio ora l’impegno militare dell’Occidente. E anche su questo tema Mattarella ha dettato la linea usando concetti inequivocabili che fanno emergere tutto lo sdegno del presidente dopo le ultime immagini e notizie delle crudeltà in corso nella vicina Ucraina: “Siamo inorriditi da alcuni comportamenti disumani che nella guerra vengono utilizzati da parte delle forze armate russe, colpendo bersagli ed infrastrutture civili, in un modo che rende ancora più crudele l’aggressione”, ha detto evocando atti sanguinari come il taglio delle teste dei prigionieri e le indiscrezioni che indicano come la brigata Wagner abbia fatto uccidere anche dei bambini. Le milizie semi-private della Wagner sono pericolosissime anche nel continente africano, aggiunge il presidente spiegando quante siano le “iniziative destabilizzanti” condotte in Africa, a partire dal Sudan ma non solo. Quindi il filo tra migranti, guerra in Ucraina e Russia si lega pericolosamente: ecco perchè c’è oggi più che mai bisogno di “una grande coesione europea”. Ecco perchè l’Italia “continuerà a sostenere l’Ucraina sotto ogni profilo”, a partire da quello militare, “contro ogni impulso imperialista frutto di esasperazioni nazionalistiche”.
    Varsavia, Mattarella depone una corona al sacello del Milite Ignoto

  • in

    Sudan: Save the Children, saccheggiati aiuti e forniture mediche

    – In Sudan “i saccheggiatori hanno rubato forniture mediche per bambini, oltre a un frigorifero, dei computer portatili e automobili in un raid contro gli uffici di Save the Children in Darfur”. Lo ha denunciato l’organizzazione, aggiungendo di avere “particolari difficoltà a fornire i propri servizi medici nelle strutture sanitarie del Darfur settentrionale” e “che la sospensione della consegna degli aiuti sta mettendo a rischio la vita dei bambini in un Paese dove circa 12 milioni di persone – un quarto della popolazione – vivono già in condizioni di fame acuta”.    Arshad Malik, direttore di Save the Children in Sudan, ha invitato tutte le parti a proteggere le infrastrutture e le forniture umanitarie: “Negli ultimi tre giorni, le persone in tutto il Sudan sono state attanagliate dalla paura, senza sapere se fosse sicuro lasciare le proprie case, e ora devono scegliere se affrontare la paura o morire di fame. È assolutamente fondamentale per la sopravvivenza dei bambini e delle famiglie che si ponga fine a questi combattimenti, in modo da poter fornire aiuti salvavita”.    “La sicurezza e il benessere di tutti in Sudan, soprattutto dei bambini più vulnerabili, sono la nostra priorità e un’operazione di assistenza umanitaria forte e ben equipaggiata e un accesso sicuro per gli operatori umanitari sono fondamentali. Nel frattempo esortiamo la comunità internazionale a rispettare gli obblighi legali di prendere tutte le precauzioni necessarie per proteggere i civili e le strutture civili, comprese le scuole e gli ospedali, che sono protetti dal Diritto Internazionale Umanitario”, ha aggiunto. (ANSA).