“La vostra bella isola del Madagascar è ricca di biodiversità vegetale e animale, e questa ricchezza è particolarmente minacciata dalla deforestazione eccessiva a vantaggio di pochi; il suo degrado compromette il futuro del Paese e della nostra casa comune”. Lo ha detto il Papa parlando alle autorità del Madagascar. “Come sapete, le foreste rimaste sono minacciate dagli incendi, dal bracconaggio, dal taglio incontrollato di legname prezioso. La biodiversità vegetale e animale è a rischio a causa del contrabbando e delle esportazioni illegali”, ha aggiunto.
“Mi raccomando, state attenti, non lasciatevi ingannare dalla necessità del numero dei sacerdoti, prendere senza discernimento… Non so, credo che da voi non è tanto comune, ma in alcuni Paesi d’Europa è lamentevole. C’è la mancanza di vocazione e spinge il vescovo a prendere di qua, di qua, di là, senza vedere la vita com’era, e prendono i cacciati di altri seminari, i cacciati della vita religiosa. Sono stati cacciati per immorali o per altre deficienze. Per favore, state attenti: non fate entrare il lupo nel gregge”. Così il Papa ai vescovi malgasci.
Nel suo discorso ai vescovi del Madagascar, il Papa ha richiamato al “dovere urgente di accompagnamento e discernimento, soprattutto per quanto riguarda le vocazioni alla vita consacrata e al sacerdozio, ciò che è fondamentale per garantire l’autenticità di tali vocazioni”. “La messe è molta e il Signore – non potendo desiderare che autentici operai – non si lascia limitare nei modi di chiamare e di incitare al dono generoso della propria vita”, ha affermato. “La formazione dei candidati al sacerdozio e alla vita consacrata è proprio destinata ad assicurare una maturazione e una purificazione delle intenzioni – ha proseguito Francesco -.
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