Per la sicurezza sul lavoro “si può agire su più livelli. Il primo è il rafforzamento del coordinamento tra i diversi soggetti” che operano, il secondo “è lavorare su formazione e prevenzione”, il terzo non marginale è quello degli organici, lo Stato non puo’ risparmiare sulla sicurezza”. Lo ha detto il ministro Andrea Orlando dopo la riunione a Prato in prefettura convocata in seguito alla morte di Luana D’Orazio.
Il ministro ha fatto visita alla famiglia dell’operaia 22enne morta sul lavoro in un’azienda tessile. Al termine dell’incontro il ministro non ha rilasciato dichiarazioni ma i famigliari di Luana hanno spiegato che Orlando ha detto di essere venuto da “semplice cittadino” per portare vicinanza ed esprimere condoglianze e che se riuscirà verrà ai funerali fissati per lunedì. “La visita del ministro è stata una sorpresa – hanno spiegato la mamma di Luana e il cugino Davide – non ce l’aspettavamo. Oggi ci ha telefonato dicendo che forse avrebbe partecipato ai funerali ma non ci aveva detto della visita. Abbiamo sentito vicino lo Stato”.
Prima di andare ad Agliana (Pistoia), dove Luana aveva abitato coi genitori, il ministro Andrea Orlando era stato a Prato in prefettura per partecipare a un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro da lui stesso convocato. “Non basta il cordoglio, non basta la vicinanza, non basta neanche l’indignazione che quando avvengono cose come questa, cresce in modo forte – aveva detto Orlando uscendo dal tavolo tecnico -.
Occorre fare. Oggi ci siamo confrontati con tutti gli organi deputati al controllo per capire quali sono gli interventi che possono ulteriormente rafforzare gli strumenti di prevenzione e di contrasto al rischio”.
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