“La riforma della cittadinanza con lo Ius scholae va incontro alla realtà di un Paese che sta cambiando. Spero che le ragioni e la realtà prevalgano rispetto ai dibattiti ideologici per il bene non solo di chi aspetta questa legge ma anche dell’Italia che è uno dei Paesi più vecchi”. Lo dice in un’intervista all’ANSA monsignor Gian Carlo Perego che nella Cei è il Presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e Presidente della Fondazione Migrantes. Alle forze politiche che affermano non sia una priorità il rappresentante della Cei replica: “Ne parliamo da almeno quindici anni, contrapporre il caro-bollette non ha senso”.
“Ius scholae. Voterò a favore è la mia battaglia”. Lo scrive su Facebook la deputata di Forza Italia Renata Polverini, postando una sua intervista pubblicata su Repubblica.it in cui sostiene, fra l’altro: “La società è cambiata, abbiamo tanti ragazzi di seconda generazione nati in Italia o che si sentono profondamente italiani. Che non conoscono neppure il Paese dei loro genitori. Dare loro la cittadinanza italiana dovrebbe essere scontato”. Secondo Polverini, se il centrosinistra accogliesse un emendamento per portare da 5 a 8 anni (dalla prima elementare alla terza media) il ciclo di istruzione da completare anche Forza Italia voterebbe la norma.
“Mi auguro che si trovi un compromesso in Parlamento, il dibattito parlamentare va rispettato, quello che mi sconcerta è che si usi come una bandierina per picconare il governo. Io sono uno dei più giovani politici, non devo fare la ramanzina ad altri ma siamo in una situazione in cui i partiti all’opposizione sono più responsabili dei partiti in maggioranza”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Rinascitafest a Pomigliano parlando dello scontro sullo ius scholae.
“Guerra, siccità, crisi economica, inflazione alle stelle e la maggioranza Draghi impegna il parlamento a discutere di legalizzazione della droga e cittadinanza facile agli immigrati. Fratelli d’Italia pretende di affrontare i problemi urgenti di imprese e famiglie. Senza perdere altro tempo.” Lo ha detto al Tg2 il capogruppo di FdI alla Camera Francesco Lollobrigida.
“È obiettivamente difficile, quasi impossibile, pensare che il via libera allo Ius scholae promosso dal Pd, come ha affermato monsignor Gian Carlo Perego, possa mai portare a ‘più sicurezza sociale’. Nel rispetto dei differenti ruoli e delle diverse competenze, al presidente della commissione CEI che si occupa di immigrazione e capo della fondazione Migrantes è doveroso ricordare che l’Italia sotto questo aspetto è già esempio di democrazia, civiltà e accoglienza, essendo il Paese Ue che concede più cittadinanze.
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