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Ue: contatti ancora in corso con Roma sulla terza rata del Pnrr

“Al momento i lavori per la valutazione” della terza rata del Pnrr per l’Italia da parte della Commissione europea “sono ancora in corso”. Lo ha detto la portavoce dell’esecutivo Ue, Veerle Nuyts, durante l’incontro quotidiano con la stampa.

Bruxelles sta intrattenendo “scambi costruttivi con le autorità italiane” che, “ove necessario, forniscono informazioni complementari”, ha spiegato la portavoce, evidenziando che “non è raro prendere tempo oltre la scadenza indicativa, com’è accaduto” per i pagamenti a “Lussemburgo, Romania e Slovacchia”. “Comunicheremo la conclusione della nostra valutazione quando ci arriveremo”, ha aggiunto.

Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, sottolinea che “è chiaro che la sfida del Pnrr è molto importante perché le percentuali di utilizzo delle risorse europee e nazionali del periodo 2014-2020 non sono incoraggianti. Per questa ragione il governo sta procedendo a una fase di attenta valutazione dei singoli interventi. Stiamo lavorando per poter avere questo monitoraggio chiaro e d’intesa con la Commissione europea proporremo delle soluzioni di modifica del Pnrr per avere la possibilità di individuare interventi che da una parte adeguino il piano ai nuovi scenari, penso ai temi della grande questione energetica e dell’infrazione, e dall’altro capire quali interventi siano completamente realizzabili entro giugno del 2026″.

“Entro agosto dobbiamo proporre la rimodulazione del Pnrr, ma lavoriamo per ridurre questo tempo”, spiega il ministro per gli Affari europei nel corso del suo intervento all’assemblea della Cna in corso a Palermo. “Finora i numeri ci dicono che non ci sono quantità e qualità della spesa. Il governo ha ben chiaro il quadro di insieme e sta lavorando per realizzare quelle spese che incidono strutturalmente sul Mezzogiorno di Italia”.

Il ministro fa sapere di aver concordato con le Regioni un confronto per i prossimi giorni. “Il governo vuole avere un quadro delle diverse risorse in campo – sottolinea -, mettendo insieme il Pnrr, la nuova programmazione comunitaria e il Fondo di coesione e sviluppo per avere una visione unica anche rispetto alle differenti date di scadenza dei piani”.


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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