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Il centrosinistra sorride in Lombardia e vince a Lodi

“Vincere Lodi significa vincere le prossime politiche”. Si vedrà se la previsione del segretario del Pd Enrico Letta sarà corretta ma intanto il centrosinistra guarda con un po’ di ottimismo in più alle regionali lombarde del prossimo anno non solo perchè torna appunto a governare Lodi con una coalizione allargata al Movimento 5 Stelle, ma anche perchè arriva in vantaggio al ballottaggio anche a Como, due delle quattro grandi città oggi al voto che aveva perso nel 2017.

Michele Furegato a soli 25 anni è diventato il sindaco di un capoluogo di provincia, mentre Barbara Minghetti è in netto vantaggio a Como, dove pure il centrosinistra si è presentato diviso. Reggono invece Dario Allevi a Monza, a caccia di un bis mai riuscito a nessun sindaco nel capoluogo brianzolo, e Roberto Di Stefano che vede vicina la conferma dopo aver conquistato nel 2017 Sesto San Giovanni (Milano) dopo 70 anni di amministrazioni di sinistra.

E’ nell’ex Stalingrado d’Italia la consolazione della Lega che perde invece il capoluogo di provincia lombardo dove aveva indicato un suo candidato e cioè Lodi, con la sindaca uscente Sara Casanova che nel 2017 era stata la prima donna sindaco in una città che il Pd governava dal 2000, con due mandati anche dell’attuale ministro della Difesa Lorenzo Guerini, tra i primi a complimentarsi con Furegato. Che del Pd è vicesegretario cittadino, è cintura nera di judo e si è fatto un gran regalo per i suoi 25 anni compiuti una settimana fa, vincendo al primo turno con una coalizione allargata da Sel al M5S.

Non è in realtà andata particolarmente bene anche a Fratelli d’Italia, visto che Giordano Molteni, scelto dal partito di Giorgia Meloni dopo qualche polemica, non solo è molto staccato dalla candidata del centrosinistra Barbara Minghetti ma fatica ad arrivare al ballottaggio a Como, dove l’affluenza si è fermata al 44,3%, la più bassa di sempre. Anche a Sesto San Giovanni è andato a votare meno di un elettore su due ma Di Stefano, passato da Forza Italia alla Lega nel corso del suo mandato, potrebbe vincere già al primo turno.

E’ in netto vantaggio il candidato del centrosinistra a Crema Fabio Bergamaschi, che punta a succedere alla sindaca del Pd Stefania Bonaldi. Tra i grandi centri dell’hinterland milanese, il centrodestra è in vantaggio ad Abbiategrasso e Melegnano mentre potrebbe non arrivare neanche al ballottaggio a San Donato Milanese.

Ha preso solo 81 voti la mistress Doha Zaghi, candidata sindaco per il partito Gay-Lgbt+ Solidale a San Bartolomeo Val Carvargna, meno di mille abitanti in provincia di Como, dopo essere stata esclusa da Carlo Calenda nelle liste di Como.


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