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Di Maio alla festa M5s: 'Non proponiamo alleanza con Pd ma patti civili'

Quella umbra non è un’alleanza. Molti mi dicono ‘Luigi ma allora non possiamo parlare più male del Pd?’ E io dico ‘tu puoi farlo, ma sei sicuro che serva ancora parlare male degli altri?’. Noi non proponiamo alleanze regionali con il Pd, noi al massimo proporremo altri patti civili, per liberare le Regioni dalle correnti, dai partiti”. Lo putualizza il leader del M5S Luigi Di Maio.


“Non restiamo al governo perché costretti – ha detto in un altro passaggio –  ma finché si possono fare le cose con i voti. Quando i voti in Parlamento non ci sono più possiamo anche andare a votare, c’è una legge elettorale operativa. Per carità, la legge elettorale va toccata” dopo la riforma sul taglio dei parlamentari “ma non deve essere uno strumento per restare obbligatoriamente al governo“.

“Sul carcere ai grandi evasori – ha detto Di Maio parlando della manovra –  vedrete che diranno che vogliamo mandarli tutti in galera. Quando qualcosa non va bene utilizzano sempre lo strumento del terrorizzare: ma se uno ha emesso fatture false per oltre 100mila euro do una multa di 40-50 mila euro lui sta sempre in attivo, se evade per un milione di euro ancora di più. Non si dica che è una misura contro i commercianti: possiamo colpire i grandi evasori con due modi, il primo è la galera il secondo è la confisca, ‘ovvero mi prendo ciò che hai preso'”.

Parapiglia tra militanti e giornalisti a Italia 5 Stelle all’arrivo di Virginia Raggi. La sindaca di Roma, al suo arrivo, è stata subito fermata da decine di giornalisti e attivisti, con i secondi che tentavano di impedire ai primi di fare domande. “Fatemi parlare un minuto con i cronisti, poi vengo a salutarvi”; ha detto Raggi ma la situazione è precipitata all’arrivo di Filippo Roma de Le Iene: “venduto, venduto”, hanno urlato gli attivisti. La sicurezza ha quindi scelto di portare la Raggi nel retropalco per evitare che la situazione peggiorasse.

A Napoli si è tenuta anche una riunione sulla legge di bilancio tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e gli esponenti M5S di governo. Il leader del Movimento, prima di recarsi a Italia 5 Stelle, ha riunito i ministri M5S per fare il punto sulla manovra e il decreto fiscale. 

Quanto alla riorganizzazione del Movimento, Di Maio ha detto al Tg3: “Io non faccio una riorganizzazione del Movimento per i malumori”. “Se io riorganizzo è perché gli italiani hanno bisogno ancora di più risposte. Noi siamo la prima forza parlamentare di questo governo e abbiamo il dovere di aiutare i cittadini”, ha affermato, rispondendo a chi gli chiedeva se aveva in mente di fare alleanze per accontentare gli altri e sedare i malumori.

Intanto alla mostra Otremare è arrivato Beppe Grillo per parecipare alle celebrazioni dei 10 anni del Movimento 5 stelle

Pranzo di Beppe Grillo con alcuni esponenti dello staff e del gruppo parlamentare M5S nell’albergo dove l’ex comico alloggia con diversi “big” del Movimento.

Tra gli altri ci sono la vice presidente del Senato Paola Taverna, il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra e il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia


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