“Vediamo quali saranno i risultati delle Regionali e capiremo gli effetti. Non credo che i cittadini siano affascinati dall’idea del rimpasto perché fare un rimpasto significa cambiare delle figure nel governo e quindi una serie di mondi che dialogano con quel Ministero si vedono cambiare per la terza volta interlocutore in due anni e mezzo. Questo secondo me non è sostenibile anche dal punto di vista della crisi in cui siamo”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ospite di Porta a Porta.
“In questo momento – ha detto Di Maio – mettere a repentaglio il governo, con una crisi mondiale, credo sia da irresponsabili: chi proverà a farlo metterà a rischio l’Italia soprattutto nella fase della sessione di bilancio. L’obiettivo nostro è andare avanti nei prossimi tre anni e far uscire l’Italia dalla crisi meglio di prima”.
“Sicuramente serve un momento di chiarezza – ha detto a proposito del dibattito all’interno di M5s – e per quanto riguarda la futuro leadership le persone che sono centrali nel M5S le conosciamo, poi decidederemo. Io sto pensando a fare il ministro, voglio contribuire alla crescita del Movimento, in una visione governista, nel senso che l’Italia deve essere governata bene”.
“La riforma della tassazione, necessariamente, è uno degli strumenti per far crescere il Paese. E’ ben chiaro che i soldi del Recovery non possono entrare direttamente nell’abbassamento delle tasse dirette ma la riforma fiscale ha bisogno di tale abbassamento e, allo stesso tempo di eliminare le tasse indirette delle imprese”. “Noi veniamo da una crisi senza precedenti, dobbiamo essere ambiziosi. L’obiettivo nostro è permettere al ceto medio di avere meno carico fiscale”, aggiunge.
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