(ANSA) – ROMA, 07 LUG – “La situazione è la seguente: 1) il
PNRR è già a questo stadio in parte perso; 2) la sanità è
sull’orlo del collasso; 3) sull’istruzione (dove l’Italia è
penultima in UE) non si sa quale sia il progetto del Governo; 4)
i salari reali scendono in un Paese dove sono già calati del 12%
in due decadi; 5) la pubblica amministrazione non riesce a
mettere a bando nulla (e per il PNRR dovremmo fare 155.000
bandi); 6) abbiamo i peggiori indicatori in UE sull’inclusione
delle donne nel mercato del lavoro; 7) il flusso dei migranti è
triplicato e il Governo non ha un piano sull’immigrazione.
Possiamo parlare di queste cose invece che di Delmastro,
Santanchè, il testamento di Berlusconi, le uscite di
Sgarbi-Roccella etc, la Commissione COVID, attacchi reciproci
tra magistratura e politica? Abbiamo fatto delle proposte su
ognuno di questi problemi. Si può avviare un confronto? Perché
di questo passo ci toccherà richiamare Draghi. E ho il sospetto
che questa volta ci manderebbe tutti a stendere. Giustamente”.
Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
(ANSA).
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