(ANSA) – MILANO, 30 GEN – “Quando abbiamo una biblioteca qui,
 aperta a tutti, vuol dire che nella cultura e nella lettura c’è
 una grande speranza”.  Lo ha detto la senatrice a vita Liliana
 Segre nel corso della ‘Memoria della deportazione dalla Stazione
 Centrale di Milano’ al Memoriale della Shoah, l’iniziativa per
 ricordare l’anniversario della sua deportazione avvenuta il 30
 gennaio del 1944 promossa dalla Comunità di Sant’Egidio per il
 ventisettesimo anno.
   
 “Anche se io sono pessimista per quello che penso sul
 ricordo della Shoah – ha aggiunto -, quando ho iniziato a
 frequentare questa biblioteca e a sentire che tante persone
 vengono qui, penso che una volta di più la salvezza sia nel
 libro”.
 “Questo luogo mi ricorda tante persone e tanti fatti, tante
 parole. Mi ricordo gesti orribili ma anche cose belle di chi ha
 voluto trasformarlo – ha concluso -. Non abbiamo trovato nessuno
 quando ci hanno deportato a fermare i camion che venivano qua a
 sbarcare le persone per infilarle in quei vagoni. Il ricordo non
 è solo tragico perché oltre a essere un luogo vistato da ragazzi
 meravigliosi, inoltre da tutta questa ricerca di memoria oggi è
 nata una cosa straordinaria che è la biblioteca”.
   
 Una ragazza che è salita sul palco a leggere una poesia si è
 rivolta a Liliana Segre e le ha detto: “Noi siamo le nuove
 candele della memoria, la Shoah non sarà una riga sui libri di
 storia ma una memoria viva”. (ANSA).
   
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