“Vorrei chiedere all’Istituto Paolo VI di destinare la somma collegata al premio alla comunità intitolata a Giovanni XXIII nata in Romagna. Alcune delle sue case d’accoglienza sono state gravemente colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Penso che con il premio più che la mia personale azione si intenda e si è inteso indicare un modo di interpretare l’impegno nella società e nelle istituzioni che in molti hanno praticato e sviluppato ispirandosi alla visione di Paolo Vi e ai suoi insegnamenti, che tante volte ha espressi. E io spero di meritare la valutazione di averli bene interpretati”.Così il capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha ricevuto da Papa Francesco il Premio internazionale Paolo VI. Il Pontefice e il Capo dello Stato sono stati accolti da un lungo applauso al loro ingresso nella Sala Clementina, nel Palazzo apostolico vaticano, dove è stato consegnato il premio.
“Sono lieto, Signor Presidente – ha detto Francesco – di farmi strumento di riconoscenza a nome di quanti, giovani e meno giovani, vedono in Lei un maestro, un maestro semplice, e soprattutto un testimone coerente e garbato di servizio e di responsabilità”.
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