Il chirurgo viareggino Paolo Macchiarini è stato condannato dalla Corte di appello di Svea, in Svezia, a scontare due anni e sei mesi di carcere per “aggressione aggravata”, attribuitagli per la morte di tre pazienti. Lo riporta il quotidiano l’agenzia svedese TT.
Nel 2011 e nel 2012, il chirurgo italiano conosciuto come il ‘mago della trachea’ eseguì interventi presso l’ospedale universitario Karolinska di Solna in cui furono impiantate trachee artificiali a tre pazienti. Tutti e tre morirono dopo gravi complicazioni. Prima che il primo paziente, un uomo di 36 anni, venisse sottoposto all’operazione, il metodo non era mai stato utilizzato né su animali né su esseri umani.
Secondo la Corte d’appello, la procedura di Macchiarini non era conforme alla scienza e, a differenza della Corte distrettuale che lo aveva precedentemente condannato a una pena inferiore, la Corte d’appello ha concluso che non c’erano situazioni di emergenza quando furono eseguiti gli interventi sul primo e sul secondo paziente, a differenza del terzo caso, quello di una giovane donna turca.
Per la Corte, senza gli interventi i primi due pazienti sarebbero stati in grado di vivere per un periodo di tempo non trascurabile, ma anche per il terzo – nonostante l’emergenza – la procedura non era giustificabile. Per la Corte, Macchiarini era consapevole dei rischi.
“L’intenzione di nuocere è l’accusa più terribile che si possa fare a un medico”, ha dichiarato Macchiarini a margine della sentenza che, secondo il suo avvocato Björn Hurtig, sarà impugnata, anche nel merito della pena detentiva, considerata troppo severa.
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