(ANSA) – FIRENZE, 07 MAG – Dichiarazione fraudolenta mediante
uso di fatture per operazioni parzialmente inesistenti e
dichiarazione infedele dei redditi: queste le accuse per le
quali la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio dei
genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, in
qualità rispettivamente di amministratore di fatto e di legale
rappresentante dalla società di famiglia Eventi 6 srl. Per gli
stessi reati è stato chiesto il rinvio a giudizio della sorella
dell’ex premier, Matilde Renzi, legale rappresentante di Eventi
6 per l’anno 2018. L’udienza preliminare è fissata per il 20
maggio. Secondo la GdF, tra il 2016 e il 2019 la Eventi 6
avrebbe indicato nella dichiarazione dei redditi, passivi
fittizi per un totale di oltre 5,5 milioni di euro, evadendo
imposte per circa 1,2 milioni. A questo scopo, dunque, la srl si
sarebbe formalmente avvalsa dei servizi della cooperativa
Marmodiv. Per l’accusa la coop, amministrata di fatto dai Renzi,
sarebbe stata usata per gestire manodopera per conto della
Eventi 6 e si sarebbe accollata tutti gli oneri previdenziali,
contributivi e fiscali. Il 10 marzo scorso, sempre a Firenze, i
coniugi Renzi erano stati rinviati a giudizio nell’ambito di
un’inchiesta speculare a questa, relativa appunto al fallimento
della cooperativa di servizi di volantinaggio ‘Marmodiv’, e a
quelli delle coop ‘Delivery Service Italia’ e ‘Europe Service’.
Per le indagini delle Fiamme gialle, coordinate dal procuratore
aggiunto Luca Turco, i coniugi Renzi avrebbero usato le
cooperative, di cui sarebbero stati amministratori di fatto, per
aumentare il volume di affari della società di famiglia Eventi
6. Secondo quanto appreso, il prossimo 20 maggio nell’udienza
preliminare il difensore dei Renzi, avvocato Lorenzo Pellegrini,
chiederà al gup di riunire il nuovo procedimento col processo
nato da questo primo filone dell’inchiesta. (ANSA).
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