L’Eco di Bergamo regala ai suoi lettori, oggi e domani, la bandiera ‘Noi amiamo Bergamo’. Stampata in 100mila copie si può ritirare in edicola acquistando il giornale oppure, per gli abbonati all’edizione cartacea, ricevere insieme alla copia del quotidiano.
L’iniziativa è stata ideata dal più importante quotidiano bergamasco, che proprio domani compie 140 anni dalla fondazione, e vuole testimoniare la capacità dei bergamaschi di reagire di fronte alle difficoltà e diventare un segno di unione per una comunità che, duramente colpita dalla pandemia di Covid-19, condivide la stessa anima tenace e il medesimo desiderio di rialzarsi. L’effigie della bandiera è stata scelta dai bergamaschi stessi, grazie ad un sondaggio lanciato sulle pagine del quotidiano e sul sito, al quale hanno partecipato 20mila persone. Ad uscirne vincitore il messaggio ‘Noi amiamo Bergamo’ con un grande cuore rosso che sovrasta lo skyline della Città Alta, e i colori giallo e rosso simbolo della città. Ma anche con la bandiera italiana a testimoniare l’abbraccio ricevuto da Bergamo da tutta la nazione.
L’invito de L’Eco di Bergamo a tutti i bergamaschi è di mettere questa bandiera ai balconi, appenderla alle finestre e ai cancelli come simbolo di coraggio e di rinascita e di inviare poi una foto al giornale per documentare questo desiderio di ripartenza. Una copia della bandiera è stata inviata anche ai sindaci dei 243 Comuni della provincia con l’invito ad esporla accanto al tricolore.
Inoltre, da qualche giorno è disponibile un motivo per la personalizzazione del profilo Facebook che riprende la grafica della bandiera e lo slogan ‘Noi amiamo Bergamo’, cosicché il messaggio possa diventare virale anche fuori dalla provincia. ‘Abbiamo voluto offrire un simbolo ai nostri lettori – spiega Massimo Cincera, presidente della Sesaab, società editrice de L’Eco di Bergamo – a loro che mai come in queste settimane terribili si sono stretti attorno al nostro giornale. Il Primo maggio L’Eco compirà 140 anni e ci è sembrato giusto accompagnare questo anniversario con un segno di gratitudine a tutte le persone che ci seguono e ci sostengono’.
Al successo del progetto ha contribuito Intesa Sanpaolo, che ha finanziato la stampa dell’effigie. ‘Abbiamo voluto cogliere subito l’altissimo valore simbolico di questa iniziativa e pensiamo che debba essere principale il nostro ruolo di sostegno al paese e ai territori più colpiti. La bandiera diventa un po’ il simbolo della ripartenza della città e della rinascita di tutto il paese’, dice Tito Nocentini, responsabile della direzione regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo.
Partner locale dell’iniziativa Uniacque spa che ha voluto affiancare il giornale in questo gesto di vicinanza al territorio. ‘L’operazione Una bandiera per Bergamo ha un valore simbolico perché va a rafforzare lo spirito di coesione della nostra gente attorno ai valori che più la caratterizzano e che si sono visti emergere con forza in queste settimane’, afferma Paolo Franco, presidente dell’azienda. I 45 chilometri di tessuto necessari alla produzione delle 100mila bandiere sono stati invece donati da un gruppo di imprenditori e professionisti comaschi, coordinati dal quotidiano La Provincia (che fa parte dello stesso gruppo editoriale de L’Eco di Bergamo) e vicini alla provincia di Bergamo. Grazie al loro interessamento è stata individuata la stamperia a Lipomo, in provincia di Como, disponibile alla produzione, alla rifinitura e al confezionamento delle bandiere in tutta sicurezza.
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