(ANSA) – ISTANBUL, 11 GEN – “Ha implorato la madre di
portarla via dalla prigione, dice che ogni giorno viene stuprata
e non solo da una persona ma da molte”. Lo ha denunciato
all’ANSA Mikaeil Alizadeh, attivista Lgbt iraniano fuggito in
Turchia, parlando della sorella di un amico, una diciottenne
arrestata in Iran durante le proteste anti governative in corso
da quasi quattro mesi. Alizadeh è un ballerino trentenne, vive a
Istanbul dove è fuggito negli scorsi anni dopo avere subito
abusi in Iran a causa della decisione di cambiare sesso quando
aveva poco più di vent’anni e partecipa alle manifestazioni
della comunità iraniana in Turchia a sostegno delle
dimostrazioni nel suo Paese. “Protesto perché so quello che sta
succedendo nel mio Paese, vivevo in Iran e anche lì facevo il
ballerino ma per questo sono stato attaccato e stuprato”,
afferma. Secondo l’attivista, il governo di Teheran esercita
pressione sulle famiglie dei manifestanti arrestasti affinché
non rendano pubbliche le vicende dei loro parenti in prigione,
minacciando di ucciderli se i familiari rivelano alla stampa
dettagli sugli abusi che subiscono in carcere. (ANSA).
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