(ANSA) – ROMA, 26 APR – “I tavoli di oggi sono concentrati
sulle infrastrutture pesantemente danneggiate dalla guerra in
Ucraina, l’aerospazio, i servizi digitali, l’agrifood, tutti i
settori della vita civile e industriale del Paese. Non dobbiamo
immaginare la ricostruzione dell’Ucraina come qualcosa che
avverrà in futuro, perchè le banche per lo sviluppo che sono
presenti oggi ci dicono che la possibilità di avvalerci dei loro
fondi è già aperta, quindi è importante che le aziende abbiano
la percezione che questa è una cosa che si fa subito, adesso”.
Lo ha detto all’ANSA il direttore generale per la Promozione del
Sistema Paese della Farnesina, ambasciatore Lorenzo Angeloni, a
margine della Conferenza bilaterale per la ricostruzione
dell’Ucraina che si tiene a Roma.
“Oggi qui è stato creato un palcoscenico delle nostre aziende
di fronte alle autorità ucraine per far sì che le nostre
numerose eccellenze possano essere percepite dalle autorità di
Kiev non soltanto per la ricostruzione ma anche per quella che
chiamiamo resilienza, ossia ciò che serve subito all’Ucraina. E
servono molte cose subito”, ha aggiunto Angeloni, spiegando che
“questa è una grande opportunità: abbiamo la risposta di 600
aziende italiane pronte a entrare nella partita”, ha concluso.
(ANSA).
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