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Gravidanza per altri: sì in Commissione al reato universale, lunedì il testo in Aula alla Camera

   La Commissione Giustizia della Camera ha approvato il mandato al relatore alla proposta di legge che dichiara la gravidanza per altri reato universale. A favore hanno votato i partiti del centrodestra mentre le opposizioni si sono espresse contro. Lo ha riferito al termine della seduta la relatrice Carolina Varchi (Fdi). Il testo sulla maternità surrogata arriverà in Aula lunedì prossimo. Riccardo Magi (+Europa) ha annunciato una relazione di minoranza. 

“La proposta di legge Varchi per rendere reato universale la Gestazione per altri è un obbrobrio giuridico, insostenibile dal punto di vista del diritto e incostituzionale. Ecco perché ho depositato in Commissione Affari Costituzionali una proposta di parere contrario a questa legge”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

Non solo, si legge nel parere contrario, “la surrogazione di maternità, anche di natura commerciale, non è oggetto di convenzioni internazionali che ne prevedano la procedibilità universale”, ma tale pratica, al contrario, “è ritenuta lecita nonché regolamentata in altri ordinamenti, anche tra Paesi membri dell’Unione Europea”.

Questo contrasta con l’art. 49 della Carta dei diritti dell’Unione europea, la Carta di Nizza, che afferma che “nessuno può essere condannato per un’azione o un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o il diritto internazionale”. L’introduzione del reato universale di gestazione per altri è incostituzionale: per costante giurisprudenza costituzionale, infatti, si legge ancora nel parere, l’articolo 3 della Costituzione “vieta irragionevoli equiparazioni di trattamento di situazioni differenziate” (sentenza n. 102 del 2020).

La proposta di Fratelli d’Italia, invece, equipara il reato di surrogazione di maternità a gravissimi delitti, aventi anche rilievo internazionale: l’equiparazione, ai fini della procedibilità in Italia del reato commesso all’estero, tra il reato di surrogazione di maternità e gli altri gravi reati per i quali tale procedibilità è oggi prevista, non appare coerente con le scelte di politica criminale previste dall’ordinamento”, conclude Magi nel parere depositato in Prima Commissione.


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