Una piazza non fa una coalizione, ma quando diventano tre è già qualcosa. Le foto di Elly Schlein insieme a Giuseppe Conte cominciano ad accumularsi. La prima è stata alla manifestazione antifascista di Firenze, a inizio marzo, poco dopo le primarie del Pd. Poi un periodo di stanca. Nelle ultime settimane, l’accelerata: il corteo romano del M5s, poi l’aperitivo a Campobasso per la campagna elettorale in Molise, ora la stretta di mano sotto il palco della Cgil, nella zona Cesarini dell’iniziativa in difesa della sanità pubblica. L’impressione è che Schlein sia quella che non disdegni le occasioni di incontro e Conte quello che un po’ si adegua. Anche se non sfugge al dialogo: “Con Schlein ci vedremo, ci confronteremo, ci fermeremo, ci incontreremo in Parlamento in varie occasioni, ci mancherebbe”, ha detto il presidente del M5s.
Schlein: ‘M5S? Battaglia sui diritti la faremo con chi vuole’
La difesa della sanità è una delle battaglie comuni di Pd e M5s. Poi c’è quella sul salario minimo, con le due forze che in Parlamento stanno lavorando per convergere su una proposta comune. “Credo che ci sia un’opportunità adesso nel Paese, Conte è qua ed è un fatto positivo – ha sottolineato il governatore dell’Emilia Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, in piazza con la Cgil -. Non dobbiamo ora immaginare quale sarà lo schieramento che si opporrà alla destra la prossima volta, non è domattina che dobbiamo configurare il centrosinistra, ma ci sono alcuni temi su cui già si può immaginare una battaglia politica che può mettere insieme tutte le opposizioni. Conte e Calenda criticano entrambi i tagli del governo alla sanità pubblica. Credo che nelle prossime settimane si possa provare a mettere insieme e un fronte compatto”.
Conte scherza: ‘Con Schlein ci incontriamo tutti i giorni in Parlamento e anche nei fine settimana’
Tendendo un orecchio all’ala del Pd che lo ha sostenuto al congresso, Bonaccini punta a un campo largo che tenga dentro anche il Terzo polo. Ma se, da sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Verdi-Si condividono molte delle iniziative di Pd e M5s, al centro Azione e Iv mantengono le distanze. Al corteo della Cgil non c’erano: “Continuiamo a credere – ha detto nei giorni scorsi Calenda – che la situazione di emergenza in cui versa il sistema sanitario nazionale non si possa risolvere da soli o nelle piazze”. E anche in Molise il Terzo polo segue una strada sua: sostiene il candidato di centrodestra, Francesco Roberti, contro quello appoggiato da Pd e M5s, Roberto Gravina. In Parlamento, le azioni comuni sulle battaglie condivise – lavoro, sanità, scuola.. – procedono a passi lenti. Anche se adesso c’è una richiesta (quasi) corale alla ministra del turismo Daniela Santanché di chiarire quanto sta emergendo sulla gestione delle sue società.
Schlein: ‘Con questo Governo pericolo regressione diritti’
“La critica fortissima che si fa al governo per i tagli che sta facendo e farà sulla sanità pubblica unisce Terzo polo M5s, Sinistra italiana, Verdi e Pd – ha ricordato Bonaccini – Troviamo due cose su cui possiamo cominciare a strutturare una battaglia politica per parlare al Paese e non fra di noi”. Ma le divisioni nelle Aule non mancano, come i voti discordanti sull’invio di armi in Ucraina e sul Mes, con il M5s che si è astenuto in commissione, mentre Pd e Iv hanno detto “sì” alla ratifica. “Ci sono dei temi che non ci vedono pienamente convergenti – ha detto Conte – questo è evidente ed è inutile ribadirlo ogni volta, ma il nostro è un percorso di dialogo, non siamo in dirittura finale di arrivo, ma continueremo con grande responsabilità, e lealtà, mantenendo alta l’asticella”.
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