Ringrazia dell’invito a firma del segretario della Lega Matteo Salvini al convegno ‘Le nuove forme dell’antisemitismo’ che si svolgerà il 16 gennaio a Palazzo Giustiniani, ma Liliana Segre, all’appuntamento romano, non potrà essere presente perché “impegnatissima” tutto il mese a Milano con le iniziative per il Giorno della Memoria. Nella sua garbata risposta a Salvini, la senatrice a vita dice di apprezzare “l’iniziativa sull’antisemitismo, un problema che si riaffaccia virulento nelle cronache del nostro tempo in tanti Paesi d’Europa e del mondo intero”. Però avverte che è un tema che non va separato da quello del razzismo. Proprio per il suo impegno a non far dimenticare l’Olocausto, lei che fu deportata nei campi di concentramento, è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Salvini, che incontrò in visita privata la senatrice a vita con la figlia Mirta il giorno dopo che le fu assegnata la scorta lo scorso novembre, ci teneva ad avere la sua testimonianza al convegno che la Lega ha promosso a Palazzo Giustiniani. Ma Segre non ci sarà.
“Ritengo – scrive – che non si debba mai disgiungere la lotta all’antisemitismo dalla più generale ripulsa del razzismo e del pregiudizio che cataloga le persone in base alle origini, alle caratteristiche fisiche, sessuali, culturali o religiose”. “Questa visione – aggiunge – mi pare tanto più necessaria in questa fase storica, in cui le condizioni di disagio sociale spingono tanti ad indirizzare la propria rabbia verso un capro espiatorio, scambiando la diversità per minaccia”. La senatrice auspica alla collaborazione nella Commissione parlamentare contro l’odio che lei ha fortemente voluto e che presiederà, istituita nonostante l’astensione del Carroccio nella votazione al Senato.
“Confido che il vostro convegno potrà dare un contributo in questo senso e che anche nella Commissione contro lo hate speech deliberata dal Senato”. Salvini prende atto e con altrettanta cortesia replica: “La capisco, la ringrazio per la risposta. Sarà una bellissima giornata in cui lanceremo dentro e fuori il parlamento una grande campagna in difesa di Israele perché nel 2020 gli antisemiti, quelli che odiano Israele, non possono essere compresi nel contesto civile, quindi i nemici di Israele sono miei nemici”.
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