Quella su Via Rasella “è stata una sgrammaticatura istituzionale che La Russa ha risolto da solo”: così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al Vinitaly a Verona. “Ha chiesto scusa – ha aggiunto, riferendosi alle precisazioni fatte dal presidente del Senato – mi pare che la polemica sia chiusa. L’ha risolta lui”.
Sulla partecipazione dei ministri alle celebrazioni del 25 aprile “non credo di doverglielo chiedere io”: così la premier ha risposto alle domande dei cronisti. “Queste – ha aggiunto – sono tutte valutazioni un po’ curiose, che fate voi”.
“La Russa io penso si debba dimettere: non ha le caratteristiche per fare il Presidente del Senato”, ha detto a Vicenza Carlo Calenda, leader di Azione, nel corso di un evento elettorale a sostegno del candidato sindaco del Pd, Giacomo Possamai. “Esiste il merito delle questioni – ha precisato Calenda – e si può fare opposizione con civiltà: si capirà questa cosa prima o poi nel Paese dei guelfi e dei ghibellini?”, ha concluso.
Via Rasella, uno studente risponde in versi alle parole di La Russa
Anpi, La Russa mette davanti a istituzioni la fiamma Msi
Il presidente del Senato per le sue dichiarazioni su via Rasella “non ha chiesto scusa. Lo ha fatto in modo pretestuoso, accusando chi ha commentato in malafede. La verità è che La Russa ha mantenuto la mentalità del dirigente di partito, non è adeguato nel ruolo di rappresentante delle istituzioni”. Così il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, in un’intervista a La Stampa, commenta le dichiarazioni del presidente del Senato sui fatti di via Rasella. Il fatto che fin dall’inizio del suo incarico, La Russa ha chiarito che non avrebbe smesso di dire quello che pensa “vuol dire che non è il presidente di tutti gli italiani, mette davanti alle istituzioni la fiamma eterna del Msi il cui segretario aderì alla Repubblica di Salò”, sottolinea Pagliarulo. E in merito alla decisione di non invitare La Russa alla manifestazione del 25 aprile a Milano, precisa: “A Milano quest’anno il comitato antifascista ha deciso di non invitare i rappresentanti delle istituzioni. È una scelta effettuata dal comitato permanente antifascista di Milano prima delle dichiarazioni di La Russa. Immagino che abbia contato anche questo elemento. Dopo le dichiarazioni, però, si è rivelata la scelta giusta: la presenza del presidente del Senato sarebbe stata del tutto inopportuna”. Quello di quest’anno, spiega il presidente dell’Anpi, “sarà un 25 aprile di lotta e di festa. Il nostro obiettivo è l’opposto di quello del presidente del Senato. Con le sue parole lui ha cercato di dividere gli italiani. Quelle che pronuncerò io tenderanno a unire”.
Via Rasella, il partigiano: ‘La Russa ha offeso chi diede la vita per l’Italia’
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml