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Cronache della pandemia – Serbia

‘Bella Ciao – da Novi Sad, in tutto il mondo’: è l’iniziativa del Teatro Nazionale Serbo (Snp) di Novi Sad e della sua orchestra, che con l’esecuzione del popolare motivo noto e amato in tutto il Pianeta intende mostrare vicinanza e solidarietà all’Italia ma anche agli altri Paesi impegnati nella drammatica lotta all’epidemia di coronavirus. Tutti suonano a distanza, ognuno da casa propria, compreso il direttore d’orchestra, il maestro italiano Andrea Solinas, e il risultato è una Bella Ciao corale e maestosa, un auspicio per il superamento dell’incubo sanitario ed economico in cui l’intera Italia e buona parte del Pianeta sono precipitati in poche settimane. L’annullamento di concerti e spettacoli in tutto il mondo, in modo particolare in Europa, a causa dell’epidemia di Covid-19, è un colpo enorme anche per tutti i musicisti – ha fatto sapere la direzione del Teatro di Novi Sad. E il divieto di raduni con la chiusura di teatri e sale da concerto, è destinato a mandare sul lastrico migliaia di artisti e musicisti in tutto il mondo. “Moltissime persone restano senza lavoro. Non solo artisti e musicisti. Ancora peggio, restano senza vita, e questo è ora la cosa più importante e drammatica”, ha detto il direttore del Teatro Nazionale Serbo Aleksandar Stankov. Per questo, ha aggiunto, “Konstantin Blagojevc ha messo a punto l’arrangiamento, il maestro italiano Andrea Solinas ha accettato di dirigere, e la nostra orchestra ha eseguito la sua versione di Bella Ciao, mostrando che si è insieme anche quando si sta a casa, ringraziando così chi ci aiuta e dando prova di essere vicini al nostro pubblico”. “Nel mio Paese è ora popolare la frase ‘restiamo insieme, ma separati’. Questo è tutto quello che ora deve andare avanti”, ha affermato il maestro Andrea Solinas.


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