(ANSA) – LONDRA, 11 GEN – L’esodo post Brexit per ora non si
vede, almeno fra gli italiani di Londra, secondo un’elaborazione
pubblicata dall’agenzia Bloomberg di dati aggiornati di recente
diffusi dall’Office for National Statistics britannico (Ons).
Dati che rivelano anzi come la vasta comunità di connazionali
residenti nella capitale non cessi di crescere: e abbia
raggiunto quota 146.000, scavalcando gli indiani censiti
(137.000) come singolo contingente di stranieri più corposo
presente nella City e dintorni.
Bloomberg allarga d’altronde l’orizzonte all’intero Regno
Unito, segnalando – alla fine del 2021 – un incremento del 40%
del totale degli italiani trapiantati oltre Manica nell’ultimo
decennio: attorno ai 300.000 solo contando le persone registrate
alle anagrafi consolari dei residenti all’estero (Aire). Un
flusso che da sempre si concentra soprattutto su Londra, dove –
al contrario di quanto indicato per altre comunità di Paesi
dell’Europa occidentale, complessivamente in calo a causa degli
ostacoli frapposti dalle conseguenze del divorzio del Regno
dall’Ue – le statistiche continuano a evidenziare una tendenza
alla crescita. Così come si verifica in direzione Londra da vari
grandi Paesi extra europei. A pesare, peraltro, è anche
l’emersione di vecchie presenze ‘semi-clandestine’: con
l’iscrizione all’Aire d’italiani che in passato non ritenevano
nemmeno di doversi registrare (nonostante gli obblighi di
legge); e che invece sono venuti allo scoperto negli ultimi anni
alla ricerca di maggiori tutele rispetto agli incerti del dopo
Brexit. (ANSA).
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