Bruxelles – Dopo negoziati lunghi quasi un anno, oggi (13 giugno) la Commissione europea ha messo sul tavolo dei Paesi membri un pacchetto di accordi che dovrebbero inquadrare il rapporto tra l’Ue e la Svizzera. Modernizzarlo, rafforzarlo e ampliarne la portata. Dall’accesso al mercato unico, alla cooperazione in materia di salute, sicurezza alimentare ed energetica, l’obiettivo è “liberare tutto il potenziale” delle relazioni tra i due partner “a chiaro vantaggio di entrambe le parti“.
Parola di Maros Sefcovic, commissario europeo per il Commercio, che ha guidato le negoziazioni con la Repubblica federale. “L’Unione europea e la Svizzera sono più che semplici vicini: siamo partner economici, alleati geopolitici e ora ribadiamo il nostro impegno comune ad aprire un nuovo capitolo nelle nostre relazioni”, ha esultato Sefcovic. A livello politico, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e la presidente della Confederazione svizzera Viola Amherd avevano concluso i negoziati già a dicembre.
Il pacchetto ora al vaglio dei Paesi membri – e del Parlamento di Berna – per la ratifica, verte essenzialmente sulla modernizzazione di cinque accordi originariamente firmati nel 1999, che garantiscono alla Svizzera l’accesso al mercato interno dell’Ue nei settori dei trasporti aerei e terrestri, della libera circolazione delle persone, della valutazione della conformità e del commercio di prodotti agricoli.
Inoltre, il pacchetto introduce un’intesa per istituire uno spazio comune per la sicurezza alimentare e un accordo in materia di salute, volto a rafforzare le risposte congiunte alle minacce transfrontaliere. Inoltre, quest’ultimo consentirà alla Svizzera di sedere al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e partecipare al sistema di allarme rapido e di reazione. Un nuovo accordo sull’elettricità garantirà invece alla Svizzera l’accesso al mercato elettrico dell’Ue.
Berna ha garantito un contributo “regolare ed equo” alla coesione economica e sociale dell’Unione, messo nero su bianco da un accordo finanziario, e beneficerà della partecipazione ai programmi comuni su ricerca e formazione, energia, mobilità, salute e via dicendo. Una serie di disposizioni transitorie consentono già alle entità svizzere di partecipare ai bandi dal primo gennaio 2025. L’accordo finanziario prevede che la Svizzera versi un pagamento annuale di 375 milioni di euro per il periodo compreso tra l’entrata in vigore del pacchetto e il 2036. A ciò si aggiunge un pagamento annuale di circa 140 milioni di euro a partire dalla fine del 2024.
Infine, il pacchetto prevede un accordo sulla cooperazione spaziale che consentirà alla Svizzera di partecipare alle attività del programma spaziale dell’Ue, in particolare quelle relative alle componenti Galileo ed EGNOS, tramite l’Agenzia spaziale dell’Ue.