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Nei necrologi il mondo del Cav, dallo sport alla moda

C’è tutto il mondo di Silvio Berlusconi nei necrologi pubblicati per la sua morte, ed è un mondo vasto che va dallo sport, all’imprenditoria, alla politica. E d’altronde non poteva che essere così per il creatore della tv privata, fondatore di Fininvest e Mediaset, immobiliarista, presidente più premiato nella storia del Milan, ideatore di Forza Italia. Ma nei messaggi d’addio appare anche la sua sfera privata.

“Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e uno straordinario padre per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme” è il messaggio di Carla Elvira dall’Oglio, prima moglie di Silvio Berlusconi, madre di Marina e Pier Silvio, che ha così rotto il suo proverbiale silenzio. Ci sono gli amici di una vita, a partire da Fedele Confalonieri, che gli è rimasto accanto dai tempi del liceo dai salesiani, e che con le figlie saluta “l’amico fraterno”. C’è Adriano Galliani “affranto” che piange “il maestro di tutto”.

C’è il suo medico personale Alberto Zangrillo che scrive “Presidente ho sempre voluto darle del lei, solo ora mi permetto di dirti ciao Silvio’. E per la prima volta usa il tu anche Urbano Cairo, presidente di Rcs e del Torino, che ricorda gli anni da assistente di Berlusconi, “grande maestro”. Fra le squadre di calcio non solo il suo Monza, preso in serie C e portato in A, che gli dice addio ringraziandolo per aver reso “realtà i nostri sogni” con la promozione in serie A e il Milan che ricorda il suo “indimenticabile presidente”, ma anche avversari come Juventus e Inter con il presidente Steven Zhang che rivendica: “le sfide tra l’Inter e il suo Milan hanno reso la città di Milano il cuore del calcio mondiale”.

Anche l’ex presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini rievoca “con nostalgia le innumerevoli battaglie sportive” e la Lega di serie A “commossa” si stringe alla famiglia. Ma ci sono anche i tifosi. “I ragazzi rossoneri di via Bognetti 9 ricordano con vera riconoscenza il presidente Silvio Berlusconi senza il quale non avrebbero vissuto l’infanzia calcistica più bella di sempre”. C’è tutta Fininvest, Mediaset, con Zelig, Antonio Ricci e Striscia, Gerry Scotti, il mondo dell’editoria (da Mondadori ad Elisabetta Sgarbi della Nave di Teseo), l’imprenditoria a partire dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, alle famiglie Benetton e Barilla, da Luxottica a Mediobanca, a Mediolanum.

Marco Tronchetti Provera si dice certo che lascerà “un segno indelebile nella storia del nostro Paese”, Afef gli augura “un buon viaggio”. E lo ricorda anche il regista Luca Guadagnino con Carlo Antonelli. Ci sono gli esponenti del suo partito e di altre forze, come Carlo Calenda. C’è Comunione e Liberazione, ci sono i collaboratori che ringraziano di essergli stati vicini. “Con lui se ne va un pezzo della nostra famiglia” sottolineano Anna Craxi e la figlia Stefania. Lo ricordano Regione Lombardia col presidente Attilio Fontana e la Liguria con Giovanni Toti, e anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Comune si uniscono al lutto per la scomparsa di una “figura centrale nel campo imprenditoriale, sportivo e politico”. “Imprenditore di raro acume e coraggio, politico di fine intelletto, comunicatore dal fascino assoluto” conferma Giorgio Armani che pronostica: “sarà difficile immaginare la vita istituzionale di questo Paese senza la sua presenza”. 


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