Come mettere insieme Calenda, Conte, Renzi e il Pd? “Ho diversi difetti ma un pregio, quello della pazienza. Credo che con pazienza questo lavoro si farà”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, ospite di diMartedì, su La7, sottolineando che “intanto in alcune parti del Paese è già avvenuto. A Verona – ha continuato – abbiamo sovvertito ogni pronostico e il nostro candidato Damiano Tommasi si gioca la partita con grandi speranze, siamo riusciti a mettere tutti insieme. Non è impossibile. Lo dico ai nostri potenziali alleati: il problema è che non dobbiamo stare lì con l’idea di mettere il veto uno sull’altro”.
“Quando vedrò nelle prossime settimane Conte e Calenda, quando lavoreremo a costruire questo programma comune, dirò loro che mi devono spiegare la ragione perché quell’altro è il nemico assoluto”.
“Non esiste oggi nel nostro sistema politico un centro che vale il 10-15% alle amministrative, elegge sindaci e quindi fa la differenza. Non è così. Nelle amministrative c’è sempre o il candidato nostro o quello del centrodestra. E sarà così anche alle elezioni politiche. Rispetto moltissimo quello che fanno Calenda e Renzi. Dico a loro, discutiamo, però questo è il quadro. Perché la mia responsabilità è di far vincere l’intera coalizione, non di avere io l’un per cento in più”.
Abbiamo un presidente del Consiglio, nella persona di Mario Draghi, che è di per sé uno scudo rispetto alle instabilità finanziarie, che è di per sé un elemento di garanzia e ha dimostrato di saper fare bene”.
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