Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge clima e al decreto legge sulla . Il Green New Deal del governo Conte 2 parte dalla rottamazione di auto e motorini, incentivi per i commercianti che attrezzeranno ‘green corner’ per vendere prodotti sfusi, corsie preferenziali per i mezzi pubblici, scuolabus ecologici e nuovi alberi nelle città. Sono le misure da 450 milioni di euro in tre anni contenute nel Decreto legge Clima, approvato dal Consiglio dei ministri.
Le misure più incisive, ma anche politicamente più scottanti, cioè i tagli ai sussidi dannosi per l’ambiente, sono state rinviate alla legge di Bilancio. Paragonati ai 50 miliardi stanziati per l’ambiente dal governo tedesco, i 450 milioni del Decreto Clima appaiono un assaggio, un primo passo.
Ma l’Italia non ha certo il surplus commerciale da compensare della Germania. I fondi per il clima, il decreto li trova nelle “aste verdi”, cioè il sistema di scambio delle emissioni di gas serra nella Ue, l’Ets. “E’ il primo atto normativo del nuovo governo, che inaugura il Green New Deal – commenta il ministro Costa – il primo pilastro di un edificio le cui fondamenta sono la legge di bilancio e il Collegato ambientale, insieme alla legge Salvamare, in discussione alla Camera, e a ‘Cantiere ambiente’, all’esame del Senato. Tutto questo dimostra che il governo sta realizzando una solida impalcatura ambientale”.
“E’ il primo atto normativo del nuovo governo, che inaugura il Green New Deal – commenta il ministro Costa – il primo pilastro di un edificio le cui fondamenta sono la legge di bilancio e il Collegato ambientale, insieme alla legge Salvamare, in discussione alla Camera, e a ‘Cantiere ambiente’, all’esame del Senato. Tutto questo dimostra che il governo sta realizzando una solida impalcatura ambientale”.
“L’Italia, in materia di green economy e nella promozione di misure che mettono al centro l’economia circolare, ha un ruolo di primato, e vuole essere protagonista di un’inversione di marcia che sia coinvolgente per tutti gli altri Paesi che ancora nutrono qualche legittima diffidenza verso questa transizione energetica. L’Italia può fungere da da traino, per l’intera comunità Ue, lanciando la scommessa di una “stretta di mano” tra economia e ecologia”, afferma il premier Giuseppe Conte al “The Hydrogen Challenge: 2019 Global ESG Conference”.
“Ci troviamo alla vigilia dell’insediamento di una nuova Commissione europea – ha detto Conte – la cui Presidente, Ursula von der Leyen, ha posto, come mai in precedenza, il tema ambientale al centro delle priorità e della visione per il futuro dell’Europa. Sono convinto che il richiamo alla dimensione eurounitaria sia una prospettiva avvertita da chi oggi partecipa a questo momento di confronto. Le sfide principali che ci troviamo ad affrontare suggeriscono inevitabilmente di scommettere sulla collaborazione tra Stati e su un rinnovato multilateralismo, fondato su un’agenda condivisa che rifiuti impulsi isolazionisti e autoreferenziali”.
“Se l’idrogeno diventerà il fattore addizionale di trasformazione per rispondere alle sfide di cui ho finora parlato, ecco, allora sarà certo merito anche dei vostri sforzi. Vincere la “sfida dell’idrogeno” può rappresentare, per il nostro Paese, una grande opportunità. Anzi, considero questo obiettivo il primo dei pilastri su cui si fonda il Green New Deal, punto qualificante del programma di Governo, al quale stiamo lavorando con la massima determinazione”. Conte spiega quindi che il progetto del Green New Deal “lo stiamo definendo nei dettagli”.
Il decreto – ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – “è un grande primo passo verso il cosiddetto Green New Deal, di cui si vuole caratterizzare anche l’Europa ma di cui l’Italia è capofila”, essendo il Paese “più all’avanguardia”. Il decreto rappresenta “la nuova visione dell’Italia green che investe in energie rinnovabili”.
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